Ricevuto da don Vittorio che stampiamo senza aspettare troppo : una marea di problemi già in sito a cui se ne aggiunge uno tutto nuovo, una statistica da stampare anche sul nostro sito!
È in atto in Libano in questi giorni, (febbraio 2023), una forte polemica, suscitata da un’affermazione, sia pure con qualche riserva, del Primo ministro, Nagib Mikati, sull’attuale numero di cristiani in Libano. Questa polemica va interpretata nell’ambito delle forti tensioni interne presenti attualmente nel Paese per la mancanza di un presidente della Repubblica, tradizionalmente maronita, in seguito alla forte polarizzazione politica e alla conseguente incapacità del Parlamento ad eleggerne uno nuovo, mentre cresce il potere che si stanno attribuendo il presidente del Parlamento e il Primo ministro, entrambi musulmani, rispettivamente sciita e sunnita.
Citando una recente inchiesta, attribuita al Patriarcato maronita, ma da questo categoricamente negata, Mikati ha affermato che i cristiani in Libano rappresenterebbero attualmente solo il 19,4% della popolazione, quasi a significare, basandosi sulla forza del numero, che il loro attuale potere politico è abusivo, mentre la Costituzione garantisce loro tuttora la parità numerica con i musulmani (50% – 50%).
Il Patriarcato maronita non è entrato direttamente nella polemica, ma ne ha lasciato il compito alla Fondazione maronita nel mondo. Questa ha reagito dicendo: “Invece di fare il censimento dei cristiani, il Primo ministro farebbe meglio a focalizzarsi sulle misure da prendere per frenare l’emigrazione che interessa tutti i Libanesi. […]. Dovrebbe preoccuparsi del numero reale dei rifugiati siriani e del loro tasso di natalità che minaccia l’identità del Grande Libano, che già soffre per la corruzione della classe dirigente, lo sfascio dello Stato e lo svilupparsi di un non-Stato” (leggi Hezbollah). […].”
La Fondazione ha inoltre ricordato che, secondo le statistiche pubblicate dal ministero dell’Interno per le elezioni politiche del maggio 2022, il 34,49% degli elettori era cristiano, contro il 65,4% di musulmani.
Mentre non viene svelata l’origine di questa presunta inchiesta e il Libano sta soffrendo per mille altri motivi, ci mancava anche questa polemica…
CI HANNO SCRITTO