EL CHE, DUE FOTOGRAFI ED IL SOTTOSCRITTO
Una serata di anni fa che si è trasformata in una Mostra Fotografica qui nella Francia del Sud Ovest!!

© Alain Eychenne La Dépêche du Midi Pyrénées cathares : Momento della presentazione della Mostra
Siamo nel lontano 1995/6, non ricordo più esattamente la data esatta ma più che sicuro che fosse all’intorno di quegli anni. Antaki l’allora direttore dell’Associazione “Cirque Divers” di Liegi e di cui faceva parte anche il vostro servitore, mi invita ad una Serata Speciale per il lancio di un nuovo Progetto di Esperienza culturale, intitolato “Résistance” o qualcosa del genere.
Arrivo tardi ovviamente, una marea di gente all’interno, Antaki mi vede arrivare e mi accompagna sul minuscolo palcoscenico dove avevano allestito una tavola per la cena, tavola dove c’erano già sei o sette persone sedute che sorseggiavano il caffè dopo la sacrosanta cena. Dopo aver augurato un buon caffè ai presenti al tavolo, mi metto a maneggiare le posate “di plastica”, una goduria unica, e non faccio attenzione per niente alle persone che mi sono sedute accanto e di fronte, quando se magna, se magna e se tase, diceva sempre mio nonno Antonio. Fra una boccata ed un’altra giro la testa a destra e a sinistra e noto che la persona alla mia destra, più anziano di me e con una gran bella barba, mi sta scrutando dalla testa ai piedi, mentre quello seduto di fronte a me ha una faccia che mi dice qualcosa ma non riesco a metterci un nome sopra, mi sto torturando la memoria perché l’ho già visto da qualche parte senz’altro.
“¿Holà, mi nombre es Alberto Korda y tú cuál es tu nombre?” Resto con la forchetta di plastica a mezz’aria : Alberto Korda??? Quello della famosa foto del Che??? Ero seduto di fianco a Raul Corrales e di fronte ad Alberto Korda e la forchetta di plastica mi è rimasta a mezz’asta per tutta la serata, scusate nottata.
Mattino durissimo in ufficio visto e considerato che sono rientrato dopo una quasi notte di discussioni, non vi sto a spiegare perché dopo l’una del mattino il mio spagnolo era diventato quasi perfetto mentre loro due parlavano l’italiano correttamente, forse c’è di mezzo la serie di bottiglie di Rum e Whisky che ci siamo “fischiati” fino alle 4 e passa e ce ne avanza.
Squilla il telefono e Antaki, anche lui presente con noi durante la “zufolata”, mi invita a ritornare a Liegi perché Corrales e Korda mi avevano lasciato un piccolo regalo per ricordare la nottata trascorsa insieme.
Morale della favola, mi ritrovo con più di 20 (venti!) foto in bianco e nero del Che scattate da Corrales, più la foto dell’arrivo della Cavalleria dell’Armata Rivoluzionaria sempre scattata da Corrales e la FOTO originale del famosissimo ritratto del Che da parte di Korda. Ancora dopo tutti questi anni mi soffermo spesso e volentieri a guardare le foto, splendide e straordinarie, per la loro storia e per il personaggio stampato su quasi tutte le foto.
Ve la faccio corta : Jac Vergnes, l’ex Direttore del Cinema “Le Casino” di Lavelanet andato in pensione, scopre le foto e, con il mio consenso, dopo due settimane circa mi telefona per sventolarmi che aveva allestito una Mostra Fotografica con le foto che avevo a casa!!! Urca, questo non scherza e mi tocca fare le cose sul serio, secondo la famosa prassi o procedura d’uopo.
Venerdì scorso, 25 giugno 2021, alle 19h00 precise precise ho preso il coraggio a due mani ed ho aperto la mostra raccontando il come ed il perché, come avevo conosciuto i due fotografi e come avevamo passato la serata insieme, con altri particolari che mi erano venuti in mente durante la settimana. C’erano più di una sessantina di persone per la “prima” e ho dovuto rispondere a parecchie domande, facendo attenzione a non dilungarmi troppo, mio difetto principale. Quando apro bocca, talvolta dimentico di chiuderla ed é così che si rantolano baggianate superlative!!! E dulcis in fundo il quotidiano locale e regionale ha pubblicato un articolo in merito con tanto di foto come contorno ed un testo molto simpatico e che mette in luce alcuni aspetti della serata stessa : fra poco mi toccherà firmare autografi!!!
Potete trovare le foto dell’inizio della famosa serata con Korda e Corrales quando non sapevo ancora con chi ero seduto a tavola, così come alcune foto della Mostra Fotografica del 25 giugno scorso qui sotto all’articolo stesso. Le foto della famosa cena sono state scattate da Philippe Gielen che aveva conosciuto i due fotografi cubani durante una Mostra fotografica svoltasi a L’Avana stessa e tutte le foto esposte sono state firmate dai due compañeros e tutte con un profumo di sigaro Cubano che mette le narici in Tilt, no kidding…

© 1995/6 Cirque Divers a Liegi : Foto Phlippe Gielen, con Diego, Corrales alla sua destra e Korda di fronte

© 1995/6 Cirque Divers a Liegi : Foto Phlippe Gielen, con Antaki in pedi, Corrales alla sua sinistra e Korda di fronte

© 1995/6 Cirque Divers a Liegi : Foto Phlippe Gielen, con Korda di fronte all'obiettivo

© 1995/6 Cirque Divers a Liegi : Foto Phlippe Gielen, con Diego, Corrales alla sua destra e Korda di fronte

Diego Friso et Jacques Vergnes proposent la découverte de l’exposition "Che Guevara". / Photo DDM. A.E.

Foto Alain Eychenne Correspondant de La Dépêche du Midi Pyrénées cathares

Foto Alain Eychenne Correspondant de La Dépêche du Midi Pyrénées cathares

Foto Alain Eychenne Correspondant de La Dépêche du Midi Pyrénées cathares

Foto Alain Eychenne Correspondant de La Dépêche du Midi Pyrénées cathares

Foto Alain Eychenne Correspondant de La Dépêche du Midi Pyrénées cathares

Foto Alain Eychenne Correspondant de La Dépêche du Midi Pyrénées cathares

Foto Alain Eychenne Correspondant de La Dépêche du Midi Pyrénées cathares

Foto Alain Eychenne Correspondant de La Dépêche du Midi Pyrénées cathares

Foto Alain Eychenne Correspondant de La Dépêche du Midi Pyrénées cathares

Foto Alain Eychenne Correspondant de La Dépêche du Midi Pyrénées cathares

Foto Alain Eychenne Correspondant de La Dépêche du Midi Pyrénées cathares

Foto originale e non "tagliata" di Alberto Korda

Foto originale Raul Corrales
E bravo il nostro Diego con una storia da raccontare che è poco definire interessante. Non me l’avevi mai raccontata, se la memoria non mi tradisce (facile alla mia età), e questo gap temporale fra l’incontro con Alberto Korda e Raul Corrales (foto storiche in BN) e la tua recente conferenza su questo evento (immagini a colori), rende benissimo il valore di questo incontro che si sviluppa nel tempo. Bellissime queste foto storiche che tutti gli amanti della fotografia vorrebbero possedere. Ti ringrazio per questa nuova pagina di cronaca che sebbene non faccia parte propriamente della storia salesiana accrescerà ancor di più l’interesse per il nostro bel sito (dovrei dire “tua creatura”).
Caro Mario, ti ringrazio per le belle parole ma ho scoperto attraverso gli anni che “meno racconti” meglio stai e mi spiego. Quando siamo tornati dal Libano nel 1969 sono rimasto in “apnea” per quasi due anni, difficile da spiegare ma ti posso assicurare che era meglio per tutti e specialmente per il sottoscritto tralasciare il fatto che avevo passato più di sei anni in Libano, in mezzo a italiani, inglesi, americani, francesi e libanesi. La maggioranza di quelli che ho conosciuto allora parlavano di “quante cazzate racconti”, oppure “me se non sei neanche capace di parlare il dialetto padovano, figuriamoci lingue straniere”, te lo posso assicurare e non sto purtroppo inventando niente. Ai giorni nostri andare in Libano potrebbe sembrare come andare a comprare il giornale fine anni ’60 inizio anni ’70 ma all’epoca era quasi come innalzare la bandiera italiana al Polo Nord o qualcosa di simile. Ho imparato a non soffermarmi sugli errori di geografia dei miei allora coetanei, che erano tutti convinti che il Libano fosse fra il Marocco ed il Sud Africa, oppure che come avevamo fatto per vivere più di sei anni in mezzo agli “arabi”, epiteto che significa purtroppo molto di più che una particolare etichetta etnica per tanti dei miei ex-coetanei di Padova e provincia. Ed é per questo che ho imparato a non “sfoggiare” caratteristiche particolari della mia pur limitata “conoscenza”, ne va di mezzo anche la mia realtà, fatta anche e sopratutto di tanti libri, costruita su interessi e esigenze personali che sono e resteranno soltanto mie esigenze e anche i miei confini. Le foto sono state scovate (non mi ricordavo più di averle) a casa mia da un mio carissimo amico qui in Francia, il direttore dell’Associazione che fa girare il cinema di Lavelanet, poco distante da qui e con cui ho intavolato una relazione molto amichevole e che probabilmente sfocerà in attività socio-culturali per aiutare tutti quei ragazzi che hanno problemi sia a scuola che in famiglia, ti ricordo che dove abitiamo è una di quelle zone dove la disoccupazione ha uno dei tassi più alti in Francia. Ragazzi che non sanno più che cosa fare per sbarcare il lunario, trovare qualcosa da sconquassare o distruggere sembra essere uno dei passatempo più in voga da queste parti. Vorrei solo aiutare, dando loro una parte di quello che potrei anche sapere avendo già una certa età, ma diventa molto difficile di questi tempi trovare il modo di parlare e dialogare con questi ragazzi, delusi da una società che non si interessa minimamente a cosa dovrebbero o potrebbero fare tutti questi giovani.
Diego