Visa pour l’Image 2024 : Paolo Manzo
Foto tratta dal sito VISA POUR L’IMAGE stesso
Si, ci sono tornato anche se non proprio con la voglia giusta, ma… Le foto dell’anno scorso non le ho mai dimenticate e non avevo più voglia di mettermi a piangere difronte ad immagini che resteranno per il resto della mia esistenza impresse anche nella mia mente e nella mia memoria ! Sono fotogrammi che non lasciano scampo, non c’é tanto spazio per “l’immaginario”, per una possibile “porta di soccorso” lasciata aperta da qualcuno nella tua testa, non si esce tanto “normali” da questo cosmo di foto e di attimi di vita purtroppo vissuta.
Questa volta ho scoperto Paolo Manzo, napoletano di nascita e napoletano di vita e di fotografie, una scoperta alquanto particolare e intrigante allo stesso tempo, un fotografo che ha trovato e anche scoperto una città diversa da quella del Maradona di alcuni anni fa, non occorre fare tanti chilometri per scoprire e mettere a nudo una realtà forse più irreale che altro !
Paolo Manzo è un fotografo nato e con base a Napoli e si è formato in fotografia a Napoli stessa e presso lo “IED” (Istituto Europeo di Design) di Roma. Il desiderio di conoscere e di raccontare le storie della periferia napoletana nasce durante l’adolescenza quando, tornando a casa con i genitori, attraversa una strada periferica nella zona est di Napoli. Mettendo la testa fuori dal finestrino della vecchia Fiat Panda 750 del padre, scopriva in pratica un agglomerato di alti edifici in cemento armato, fantasticando sulla vita degli abitanti e chiedendosi se avessero vissuto le stesse difficoltà della sua famiglia.
Da quei ricordi d’infanzia e dalle sue esperienze di vita in periferia, è nato il desiderio di documentare le zone più impegnative, come quelle a nord-est e a ovest di Napoli.
Dal 2012, attraverso la sua fotografia, documenta la metamorfosi territoriale dovuta alla migrazione delle vittime dal terremoto dell’Irpinia del 1980 verso le zone periferiche di Napoli.
LA CITTÀ INVISIBILE
“La città invisibile” è un progetto fotografico che esplora le radici profonde dei problemi sociali, economici e culturali che affliggono la città di Napoli.
« Ho passato anni a documentare le conseguenze e gli effetti negativi di politiche inefficaci e della mancanza di intervento istituzionale. L’obiettivo del mio lavoro è quello di mostrare il lato oscuro e drammatico della disuguaglianza economica, dell’ingiustizia sociale e della segregazione urbana. Ho cercato di raccontare le storie di persone che lottano per sopravvivere nelle zone più marginalizzate, come Afragola, Caivano, Ponticelli, Secondigliano, Torre Annunziata, Pianura e Scampia. Questi sono tutti quartieri sorti dopo il terremoto del 1981, accogliendo gli sfollati dal centro della città. Le pratiche edilizie abusive hanno reso questi luoghi l’habitat naturale. »
Resta poco da aggiungere e vi ho inserito qui di seguito alcune delle foto che sono riuscito a “trovare” su internet.
CI HANNO SCRITTO