IL CORTILE | ALLIEVI

Friso Diego

dfri@icloud.com
1969
FRANCIA DEL SUD OVEST
31/10/1951

Per ragioni di lavoro di mio padre sono sbarcato a Beirut agli inizi di gennaio 1963 e sono partito praticamente alla fine maggio primi di giugno del 1969 per Padova perché il mio povero nonno, a cui ero molto attaccato e affezionato, era venuto a mancare guarda caso lo stesso giorno (non lo stesso anno, ovvio…) di Napoleone Bonaparte e cioè il 5 maggio, ma siccome eravamo sotto esami di maturità sono dovuto partire dopo la fine degli orali.

Fatto sta che a quel momento io ero sempre convinto di ritornare anche perché ero partito con un pacchetto di sigarette, un paio di scarpe rosso bordeaux, un paio di jeans e una maglietta bianca tipo marinai americani, senza dimenticare un po di soldi e il mio passaporto che era l’unico documento ufficiale che avevo in quel periodo.

Avrei dovuto ritornare a Beirut e passare un esame scritto e orale per entrare all’Università sennonché ho incominciato a divertirmi un sacco anche a Padova e per finire mi sono iscritto ad Ingegneria agraria (mi pare, adesso non ricordo bene se era ingegneria/agraria ma era nel campo arabile di questo ne sono più che sicuro) e dopo un paio d’anni di corso mi sono rotto i cosiddetti palloncini gonfiabili perché l’agraria ed io siamo proprio all’opposto, così mi sono messo a leggere sempre di più e a scrivere e a voler a tutti i costi fare il giornalista da qualche parte.

Nel frattempo mio padre, che era in Indonesia dal 68 fino al 1973, voleva assolutamente farmi andare li, cosa che a me non andava proprio giù dato che avevo scoperto come si facevano i bambini con una splendida ragazzotta padovana che é poi diventata mia moglie e con cui ho avuto una bambina nel 1973.

Mio padre intanto era ritornato in Europa e più precisamente a Bruxelles dove c’era la casa madre dell’organizzazione internazionale per la quale lavorava e grazie al suo aiuto faccio la conoscenza a Bruxelles (arrivai in Belgio l’8 marzo 1974) di un responsabile di un ufficio che raggruppava molti organismi non governamentali (mi pare si dica così anche in italiano ma non ne sono sicuro) e quindi ho pigliato il gusto della politica anche se in maniera molto soffusa e da quel momento per un periodo di quasi tre anni non ho fatto altro che scrivere articoli e specializzarmi nella messa in pagina di giornali e riviste, sia dal punto di vista editoriale che grafico.

Le cose avrebbero potuto continuare per un bel po ma purtroppo i fondi cominciarono a scarseggiare e quindi io fui uno dei primi ad essere accompagnato alla porta con biglietto di andata soltanto (sic).

Fatto sta che nel 1979, dopo un concorso fatto qualche anno prima, neanche me ne ricordavo più, sono entrato al Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea dove sono tutt’ora e dove sarò ancora per qualche anno : nel frattempo mi sono lasciato con mia moglie (abbiamo avuto un secondo figlio nel 1976) e nel 1985 ho conosciuto un’inglese di Bristol con la quale vivo attualmente. Lei veniva pure da un matrimonio non felice e aveva anche due figli (maschio e femmina) e insieme abbiamo però avuto due criceti, due pappagalli, un coniglio, qualche pesciolino rosso e due cani, di cui uno già morto e pace all’anima sua.
In mezzo a tutto questo ci stanno parecchie altre storie (fra cui una musicale, ebbene si ho avuto una band di blues e rockabilly per circa una quindicina d’anni) ma questo fa parte di un’altro capitolo.
Adesso prego prendere una aspirina che passa, non c’è da preoccuparsi.

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