Gloria in excelsis Deo et in terra pax hominibus bonæ voluntatis!
Foto inviata da don Nicola da Istanbul
Metto le mani avanti: mi scuso subito per l’invio, all’ultima ora, dei miei auguri… ma assicuro che essi sono formulati proprio nel momento magico di prossimità alla festa del Natale e a ridosso del nuovo anno, nell’atmosfera particolare caratterizzata dai personaggi che festeggiamo: Gesù Bambino, Maria, Giuseppe, gli Angeli, i Pastori, i Magi…
| Don Masedu | inviato a Istanbul | Lunedì 23 dicembre 2024 |
Ho scorso la mail list della posta elettronica (e i nomi degli indirizzi sulle buste dei messagi spediti in forma cartacea), soffermandomi su ogni nome e indirizzo… È una cosa che faccio ogni anno prima della festa del Natale, intrattenendomi col pensiero e la preghiera con ognuno che quei nomi mi richiamano alla mente, persone con le quali ho condiviso bei momenti di cordialità, di reciproca simpatia, di affetto, sentimenti che cerco di mantenere sempre vivi accompagnandoli da una preghiera e da un augurio di cose belle…
Mi capita poi, che quasi ogni anno devo eliminare dalle liste alcuni nomi di queste persone, per il semplice motivo che, come si suol dire nel loro caso, non sono più di questo mondo ma sono passate a miglior vita dove tuttavia le segue il mio pensiero e la mia preghiera, sicuro che anch’esse mi ricambiano la cortesia.
Di tutti, comunque, mi resta sempre il gradito ricordo, anche se più o meno sbiadito perché lunghi tempi di separazione non hanno permesso di rinfrescare e approfondire la reciproca conoscenza…
Detto ciò, illustro il messaggio di Natale che mando quest’anno e che abbiamo concordato insieme con i miei confratelli salesiani della comunità di Istanbul. La foto mostra noi cinque salesiani, di cinque nazionalità diverse: don Jacky a sinistra, il direttore, di Haiti; don Joseph, a destra, indiano di Hyderabad; don Josua, il più alto, tedesco della Foresta Nera; don Ismael, in primo piano, messicano di Puebla, e infine io stesso…
L’altra foto mostra un gruppetto dei nostri ragazzi dell’Oratorio in rappresentanza del numero molto più grande di coloro che sono i primi destinatari delle nostre cure educative, ossia gli oltre 400 alunni e alunne della scuola Don Bosco-EVRIM, istituzione turca privata retta dai Salesiani presenti in Turchia da oltre 120 anni. Il responsabile di questa scuola è il nostro direttore don Jacky. Ci sono poi i ragazzi e ragazze del DBLC (Don Bosco Learning Center) altra opera salesiana aperta agli inizi degli anni ’90 del secolo scorso per l’accoglienza dei profughi iracheni soprattutto, ma anche di altri stati… ne sono passati parecchie migliaia, che sotto la protezione delle Nazioni Unite hanno avuto modo, non senza tante difficoltà e un soggiorno più o meno lungo in Turchia (da uno a 10 e più anni), di emigrare in paesi d’accoglienza, soprattutto l’Australia, gli Stai Uniti e il Canada.
Adesso il loro numero è diminuito e abbiamo poco più di 150 ragazzi/e di 27 nazionalità diverse, specialmente di nazioni africane, ma anche sudamericane e di diverse parti dell’Asia… Responsabili del DBLC sono don Josua e don Ismael.
Fino all’anno scorso lo era don Joseph che però da quest’anno ha altri nuovi incarichi, in particolare il progetto, chiestoci dal Vescovo, di seguire da vicino comunità di nostri parrocchiani residenti fuori Istanbul, e poi continuando come viceparroco a seguire la comunità anglofona e adempiendo al delicato incarico di amministratore e provveditore.
Io continuo nell’ufficio di parroco della cattedrale Santo Spirito, ormai al quindicesimo anno… Naturalmente non lavoriamo isolati e in ognuno dei settori nominati prima collaboriamo con i principali responsabili…
Talvolta prestiamo il nostro servizio anche in altre chiese per celebrarvi la messa in diverse lingue quando si tratta di sostituire qualcuno assente…
Collaboriamo all’accoglienza di giovani studenti universitari favorendo le loro attività negli spazi messi a disposizione dalle nostre opere: ritiri, catechesi, canto corale, sport, incontri di formazione umana e spirituale…
Quanto a me, sono coadiuvato egregiamente dal nostro sagrestano. Accolgo gruppi di pellegrini e turisti che vengono a visitare la nostra cattedrale e la cripta sottostante, scoprendo così oltre che a un luogo di preghiera, luoghi di interesse storico e culturale.
Solitamente parlo con loro per una ventina di minuti, rispondendo alle domande di coloro che vogliono conoscere maggiori dettagli sui vari argomenti: storia della presenza cristiana in Turchia, situazione attuale, la cattedrale, san Giovanni XXIII che ne è stato vescovo per 10 anni nel periodo della seconda guerra mondiale, Papa Benedetto XV al quale l’Impero ottomano ha eretto un magnifico monumento che è situato proprio nel sagrato della cattedrale, il musicista Giuseppe Donizetti, fratello di Gaetano e compositore di corte e autore degli inni ufficiali dell’impero ottomano, il dottore Francesco della Sudda, che il Sultano aveva incaricato di organizzare il campo della medicina nell’impero ottomano.
Questi ultimi sono conosciuti come Donizetti Pascià e Faik Pascià, entrambi membri della nostra chiesa, cattolici, al servizio del Sultano.
Ho accennato ad alcune delle nostre occupazioni che si aggiungono a quelle proprie del ministero pastorale che svolgiamo anche in altre chiese: don Jacky nel santuario della Madonna di Lourdes (la seconda chiesa costruita in onore dell’Immacolata apparsa a Lourdes, dopo la prima costruita in Francia sul luogo delle apparizioni); don Josua è parroco della chiesa di San Paolo per i fedeli di lingua tedesca; don Ismael celebra abitualmente la messa domenicale in spagnolo nella chiesa di Santa Maria Draperis dei Frati Minori, don Joseph ed io stesso celebriamo sempre in Cattedrale per gruppi di lingue diverse (francese, inglese, turco…)…
Naturalmente collaborando col nostro vescovo che a giugno ha cominciato a restaurare la Cattedrale (bisognerebbe vederla!)… Nel Vicariato di Istanbul siamo circa 35 sacerdoti appartenenti a ordini e a congregazioni religiose e solo il Vescovo e due sacerdoti sono diocesani…
E ora penso sia il momento di concludere augurando Buon Natale e Felice anno nuovo, con auguri di pace, giustizia, serenità e santità!
Don Nicola
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