Un pacchetto di sigari … con i ferri da maglia

L’articolo qui di seguito è stato “stampato” nel 2009 e quindi c’é da prendere in considerazione, al momento di leggere queste righe, che sono anche passati in pratica quasi dieci anni da allora ma per non dimenticarli, ho rimesso l’articolo online…

Spero aver fatto la cosa più giusta, grazie…

Diego

Er Webmaster, SSB

Carissime Amiche e Amici, come vi avevo annunciato, il giorno 2 Novembre, commemorazione di tutti i Fedeli Defunti, Don Nicola e io abbiamo celebrato le Sante Messe in suffragio di tutti i nostri cari defunti: parenti, familiari, amici, exallievi …
Questo giorno ogni sacerdote ne può celebrare tre!

Don Nicola non ha potuto venire da Betlemme, e ha celebrato lì. Io mi sono recato nella Basilica del Santo Sepolcro e della Risurrezione, in rappresentanza di tutti voi, in particolare di coloro che hanno fatto giungere i nomi dei loro cari.  Ecco la lista (incompleta) delle persone per le quali ho offerto la Santa Messa:

  • Kim di Giorgio, Marina di Alessandro, Tojo, Isabella, Lucia e Giorgio Girardi (tre della stessa classe!), Ettore, JORY di Bice, Franco Araman, e il papa’ di Colella;
  • i genitori di Mariella e Flavio D’Andria, di Paola e Cristina Roncaglia, di Salvatore e Rita Cataldo, di Sergio Carbonaro, di Don Nicola, di Paolo e Giorgio Conti, di Dario Amadeo, delle sorelle Penasa;
  • i nonni di Diego, la nonna dei Marusso, il papà di Sergio Daneluzzi;
  • i genitori di Raymond, i genitori oltre alle sorelle da parte di Bruna Brughera;
  • il papà di Francesca Silli, di Milena Marina e Carla RLoria, di Flavio Battaglia, di Paolo Roveri, di Claudio Cordone, di Edino Levante, il mio;
  • la mamma di Iole Manetti, di Maria Laura Pedone, di Fernanda Gabriella e Antonella Ferrandino, le sorelle di Bruna Brughera, gli amici Carmela,  Renzo Vincenzi e ‘Abboud Gargour (miei compagni di noviziato) …
  • E naturalmente tutti i Don, dei quali nomino solo alcuni: Doveri, Filiè, Carboni, Paoloni, Morazzani, Moroni, …

Cosa ho fatto ? Cosa si fa in ogni Messa ?

Ho offerto al Padre, insieme all’offerta di Cristo, la gioia e la fatica di ogni giorno, di ognuna di quelle persone che ho conosciuto o delle quali voi mi avete parlato …  Quelle poche gocce d’acqua unite al vino sono il segno di questa unione fra noi e Gesù.
E ho chiesto che tutte le anime dei nostri cari, dopo essersi “fatte belle” nel Purgatorio (come dice Dante), possano essere ammesse a godere la piena beatitudine in Paradiso. Maria Ausiliatrice e Don Bosco fanno da intercessori!

Ma non è tutto: ho anche chiesto a tutti questi nostri amici che sono già nell’eternità, di pregare per noi, di accompagnarci … E questo non è l’ultimo motivo di riconoscenza che abbiamo nei loro confronti.
Sono le prime Messe che Don Nicola e io celebriamo con questa speciale intenzione, ma ne seguiranno certamente altre, poichè l’intero mese di Novembre è dedicato dalla pietà popolare alla preghiera per i defunti, alla visita ai cimiteri …

Una tradizione familiare nel nostro paese (di Don Nicola e mio) che ricordiamo da quando eravamo bambini. La sera del 1° Novembre, la tavola per la cena veniva preparata con una tovaglia speciale e su di essa si aggiungevano i piatti anche per i nonni defunti, con le portate.

A casa mia, accanto a quello del nonno mettevamo un pacchetto di sigari da una parte e il mazzo di carte dall’altra. Sulla sedia della nonna un cesto con i ferri da maglia e un batufolo di lana.
Mamma diceva che di notte “le anime” sarebbero venute a riprendere il loro posto …

Soltanto ieri ho appreso che in qualche paese delle Puglie, sulla propria sedia ognuno dei bambini lasciava pure una lunga calza che al mattino dopo trovava piena di dolci oppure di carbone …
Solo ingenuità infantili ? Ma “la comunione dei santi” non è una favola!
“Le anime” hanno una vita tanto reale quanto la nostra. Si, c’è davvero qualcosa che ci lega e non viene spezzato neppure dalla morte.

Un affettuoso saluto da Don Nicola e Don Gianni