Ma perché siamo arrivati a questo?

Siamo a corto di personale medico, paramedico, manchiamo di strutture ospedaliere, manchiamo di attrezzature, in tutto il territorio nazionale abbiamo una sola fabbrica che produce respiratori !?!

da | Mar 21, 2020 | DAI NOSTRI INVIATI | 1 commento

Carissimo Mario, continuo a pregare che tu e i tuoi stiate bene, al riparo dal contagio.

Seguo sui media la situazione in Italia e mi hanno colpito queste informazioni (se ho capito bene)
– Siamo a corto di personale medico, paramedico …
– manchiamo di strutture ospedaliere
– manchiamo di attrezzature: in tutto il territorio nazionale abbiamo una sola fabbrica che produce respiratori !?! E solo alcune che producono ossigeno per uso medico …!?!
Mi viene da chiedere: quali e quanti tagli alla sanità e alla ricerca hanno fatto i governi degli anni recenti (non solo in Italia ed Europa, ma nell’Occidente) mentre gonfiavano le spese militari, la produzione di armamenti …
Tu che hai consacrato l’intera tua vita al settore medico, sei in grado di dare una risposta.
Penso che faresti bene a condividerla con Diego che la posti sul sito. Grazie.

A proposito: hai visto/sentito la elegia di Nando? Una cosa sublime!
Ti abbraccio e benedico.

Don Gianni

Salesiano DOC, SSB

Carissimo Don Gianni, caro Diego, cara Kikka, cari tutti, a Dio piacendo ci stiamo mantenendo sani anche se ciò comporta grandi limitazioni alla nostra libertà. Ogni giorno si fanno più severe le restrizioni e praticamente siamo costretti a non poter uscire di casa se non per estrema necessità. Adesso si permette l’uscita di un solo componente della famiglia una volta la settimana per l’acquisto di generi alimentari, farmaci, ecc.

Le uscite devono essere brevi ed il più vicino possibile al domicilio. I supermercati permettono ingressi frazionati (2-3 persone per volta) e mentre chi è entrato cerca di acquistare tutto quello che può servire per una settimana, gli altri aspettano in lunghe code all’aperto. Lo stesso si dica per le farmacie. Va meglio se vicino a casa si ha la possibilità di fare spesa in un piccolo negozio a conduzione familiare.

Desenzano è un piccolo cuneo della provincia di Brescia inserito fra quelle di Mantova e Verona. Dato che il confine del nostro comune è proprio a 300 mt da casa nostra, non possiamo più accedere ai supermercati ai quali facevamo riferimento poichè “extra limina“. Per chi viola le regole vi sono denunce penali ed i controlli si sono fatti severissimi. Anche chi esce di casa, sia pure con mascherina e guanti, viene guardato con sospetto e capita che qualche addetto alla sicurezza ti fermi per conoscere la motivazione della tua uscita. Guai seri se poi non hai con te l’attestato nel quale devi dichiarare un sacco di cose e nel quale deve risultare una motivazione plausibile.

Oggi sono riuscito a raggiungere la chiesa per una Via Crucis personale (chiesa assolutamente vuota il Venerdì di Quaresima all’ora nona….), ma avevo pronta una giustificazione alternativa, dato che uscire per esercitare atti di culto può non essere un valido motivo. Questa mattina poi, dopo aver sentito le richieste dei miei colleghi dell’ospedale di Leno, che da struttura riabilitativa è stata trasformata in centro Covid-19 di secondo livello, che si lamentavano della assenza di un apparecchio per la respirazione, ho donato loro un CPAP della Resmed di mia proprietà, di modo che con assistenza meccanica del respiro e con l’uso di vari farmaci di supporto, i pazienti in insufficienza respiratoria possano non peggiorare e non arrivare al punto di essere intubati.

La domanda che mi fai, caro Don,  è perchè in Italia siamo arrivati a questo punto dove pare mancare tutto. La prima risposta che posso darti è che ci troviamo in un momento assolutamente eccezionale con una quantità spopositata di pazienti gravi che hanno pian piano occupato tutti i posti di terapia intensiva. Come saprai oggi (20/03/2020, ndlr) si sono contati 627 decessi in 24h. I Rianimatori devono decidere chi intubare e chi abbandonare al proprio destino, sia perchè i respiratori sono insufficienti, sia perchè ormai per esperienza sanno chi avrà la possibilità di sopravvivere e chi invece non potrà farcela.

La seconda considerazione è che non mancano solo i respiratori, ma anche i medici capaci di usarli. Mancano poi medici in genere, sia perchè già pensionati, come il sottoscritto, sia perchè infettati e perciò in quarantena. Dell’altro giorno la notizia di numerosi medici meridionali che “si sono dati per malati” per paura del contagio. Al nord medici al macello, al sud (per fortuna solo alcuni) pronti a scappare davanti al “nemico”.

Il governo ha deciso di mandare allo sbaraglio tutti i nuovi laureati (senza esame di stato) i quali saranno sì pieni di buone intenzioni ma assolutamente privi di esperienza, perciò rappresentano un serio rischio per tutti (per loro e per i pazienti). Oltre ai respiratori mancano spesso i DPI (dispositivi di protezione individuali) perchè le ditte che li producono, e dalle quali fino a ieri acquistavamo tutto il materiale, hanno bloccato le esportazioni, perchè servono “in casa” o perchè dirottati verso altri stati più degni di attenzione di noi (es Germania, Stati Uniti, Francia).  In Italia ne avevamo cessato la produzione perchè il materiale prodotto all’estero veniva a costare meno.
Adesso per fortuna è in atto la riconversione di varie aziende che con grande inventiva e capacità tecnica stanno variando la tipologia dei loro prodotti. Non parliamo però delle schifezze di mascherine fornite dalla Protezione Civile (definite di carta igienica), prodotte al sud e fornite agli ospedali del nord.

Ma perchè tutto questo?

Perchè per anni il numero chiuso a Medicina e nelle scuole di specialità ha impoverito enormemente il nostro fabbisogno di medici. Il motivo è che gli specializzandi ora, con le leggi europee, vanno pagati adeguatamente poichè di fatto devono lavorare in reparto. Quando mi sono specializzato io prendevo la mancetta di 133 mila lire al mese ed elargendo queste cifre ridicole il governo poteva largheggiare nelle iscrizioni alle scuole di specialità. Ma adesso i soldi sono finiti…
Poi la politica sanitaria, da quando è entrato in funzione il sistema DRG con il budget da mantenere a tutti i costi, ha guardato quasi esclusivamente al bilancio finanziario mettendo in secondo piano l’aspetto umano con le sue necessità, oltre un certo livello incomprimibile.

Ogni anno che passava bisognava “razionalizzare” le risorse  eliminado gli sprechi, fino al punto che a forza di “razionalizzare” (cioè di tagliare) prima si sono accorpati i reparti, poi si sono chiusi gli ospedali secondari, arrivando al punto che le risorse disponibili non sono state più sufficienti nemmeno per la normale attività routinaria. Esempio, a Desenzano durante la stagione estiva, quando i turisti portano la popolazione da 30.000 abitanti a 300.000, al pronto soccorso dell’ospedale opera un solo medico per turno, con inevitabili attese di parecchie ore per i casi non in “Codice Rosso”.
Io stesso la scorsa estate avevo portato mia suocera in PS (con scompenso cardiaco), per una grave forma di allergia, alle ore 19.00 per poi uscirne alle ore 3.40 senza aver avuta la minima assistenza. Fortuna che sono medico e riesco in qualche modo ad arrangiarmi…..
Potrei proseguire per ore su questo argomento.

Ma perchè siamo arrivati a questo? Perchè l’Italia prima di entrare nell’Euro aveva soldi a disposizione per gli ospedali, per le scuole, per la cultura, per asfaltare le strade….., insomma per tutte le necessità? Perchè Ciampi e Prodi ci hanno fatto entrare nel “club dei ricchi” senza chiedere il nostro consenso, quando avevamo già un debito stratosferico ed era evidente che, con le regole che ci furono imposte, non avremmo retto il confronto con chi aveva i “conti in ordine”.
Poi da sciagurati siamo andati ad approvare il “pareggio di bilancio” ed il MES che di fatto ci ha messo il cappio al collo (come è successo con la Grecia). Una Europa che ha continuato a chiederci soldi e sacrifici perchè dovevamo “rispettare le regole”, regole  disattese quotidianamente da Francia e Germania.

Ma veniamo a oggi. Italia massacrata dal virus, con la quasi totalità delle imprese ferme, turismo azzerato, artigiani e produttori alla fame e senza speranza. Una economia che difficilmente potrà ripartire. E cosa ci dice l’Europa? Fatti vostri, i debiti vanno pagati. La solidarietà qui non esiste. Arrangiatevi. (Christine Madeleine Odette Lagarde).

E il nostro governo provvede con grande coraggio, non annullando le tasse, almeno per la durata del periodo di contingenza, ma posponendole di qualche giorno (ma con quali soldi verranno pagate?).
Poi improvvisamente il miracolo! Anche le altre nazioni europee si trovano inaspettatamente con la cacca fino al collo perchè il virus non rispetta le frontiere e infetta tutti. Impennate di contagi e decessi anche in Spagna, Francia, Germania…… 

Allora improvvisamente nella sventura comune si ritorna fratelli: Oggi l’annuncio della Von Der Leyen con voce accorata: l’Italia potrà avere tutti i soldi che chiede e questi non saranno messi a bilancio!

Meraviglioso. Ci voleva il virus per scardinare l’insensibilità del “ricco epulone”.

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