Una campagna per borse di studio
Domenica scorsa, 5 luglio 2020, leggendo il Journal Du Dimanche mi sono imbattuto in un articolo che cercava di spiegare la situazione alquanto catastrofica in cui versa il Libano in particolare modo, sempre una marea di rifugiati dalla Siria ma senza dimenticare anche la situazione intrinsecare del popolo libanese che aveva iniziato nell’ottobre del 2019 a pestare i piedi per avere almeno un governo con la G maiuscola e che potesse rispondere alle aspettative del popolo stesso.
Ho chiesto, quindi, a don Vittorio come se la passano in un momento come questo, dove anche a causa del COVID-19 oltre che a queste recenti manifestazioni per un futuro e presente migliori in Libano, la situazione sta diventando catastrofica e senza una quasi via di ritorno.
Don Vittorio, come sempre un grande conoscitore della situazione in medio Oriente, ci ha scritto quanto segue e devo dire che le cose stanno ancora peggio di quello che ci si può immaginare, purtroppo…
Caro Diego e amici beirutini, entro subito in medias res, e in modo sintetico, così vi potete fare un’idea dell’attuale situazione in Libano. Avevo letto l’articolo di L’Orient-Le Jour (abbiamo spedito due articoli a don Vittorio, uno dal Journal Du Dimanche e l’altro da L’Orient-Le Jour in materia) che mi hai gentilmente segnalato.
Da alcuni giorni siamo a Houssoun per il periodo estivo, ma per ora senza la tradizionale Estate ragazzi con centinaia di partecipanti.
Solo da oggi disponiamo di internet, ma con sole due ore di corrente al giorno. E, in questi frangenti, non ci possiamo permettere di far funzionare il grande generatore che abbiamo per 4-5 persone..
Per quanto riguarda il nostro liceo professionale Don Bosco Technique : a Fidar (Jbeil-Byblos), l’anno scolastico si è concluso con corsi online da marzo e pure gli esami online (una delle 10 scuole del Libano che lo hanno fatto).
La situazione è drammatica anche da noi, avendo allievi del ceto medio-basso. Molte famiglie non possono più pagare la retta scolastica perché uno o entrambi i genitori hanno perso il lavoro. Varie famiglie pensano di ritirare i figli dalla scuola per mandarli a lavorare (ma dove?), cosa per noi, come Salesiani, insopportabile.
Per questo stiamo lanciando a destra e sinistra una campagna per raccogliere borse di studio da offrire ai più bisognosi : ogni borsa di 900-1000 euro. (In allegato il testo dell’appello inviato, é in francese, non avendo sotto mano il testo italiano. Contiene una descrizione realistica della situazione).
Abbiamo effettivamente dei problemi di cassa per pagare i salari degli insegnanti e del personale amministrativo e di servizio. Questo problema è in parte alleggerito dal fatto che tutti i nostri insegnanti sono a tempo parziale e quindi, pagati a ore effettive, data la varietà degli indirizzi professionali e il conseguente numero limitato di ore di insegnamento per ognuno..
Per il nuovo anno (in preparazione), le iscrizioni non sono ancora iniziate. Per l’insegnamento tecnico partono nella seconda metà di agosto, con inizio dell’anno scolastico a ottobre, quando le scuole accademiche sono già ben avviate.
Attendiamo quindi con una certa preoccupazione, ma pure con serenità e fiducia.
Come Salesiani non potrebbe essere diversamente e non possiamo mollare, soprattutto in questa situazione, anzi ci facciamo in quattro per venire incontro ai più bisognosi. E’ ovvio che ogni aiuto, anche il più piccolo, è prezioso e benvenuto.
Nonostante una certa ripresa del Covid in Libano, noi stiamo tutti bene.
Un grazie a chi può darci una mano e un caro saluto a tutti.
don Vittorio
P.S. Le nostre sorelle, le suore salesiane, (come alcune altre scuole cattoliche), hanno deciso di chiudere, dopo 53 anni, la loro scuola di Kahalé (una delle quattro che gestiscono in Libano). Non ce la facevano più…
Chers amis,
Je m’adresse à vous, confiant que vous-même, ainsi que vos amis et vos connaissances, vous pourrez nous venire en aide, en répondant à notre appel. Il s’agit d’une aide urgente pour permettre à des jeunes libanais, garçons et filles, de continuer à rêver d’un avenir meilleur, malgré un présent sombre et difficile.
Le lycée professionnel “Don Bosco Technique”, situé à al-Fidar, près de Byblos-Jbeil (Liban), répond depuis une vingtaine d’années aux demandes de formation professionnelle dans diverses filières de jeunes des couches populaires, conformément à la mission salésienne de les accueillir, en les considérant des destinataires privilégiés.
Sans subventions publiques régulières, nous avons toujours compté sur les frais de scolarité, complétés par des dons occasionnels. Cependant, aujourd’hui, la plupart des familles ne sont plus en mesure de payer les frais de scolarité annuels, relativement modestes (correspondant à 900-1000 €) par rapport au coût de la vie au Liban. Depuis plusieurs mois, la crise socio-économique croissante, aggravée par l’instabilité politique persistante et maintenant également par la pandémie de Covid-19, a mis à genoux la classe moyenne et les classes populaires. Des dizaines de milliers de personnes, dont plusieurs parents de nos élèves, ont perdu leur travail.
La dévaluation très rapide de la livre libanaise par rapport au dollar et l’augmentation incontrôlée des prix qui a suivi, dans un pays qui importe 70% de ce qu’il consomme, ont rendu la situation insoutenable. Non seulement l’État a déclaré le défaut de paiement de la dette publique, mais la pauvreté touche désormais 50% de la population. De nombreuses familles n’arrivent même plus à acheter la nourriture nécessaire à la vie et le désespoir pousse certains, dont des jeunes, au suicide (en augmentation). Par conséquent, plusieurs familles nous ont signalé leur intention de retirer leurs enfants de l’école. Ce qui nous fait mal au coeur.
Ce dont nous sommes témoins et dont nous portons également les conséquences, nous a paru inimaginable dans un pays qui avait la réputation d’être la Suisse du Moyen-Orient. Aujourd’hui, il est insupportable pour nous que même un seul élève, en raison de la pauvreté, soit contraint de quitter l’école, compromettant ainsi son avenir.
Pour cette raison, nous faisons appel à tous ceux qui peuvent nous aider, en offrant des bourses pour l’année scolaire 2020-2021, d’une valeur de 900 à 1000 € chacune, pour être mises à la disposition des plus nécessiteux, toujours en augmentation.
Avec le Seigneur Jésus, nous vous disons: “Ce que vous avez fait à l’un de ces petits, vous me l’avez fait” et avec Don Bosco nous répétons: “Que Dieu bénisse et récompense nos bienfaiteurs”.
D’avance, nous vous disons merci.
Al-Fidar (Liban), le 29 juin 2020, en la fête des saints Pierre et Paul
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