La Bruna attraverso molti ricordi !

Foto di solo qualche anno fa…
Alcune settimane fa’ abbiamo ricevuto dalla Raffaella, di cui troverete il testo qui di seguito, una sorta di domanda di “appoggio” e “assistenza” per saperne di più in merito alla Bruna Brughera, nostra e mia compagna di scuola nonché di classe negli ultimi due anni prima della Licenza Liceale. Non vi dico la sorpresa e non riuscivo più a tenere le dita che volevano “scrivere” già prima della fine del suo messaggio, non ci riuscivo proprio…
Mi sono permesso di riprendere il suo messaggio e di farne una articolo per tutto il gruppo, tanti hanno conosciuto e frequentato la Bruna e ci mancherebbe altro che non riuscissimo ad incanalare le testimonianze di tutti color che l’hanno conosciuta : un grazie sonoro e pimpante !!!
Diego
Sono lieta di vederla amata in questo gruppo perché soprattutto negli ultimi anni, non sappiamo perchè, è stato difficile riuscire a starle accanto perché non voleva.
Ringrazio anche del suffragio, mi diceva sempre che invidiava la mia fede palesando una certa rabbia e una profonda tristezza.
Avrei piacere di parlare – scrivere con qualcuno che l’ha conosciuta per ricordarla e conoscerla un pò meglio.
Purtroppo tutte le sorelle Brughera sono in cielo ed era difficile parlare con loro di Beirut, anche se noi nipoti ne eravamo affascinati. Ogni tanto sentiamo zia Lydia che vive ancora lì.
La zia aveva solo 10 anni più di me e lei e Rita erano le bimbe che mia mamma aveva aiutato a crescere nei primi anni di vita. Tutte le Brughera desideravano tornare in Italia, ma anche per mia mamma non è stato facile. A 23 anni nascevo già io e poi i miei due fratelli nel ’64 e ’67.
Era qui da sola, riceveva notizie tramite quelle leggere buste della posta aerea.
A tre anni sono stata a Beirut dai nonni e poi mai più. Anche la mamma. Zia Carla e zia Rita sono tornate a trovare zia Pupa mi sembra nel 1998, ma la mamma non ha voluto.
Nel 1970 erano tutti a Milano, anche i nonni. Zia Bruna era quella che faceva ridere, era indipendente e vivace. Giorni difficili quando conobbe Sergio e per un pò non la vedemmo perchè non stava più con i nonni (anche se zia Carla ci portava a trovarla fuori dall’ufficio di nascosto).
Adesso mi fermo, ma se va bene vorrei continuare a raccontare presto e ripensarla.
Sono contenta di aver visto le sue foto perchè non ne ho, se non una che avevo preso a casa dei nonni da ragazza.
Ringrazio per l’attenzione e saluto con affetto.
Grazie!
A presto
Raffaella
Carissima Raffaella, sono Diego il webmaster e anche uno di quelli che ha passato gli ultimi due anni di Liceo in classe con la Bruna ed un’altra ragazza, che facevano parte della prima “vagonata” di fanciulle atterrate in quel della Scuola Maschile sempre a Beirut. Sono convinto che tanti scriveranno qualcosa a proposito della Bruna, ragazza straordinaria allora e che ho avuto la fortuna di incontrare di nuovo nel 2007 quando ci siamo quasi tutti ritrovati a Roma nella radunata organizzata da Don Gianni Caputa e dalla Kikka, cioè la Francesca Silli per i non addetti ai lavori.
Come non si può non scrivere qualcosa a proposito della Bruna…
Diego
Proseguo solo ora il racconto perchè ho faticato a decidere cosa dire del poco dei nostri rapporti. Per quanto alcune sue scelte mi lascino oggi rabbia, rimpianto e un po’ di rimorso non voglio far prevalere queste emozioni.
Alle riunioni di famiglia o alle feste comandate non partecipava mai o faceva un’apparizione veloce. Si è occupata delle sorelle quando si sono ammalate prima Carla e poi Rita. Andava a trovarle perché guidava ancora, si occupava della burocrazia e dei rapporti con i medici. E’ riuscita a farle ricoverare in un hospice molto accogliente, si è occupata della vendita della casa e della gestione delle cose.
Era sempre in contatto telefonico con la mamma, era sempre veloce ed efficiente, ma insondabile.
La mamma si è riammalata e nel primo periodo veniva trovarla, ma poi tornando una volta da Legnano la zia ha avuto un incidente nel mettere l’auto in garage. Da allora non l’ho più vista alla guida.
Nel 2012 siamo andati in treno a Roma per il funerale di Alberto, mio cugino, figlio di zia Marisa, morto a 50 anni di cuore. Lì mi sono accorta dell’impressionante magrezza nell’aiutarla a sistemare i pantaloni. Era difficile farsi dire cosa aveva, se non l’osteoporosi. Al funerale della mamma è apparsa, ma è sparita quasi subito.
Un bel momento è stato, paradossalmente, quando è caduta rompendosi il femore e ha passato un periodo di riabilitazione in un centro a Cinisello, mi sembra. Non mi era difficile raggiungerla dopo la scuola e passare qualche tempo insieme al bel bar della struttura. Abbiamo parlato parecchio e anche se alla domanda “Come va” rispondeva sempre “Di M.”, è stato bello. Era prima del Covid e speravo fosse l’inizio di un nuovo tipo di relazione. Invece rientrata a casa, non del tutto guarita e sempre più fragile, è diventato sempre più difficile vederla. Mio fratello insisteva e qualche volta l’abbiamo forzata e ne son contenta. Era sempre in quella sala buia dove era rotta la tapparella e dove era ormai anche il suo letto. Arrabbiata e dolorante. Abbiamo proposto più volte di prenderle un telefono più moderno o un PC per poter essere in contatto con voi e con il mondo, ma non ha mai voluto.
Per questo mi fa piacere “vederla” nei vostri ricordi. Senza il dolore, la tristezza e la, voluta, solitudine degli ultimi anni. Anche noi abbiamo saputo quasi per caso del suo peggioramento e della sua morte.
Voglio però ricordarla per il suo sorriso e le sue battute e per l’affetto per le sorelle e per noi nipoti. Sperando che tanto dolore e tanto strano amore le consentano ora un po’ di pace.
Grazie
Ciao Raffaella , sono Michelina Araman Wilson ….
La Bruna ed io siamo cresciute insieme da piccolissime…io di padre libanese e madre italiana ci siamo ritrovate come in un circo italiano…tutti gli italiani di allora abitavamo intorno alle scuole italiane e ci conoscevamo tutti….ho conosciuto le cinque sorelle Brughera Marisa Gianna tua mamma Carla e Rita e Bruna…Rita Bruna ed io facevamo un trio ….ricordo anche i Floris…. Le mamme si visitavano a vicenda a prendere il caffè…se non erro la sig Floris era la sorella del sig Brughera…
Mi ricordo i compleanni da piccolissime in casa e poi avrei qualche parte una foto che avevamo forse 4 o5 anni ad una festa di carnevale organizzato dalla DANTE ALLEGHIERI….tutte in costume …
Mi ricordo quando tu sei nata…eravamo in classe di ricamo a scuola e Bruna saltava dalla gioia perché eri nata e voleva ricamare un bavaglino con il tuo nome…
Sono passati molti anni ma siamo sempre rimaste in contatto…io sposata ad un americano a girare il mondo ma poi nel 1983 siamo stati trasferiti a Milano dove abbiamo ripreso la nostra amicizia di sempre….conosciuto suo marito Sergio….siamo anche andati a Ranco a visitare allora la signora Brughera e Carla ….l ultima volta che le ho viste…abbiamo anche cenato al ristorante SOLE del cugino….tempi stupendi …una amicizia che durava da quando eravamo piccolissime e che abbiamo ripreso come se niente fosse …ci ritrovavamo spessi o a Milano …ma poi Sergio è stato trasferito mi sembra a Genova e lei lo ha seguito lasciandomi un numero di telefono sbagliato e da allora non ho più saputo nulla
Le ultime notizie le ho avuto dalla riunione scolastica a cui mia sorella Berta molto più giovane di noi mi ha riportato notizie di lei e tutta la cricca… ricordi bellissimi…vi ricordo tutti con molto affetto…Beirut in quegli anni era meravigliosa…
Ora mi sono stabilita negli USA in Florida dove ho i miei tre figli e quattro nipoti…
Aggiungo il mio e-mail in caso hai bisogno di più ricordi …un saluto alla tua cugina Lidia che ho anche ben conosciuto ….
Posso dirti baci ed abbracci…?.
wilstone8@aol.com