
Concentriamoci sul Positivo
La giornata é lunga, la ricreazione sempre corta e poi succedono anche cose meno piacevoli…

Foto scattate dalla Professoressa Paola in sito

Paola Roncaglia
Nata al Cairo il 25 Ottobre del ’59 all’ospedale italiano. I miei abitavano a Heliopolis allora e …
Questa settimana ho avuto l’immenso onore di trascorrere 3 giorni a scuola con i veri Americani.
I miei preferiti. Chi sono?
Bimbi di ogni razza, cultura e religione che hanno tra i 4 e i 6 anni, che ripetono continuamente quanto ti amano e quanto amano la scuola.
C’é il rispetto dell’altro: quando parli, l’altro ti ascolta. E viceversa. Grazie e Prego fanno sempre parte della frase, il dito in aria per chiedere il permesso non manca mai. Due dita attorciliate voglion chiedere il bagno, tre di poter bere.
Lo “zero” con due dita vuol dire « Voice level zero ».
Forse sarebbe l’ora di spiegarlo alla Casa Bianca.
Specie quando hai invitato un altro Presidente che hai osato chiamare “Dittatore” e che fai finta di non ricordartelo. In Kindergarten sarebbero solo scuse.
Lo sanno anche a quella tenera età.
A 4-6 anni talvolta é facile accusare, piangere, arrabbiarsi. Ma anche spiegarsi, dire perdono, fare un abbraccino e poi invitarti a giocare con te.
Questi bimbi sono la Speranza di una Vera America, e non quello che si vede in tivu’ in termini di maleducazione, interruzione, roba da Oscar delle Cattive Maniere!
Se fossi la moglie, la mamma, la figlia, la sorella non so dove andrei a nascondermi.
Eppure son anni che sentiamo le accuse, le parolacce, come l’America rinascerà (dillo a coloro che hanno perso il lavoro) per poi promettere di mandare ai cittadini doverosi e legali un assegno di 5000$ ognuno.
Ma a costo di chi? Di coloro che han perso il lavoro? Non li voglio proprio. Neanche se mi offri la tua macchina elettrica.
Non puoi comprarci con le tue promesse.
Per tornare indietro… le mie belle giornate in Kindergarten non me le toglie nessuno.
Ecco qualche”‘perl”‘:
Signora D! Lei sa chi é mio fratello ? Si ? Allora io come mi chiamo?
Ed io Signor Washington’
Noooo
Signor BliBli
Nooo in coro
Signor Kermit the Frog
Risate.
Il mio « problema » é che spesso non mi ricordo dei nomi, soprattutto quando si chiamano Varu, Pacha, Adithri, Finn, Omar, Akshara, Ira, Caroline (lei si’ la nipotina), Vian, Toussaint, Leila, Nikole, Vivin, Kent, Bella, Adelaide, Emunah, Kyrill, Arush, Aleksei….poi la pronuncia deve esser esatta senno’ son risate a non più’ finire.
Allora per ricordarsi anche dei nomi dei fratelli e sorelle…
In classe i bambini russi ed ucraini giocano assieme e collaborano. Son nati qui. Alcuni rari son rifugiati. Parlano la stessa lingua e amano le stesse cose. A pranzo son seduti assieme. Per loro l’amicizia conta. E per noi pure. Ci piace vederli assieme.
Leggo un libro senza immagini The Book without Pictures.
Signora D non vedo niente!
Ehhh per forza, non ci son immagini, però devo far la voce della scimmietta perché ho ingoiato un gorilla (risate), e poi ho un mango sulla testa che si é incollato (altre risate) e dico parole strane (Blurghhh- Spashhh- Woafff) e così le immagini che non ci sono si formano nelle menti e alla fine del libro c’é una risata collettiva e tutti diventiamo scimmiette che hanno ingoiato un gorilla, con un mango incollato in testa a dir parole strane, incluse tante nuove inventate.
Difficile tornare a « voice level zero ».
La giornata é lunga, la ricreazione sempre corta e poi succedono anche cose meno piacevoli.
Una delle bambine che chiameremo”E.” decide di mostrarmi a ritmo di « Kung Fu Fighting » come dà i calci nel suo mondo di fantasia. Ahimè’ un calcio me lo dà pure a me, per cui bisogna porre fine a questo semi – gioco. Più tardi quando mi sventola una giacca in faccia perché rappresento la « Cattiva Maestra » alla quale il calcio di prima non é veramente piaciuto, devo porre fine a questa fantasia – gioco e allora intervengono “maestri” per riuscire a calmare la situazione.
L’indomani? Alla ricreazione “E.” mi ritrova, mi prende per mano, e mi parla in cinese per dieci minuti. Amiche come prima. Dopotutto faccio parte per sempre di quel mondo di fantasia tutto suo.
Il mondo popolato di draghi, panda e Kung Fu. Ma anche di « Maestre Cattive che non amano i calci ».
E’ anche questa la Vera America. Il mondo prezioso dei nostri bambini. Non abbiate fretta di crescere presto. Vivete tutte le fantasie che volete. Perché per certi adulti son perse per sempre.
Auguro a tutti un buon mese di « Marzo pazzerello, un giorno brutto, un giorno bello » come diceva mia mamma. E così va la vita. Ma cerchiamo sempre di essere positivi, come i bambini.