Situazione COVID-19 in Israele e in Palestina
Le ultime dalla Terra Santa, dal nostro inviato speciale e in loco…

Photo by Sander Crombach on Unsplash
Dopo un paio di mail in andata e ritorno, abbiamo ricevuto quanto segue da don Gianni, la situazione attuale sia in Israele che in Palestina per quanto riguarda il CoronaStrunz (scusate, ma non sono capace di utilizzare un altro epiteto) e come se la passano i nostri salesiani DOC.
Ringraziando don Gianni, eccovi qui di seguito quanto ci ha scritto.
Carissimi Diego, Mario & Co., rispondo alle vostre ultime che mi hanno fatto molto piacere. Anzitutto perché mi assicurano che state bene. Poi perché condivido con voi l’emozione per la scomparsa di Ennio Morricone che ci ha fatto sognare tutta una vita, cantare, fischiare … CHE UOMO! e che artista creativo, innovatore … Le colonne sonore che Diego suggerisce sono una più bella dell’altra. Ma a me quella di “Nuovo Cinema Paradiso” coinvolge in modo tutto particolare, perchè mio padre era di Palazzo Adriano, il paese scenario in cui si svolge la maggior parte del film, io ci sono stato dal 1970 in poi, … in occasione della mia prima Messa e tante altre volte; conosco i luoghi, la gente … beh, ve ne parlerò un’altra volta.
Cambiando argomento: forse seguite sui media la situazione causata dal COVID-19 in queste zone: in Israele (!), nelle ultime settimane i casi di contagio nelle scuole, caserme, quartieri ultraortodossi, si sono più che raddoppiati (oltre mille al giorno, ieri 1.500), alcuni ospedali hanno dichiarato che la situazione è fuori controllo; in campo economico: oltre 1.2 milioni disoccupati, “El Al” dovrà essere parzialmente nazionalizzata, il settore del turismo/hotels è congelato da marzo. Il guaio è che i politici sono estremamente divisi (3 elezioni in un anno e mezzo) e stanno giocando la partita dei loro interessi sulla pelle dei cittadini. Anche il nuovo governo di coalizione (il più numeroso e disparate dei 35 dal 1947) non ha fatto nulla per affrontare razionalmente la pandemia.
Anche in Palestina si registra una crescita di contagi in città come Hebron, Nablus … E quindi le autorità hanno reimposto la chiusura ad es. attorno a Betlemme, e quelle migliaia di operai giornalieri palestinesi che andavano a lavorare in Israele, restano a casa loro, senza salario, senza pane … Sul piano religioso: oggi anche la basilica del “Santo Sepolcro” è stata chiusa nuovamente, dopo alcune settimane di apertura …
Uno degli effetti positivi, non previsto, di tutto questo, potrebbe essere, dico potrebbe, la sospensione dell’annessione dei territori palestinesi che doveva cominciare il 1° luglio, e anche il ridimensionamento del piano di Trump, dato che sia quest’ultimo in casa sua sia Netanyhau in Israele hanno altre gatte da pelare, in primis il processo per corruzione che sta andando avanti, nonostante che lui stia facendo di tutto per esautorare i giudici, la Corte suprema …, e i suoi alleati di coalizione gli stanno presentando il conto da pagare (non in termini eufemistici ma reali = sovvenzioni alle scuole ultra ortodosse in primis …), e qualcuno minaccia di abbandonarlo. Mi fermo qui perchè mi rendo conto che tutta questa matassa è talmente ingarbugliata e in così rapida evoluzione, che dopodomani queste mie considerazioni potrebbero rivelarsi superate …
Aggiungo un dato di fatto: alle ultime elezioni, i partiti Arabi-Israeliani Uniti, hanno ottenuto 15 seggi alla Knesset (su 120). Dunque di fatto costituiscono una componente capace di giocare un ruolo di mediazione fra Israele e i Palestinesi, in vista della ripresa delle trattative di pace. Bene: nessuno dei partiti israeliani ha accolto questa possibilità, inizialmente l’uno la ipotizzava solo per minacciare l’altro, ma poi in pratica tutti hanno messo da parte quei 15 parlamentari arabi! Il che fa dire agli osservatori politici “neutrali” che in Israele non esiste un “campo per la pace”!
Tra i Palestinesi, un altro effetto potenzialmente positivo causato dai recenti scenari, è che Hamas, Islamic Jihad e PLO hanno ripreso a parlarsi ed esprimere l’intenzione di formare un fronte di unità nazionale, in modo da opporsi più efficacemente ai piani di annessione sionisti. Bene: aspettiamo di vedere se queste intenzioni diventeranno realtà concreta!! Finchè non lo diventano, i sionisti possono dormire di notte sonni tranquilli ed espandere di giorno gli insediamenti … mentre milioni di palestinesi (nella WB e a Gaza) rimarranno vittime e ostaggi di una classe politica (troppo onore chiamarla così) imbelle.
Un cosa è certa: se il Signore non ci mette la sua mano, capiterà una tragedia di proporzioni tali da coinvolgere non solo Israele/Palestina, ma anche il Libano (avete sentito l’allarme della Bachelet di stamattina?) e la Siria dove le premesse della tragedia umana, economico-finanziaria, sociale-politica sono già in atto…
Dunque MARIA AUSILIATRICE PENSACI TU! E DON BOSCO RICORDATI DEI RAGAZZI POVERI E ABBANDONATI, RIFUGIATI, AFFAMATI!
Intensifichiamo le preghiere, e se ci avanzano degli EURO, sappiamo a chi farli arrivare!
Chiudo: per fortuna che (scusatemi la boutade!) a comandare l’UNIFIL sulla frontiera libano-israeliana dal prossimo mese ci saranno i “dimonios” della Brigata Sassari. Come premessa non c’è male: in partenza sono rimasti a terra all’aeroporto di Cagliari/Elmas per … guasto all’aereo; evidentemente “s’abba ardente” non bastava come carburante e le scorte di mirto erano esaurite!!
Statemi bene. Un abbraccio virtuale e la benedizione reale del Padre, Figlio e Spirito Santo.
don Gianni
Per saperne di più, vi suggerisco gli articoli di Haaretz, Jerusalem Post, the Times of Israel, il sito ufficiale dell’OLP WAFA, i servizi di Al-Jazeera, gli articoli di fondo del New York Times, I comunicati delle gerarchie cristiane sul sito del LPJ.org e YEDIOTH AHRONOTH (che vuol dire “LE ULTIME NOVITA’ O NOTIZIE”) ed è il più popolare quotidiano israeliano in Ebraico, ma ha pure il sito online in Inglese con la sigla Ynet.News.com.
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