5.a Domenica di Pasqua

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Cari amici e amiche, alcuni spunti di commento alle tre letture della liturgia di domani, 5.a Domenica di Pasqua.
In comunione.
Don Gianni
5.a Domenica di Pasqua/C (18.05.2025) – At 14, 21-27; Ap 21, 1-5; Gv 13, 31-35
La prima lettura ci mostra la comunità cristiana di Antiochia che sceglie Paolo e Barnaba come i propri rappresentanti e li manda come missionari per annunciare il vangelo in nuove regioni, a nuove popolazioni sia di Ebrei sia di Pagani. Grazie alla loro testimonianza, che Gesù accompagna con i miracoli che egli compie, il vangelo si diffonde e nascono nuove comunità cristiane. Esse sono guidate dagli “anziani”, cioè quelli di lunga esperienza di fede e di condotta esemplare. – Ancora oggi questa è la dinamica in cui la Chiesa cresce. Oggi a Roma Papa Leone XIV inizia il suo ministero come successore dell’apostolo Pietro. Da oggi egli coordinerà l’azione missionaria, evangelizzatrice pastorale della Chiesa Cattolica in tutto il mondo. Per “raffermare” le comunità cristiane già esistenti, e per aprire la porta della fede a nuove comunità.
La seconda lettura contiene una promessa per il futuro: Dio creerà cieli nuovi, terra nuova e una nuova Gerusalemme come città in cui egli risiederà per sempre in mezzo al suo popolo. In essa regnerà la giustizia, l’amore e la pace. Dio “asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e non vi sarà più la morte, né lutto né lamento, nè affanno”. Domanda: questa è forse una promessa credibile? Come possono accogliere questa promessa le migliaia di persone che sono vittime dell’ingiustizia? Nel nostro mondo lacerato dalla guerra di Gaza, in Ucraina, e in molte altre parti del mondo; con migliaia di morti, feriti, gente che piange … come è possibile credere questa promessa?
Risposta: Gesù con le sue parole ci invita non solo a credere e a sperare, ma anche ad agire. “Questo è il mio comandamento; amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato”. Se noi ci amiamo come Gesù ci ha amato, allora cominceremo ad asciugare le lacrime di chi piange, contribuiremo a costruire un mondo di persone riconciliate fra di loro, nel nostro paese, tra le nostre famiglie, come operatori di pace e di felicità. Seguendo l’esempio di Gesù e con la sua grazia, possiamo diventare uomini nuovi e donne nuove, che cominciano a realizzare concretamente su questa terra quella promessa di Dio.
لأحد الخامس من عيد الفصح: أعمال الرسل 14، 21-27؛ رؤيا 21، 1-5؛ يوحنا 13، 31-35.
تُظهر لنا القراءة الأولى أن الجماعة المسيحية في أنطاكية اختارت بولس وبرنابا كممثِّلين لها، وأرسلتهما كمبشِّرين لإعلان الإنجيل في مناطق جديدة، إلى شعوب جديدة من الأمم. وبفضل شهادتهم التّي يرافقها يسوع بالمعجزات ، ينتشر الإنجيل وتولد مجتمعات مسيحية جديدة، يقودها الشّيوخ، أي أولئك الذين لديهم خبرة طويلة في الإيمان والسّلوك المثالي. هذه هي الدّيناميكية الّتي تنمو فيها الكنيسة طوال تاريخها. يبدأ البابا ليون الرابع عشر خدمته كخليفة للرسول بطرس اليوم في روما. ابتداءً من اليوم، سيتولّى تنسيق العمل التبشيريّ والرعويّ للكنيسة الكاثوليكية في جميع أنحاء العالم. بتعزيز الجماعات المسيحية القائمة وبفتح باب الإيمان أمام الجماعات الجديدة.
تتضمن القراءة الثانية وعدًا للمستقبل: سيخلق الله سماوات جديدة، وأرضًا جديدة، وأورشليم جديدة كمدينة يسكن فيها إلى الأبد بين شعبه. وسوف يسود هناك العدل والمحبة والسلام: “وسيمسح الله كلّ دمعة من عيونهم، والموت لن يكون بعد الآن، ولن يكون هناك حزن ولا بكاء ولا وجع بعد الآن”.
السؤال: هل هذا الوعد موثوق؟ كيف يمكن لآلاف الأشخاص الذين هم ضحّايا الظلم أن يقبلوا هذا الوعد؟ في عالمنا الّذي مزّقته الحرب في غزّة، وفي أوكرانيا، وفي العديد من الأجزاء الأخرى من العالم؛ مع وجود الآلاف من القتلى والجرحى والناس يبكون… كيف يمكننا أن نصدِّق هذا الوعد؟
الجواب: يدعونا يسوع بكلماته، ليس فقط إلى الإيمان والرجاء، بل أيضًا إلى العمل. “هذه هي وصيتي: أحبوا بعضكم بعضاً كما أحببتكم.” إذا أحببنا بعضنا بعضاً كما أحبنا يسوع، فإننا سنبدأ بتجفيف دموع الباكين، وسنساهم في بناء عالم من الناس المتصالحين مع بعضهم البعض، في بلدنا، وبين عائلاتنا، كصانعي سلام وسعادة. باتباع مثال يسوع وبنعمته، يمكننا أن نصبح رجالاً ونساءً جددًا، نبدأ في تحقيق وعد الله بشكل ملموس على هذه الأرض.
CI HANNO SCRITTO