Nessuno sapeva cosa fosse una pandemia, adesso purtroppo lo sappiamo…

LOCKDOWN, ovvero come scoprire di quante cose superflue riempiono la nostra vita…

da | 23/11/2020 | DAI NOSTRI INVIATI | 0 commenti

© Photo by Elena Mozhvilo on Unsplash

Ricevuto dalla Kikka che mi ha scritto quanto segue :
Ciao Kokken, vedo che han postato sul tema pandemia/lockdown, a me sinceramente più che una cronistoria del “come la vivo o l’ho vissuta” emergono queste riflessioni personali e te le mando, per una pubblicazione sul nostro sito!
Un baso

Diego

Er Webmaster..., SSB

Lockdown:
– come scoprire spiacevoli sfaccettature mai considerate prima di conoscenti e di estranei
– come scoprire le più sparute interpretazioni di “libertà”
– come scoprire di quante cose superflue riempiono la nostra vita

Ho vissuto e vivo il lockdown molto serenamente, certo mi è mancato e mi manca non vedere mio figlio, ma le nostre chiacchierate tramite Whatsapp penso abbiano ampiamente colmato la distanza fisica, forse perché già allenata visto che gli amici veri abitano purtroppo tutti lontani e il Whatsapp ci tiene sempre vicini… l’affetto non conosce distanze, quello vero!

La cosa che forse mi ha dato più noia è aver trascorso 8 mesi a Mentone, ma ogni medaglia ha un suo risvolto e il bicchiere è sempre mezzo pieno: son stata utile a Valerio e alla sua trattoria.
Ho capito che non diventeremo mai migliori, purtroppo: siamo individualisti, egoisti, ingrati, menefreghisti  e abbastanza intellettualmente disonesti… “Mors tua vita mea” è ormai scolpito nel DNA umano.
La natura gli animali hanno fatto festa, una festa che noi giorno dopo giorno gli abbiamo rubato dimenticando che questo furto è masochistico: danneggia noi stessi!
Ho scoperto, non è più corretto dire mi si è confermato, che ho due figli stupendi: responsabili, onesti, generosi, altruisti, buoni…. e con presuntuosa arroganza confermo che il frutto non cade lontano dall’albero o se preferite la quercia non fa limoni!

Nessuno sapeva o aveva racconti tangibili di cos’è una pandemia, oggi lo sappiamo, lo viviamo e spero che rimanga un grande insegnamento anche se temo non lo sarà.
I nonni, genitori ci hanno raccontato molto delle guerre, qualcuno di noi ha vissuto in paesi “delicati”, ero piccolissima ma ho ricordi chiari della rivoluzione libanese del 58, il coprifuoco h24, quando ci spararono in casa; al Libano nella mia memoria un botto poteva esser un petardo, ma anche altro…. la guerra dei 6 giorni… il raid israeliano del 28 dicembre 1968 all’aeroporto di Beirut con 14 aerei distrutti visti con i miei occhi la sera stessa mentre bruciavano,  nel ’75 ormai non più residente ma in vacanza l’inizio di un altro terribile periodo… mai avrei immaginato aggiungere al mio album “figurine di vita vissuta” quella della pandemia mondiale…

Mai avrei pensato di leggere tante cazzate sull’interpretazione di “combattiamo uniti questa piaga” e invece l’essere umano è così purtroppo “evoluzione” non è necessariamente positiva: tutto ciò che ha reso possibile una comunicazione rapida, in tempo reale che chi ha vissuto il lungo periodo di lettere, lettere via “airmail”, gettoni telefonici, teleselezione, chiamate telefoniche con ore di attesa e costi verso paesi lontani, dover ascoltare una radio gracchiante a volte interrotta da lontano ma a volte da vicino dovrebbe ricordare dovremmo apprezzare fortemente “quell’appendice” che tutti abbiamo, lo smartphone, che in un click ci collega a chi e a ciò che desideriamo e invece no, quell’appendice così utile è diventata un’arma usata impropriamente da molti, da troppi, che tuffati nei “social” abbracciano, amano, abboccano, si inebriano e a loro volta condividono il peggio del peggio….

Il mio lockdown, la mia zona rossa oggi è tirar somme, è pulire, sgomberare perché il mio piccolo giardino che è la mia vita non vuole esser inquinato… meglio soli che mal accompagnati o… pochi ma buoni!

Mascherina, gel igienizzanti, distanziamento, zone rosse, arancioni o gialle ci faranno compagnia per lungo tempo ancora la nostra grande fortuna sarà poter esser ancora qui per raccontarlo…

Maria Ausiliatrice, Don Bosco, Signore Nostro abbiate pietà proteggeteci e proteggete,
Amen

 

TANTI AUGURI A :

CI HANNO SCRITTO

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