Don Bosco in India

Un viaggio in un'altra Scuola ma con una figura molto familiare nella foto all'entrata della Scuola stessa...

da | 06/06/2020 | DAI NOSTRI INVIATI | 0 commenti

Foto originali scattate in sito

Bellissimo rapporto!
Una sorpresa anche per me questo museo. Finora sapevo del lavoro pionieristico che i salesiani a cominciare dagli anni 1920 …  avevano fatto in quella regione fra i Khasi e i Garo, non solo introducendo il vangelo ma dedicandosi con lo stile di Don Bosco alla promozione umana integrale nell’ampio senso di “cultura”: agricoltura, addestramento professionale e tecnico, insegnamento “umanistico” e linguistico.

A distanza di 100 anni oggi i salesiani e le suore Figlie di Maria Ausiliatrice sono le congregazioni religiose più presenti per numero di opere e di vocazioni.

Don Gianni

SALESIANO DOC, SSB

Don Bosco a Shillong

Lasciando l’aeroporto di Guwahati nelle pianure di Assam, abbiamo viaggiato lentamente ma decisamente verso i piedi della Catena dell’Himalaya, attraversando il fiume Brahmaputra, per raggiungere le colline rivestite di pini attraverso scintillanti laghi di Shillong nello stato di Meghalaya, che potrebbe essere tradotto come “la terra delle piogge nuvolose”, uno dei luoghi più umidi del nostro pianeta.

La città di Shillong era conosciuta dagli inglesi che lavoravano per il governo ufficiale in India o per altre imprese locali ed era soprannominata come la “Scozia d’Oriente”, dove sarebbero venuti a passare i mesi estivi lasciando le torride temperature delle città lavorative.

Ci siamo fermati a visitare il convento di Loreto ed il collegio annesso fa parte di un grande complesso gestito dalle Suore di Loreto, complesso che comprende scuole materne, scuole primarie e secondarie, nonché la Cattedrale di Shillong. Il Convento/Collegio ha anche la reputazione di essere una delle migliori scuole per ragazze in India.

Abbiamo poi messo il compasso in direzione del Centro Don Bosco per le Culture Indigene, che è stata una piacevole e inaspettata sorpresa. L’istituzione combina un museo con un centro di ricerca e pubblicazione per la promozione e la conservazione del ricco patrimonio culturale dell’India nord-orientale. Il Museo Don Bosco di Shillong è uno dei principali luoghi turistici che offre uno scorcio degli stili di vita ricchi e multiculturali delle popolazioni indigene dell’India nord-orientale.

L’India nord-orientale è composta da sette stati, Arunachal Pradesh, Nagaland, Manipur, Mizoram, Triipura, Assam e Meghalaya, la città di Shillong è la capitale di quest’ultimo stato. Le tribù locali sono prevalentemente i Khasi, i Giaintia e i Garo ed il Museo del Centro Don Bosco, attraverso il personale e gli esperti che ci lavorano, cerca di preservare la cultura e le lingue di queste tribù collinari.

L’edificio vero e proprio è stato costruito su sette “piani” che rappresentano i sette Stati “fratelli”, diciassette gallerie con modelli a grandezza naturale che mettono in mostra i diversi costumi tribali, le donne Khasi ancora oggi indossano le loro tradizionali vesti a scacchi e tartan – forse un altro motivo per cui gli inglesi si riferivano a questa zona come la Scozia d’Oriente!

Molte gallerie del Museo sono dedicate alle arti e ai mestieri del popolo tribale in questa regione – in particolare la tessitura e l’intreccio del bambù e della canna sono alcuni di questi mestieri. La tribù Khasi a Shillong pratica il sistema matrilineare cioè sono le donne e non gli uomini che portano il nome di famiglia per eredità e gli uomini si sposano in pratica con la famiglie delle donne, andando a vivere nella casa della famiglia della moglie e naturalmente tutti i figli portano il cognome delle loro madri, ottimo sistema per tenere gli uomini sotto controllo!
Le tribù di Meghalaya sono conosciute per essere uno dei primi gruppi etnici di coloni nel subcontinente indiano, legato alle tribù shaan del Myanmar e la loro lingua è legata alla famiglia linguistica indo-cinese, tutto un programma anche per un indiano di Nuova Dheli.

Oltre alle molteplici gallerie, esposizioni e a una biblioteca specializzata di 10.000 volumi, il Museo Don Bosco ha anche una passerella esterna che conduce in cima dell’edificio, da dove si può avere una fantastica cartolina della città circostante.

Non avevo nessuna conoscenza, prima di visitare Shillong, del fatto che l’India nord-orientale fosse prevalentemente cristiana, da qui il Museo Don Bosco, il Convento di Loreto, la Chiesa Cattolica di San Pietro e Paolo, la Chiesa Cattolica di Tutti I Santi, tanto per nominare solo alcune delle istituzioni cristiane nella città di Shillong.

Tutto un Programma a Sorpresa…