Povero mondo disastrato, disumanizzato…
Nel nostro mondo (povero mondo disastrato, disumanizzato…) sono in corso decine di guerre grandi e piccole che continuano a fare milioni di vittime…
© Foto originale dal filmato
Carissime e Carissimi, vi invio un mio commento al video che ho mandato ieri su WhatsApp al nostro webmaster. Articolo a cui possiamo e potete aggiungere, modificare, postando anche le votre sul nostro sito.
Grazie!
Statevi bene.
Nel nostro mondo (povero mondo disastrato, disumanizzato…) sono in corso decine di guerre grandi e piccole che continuano a fare milioni di vittime e lasciano intere popolazioni traumatizzate, fisicamente e psicologicamente, dalla violenza, dal disastro ambientale, dalla fame e dalle pandemie: i giovani e gli orfani sono tra le vittime più numerose…
Per prendersi cura di esse sono state attivate molte iniziative da parte di ONG, volontari, “Caritas”, ecc. E anche corsi specializzati per migliorare l’efficacia degli interventi assistenziali, medici e terapeutici. Una di queste iniziative (una goccia nell’oceano, o una candela nella notte, ma sempre qualcosa di positivo) è il corso/seminario/laboratorio organizzato nelle scorse settimane dalla Facoltà di Scienze dell’Educazione della Pontificia Università Salesiana a Roma, Facoltà di Psicologia, rivolto a qualificare operatori in “accompagnamento di persone con traumi”, provenienti da diversi Continenti. Vi ha partecipato anche un gruppo di giovani adulti del Medio Oriente che nelle strutture salesiane di Siria, Libano ed Egitto, da anni assistono rifugiati, profughi, orfani, vittime di abusi …
Al termine del corso, il gruppo si è recato in piazza san Pietro per incontrare Papa Francesco, il quale li ha accolti con grande cordialità, dicendo che conosce la situazione dei loro Paesi, e segue giorno per giorno l’evolversi degli avvenimenti; ha pregato con loro l’Ave Maria in Arabo, li ha incoraggiati a continuare, con la sua benedizione.
Nel video si vedono e sentono alcuni di loro; si intravede anche una bandiera Ucraina …, segno di questa “solidarietà senza frontiere”.
CI HANNO SCRITTO