Buona festa a tutti!!
Foto trovata su internet
Festa liturgica di San Domenico Savio a cui la nostra scuola era intitolata, tanti ricordi…
Carissime Amiche e Amici ex-Beirutini,
BUONA FESTA !
Oggi (6 maggio 2023) è la festa liturgica di San Domenico Savio, al quale la nostra scuola di Beirut fu intitolata fin dall’inizio. Vi propongo una pagina autobiografica in cui Don Bosco riporta il primo incontro fra di loro. Il Colle, 1854: Don Bosco ha 39 anni, Domenico Savio 12.
“Era il primo lunedì d’ottobre di buon mattino allorché vedo un fanciullo accompagnato da suo padre che si avvicinava per parlarmi. Il volto suo ilare, l’aria ridente ma rispettosa, trassero verso di lui i miei sguardi. – “Chi sei, gli dissi, donde vieni?” – “Io sono, rispose, Savio Domenico, di cui le ha parlato don Cugliero mio maestro, e veniamo da Mondonio”. Allora lo chiamai da parte e, messici a ragionare dello studio fatto, del tenor di vita fino allora praticato, siamo tosto entrati in piena confidenza egli con me e io con lui. Conobbi in quel giovane un animo tutto secondo lo spirito del Signore e rimasi non poco stupito considerando i lavori che la grazia divina aveva già operato in così tenera età.
Dopo un ragionamento alquanto prolungato, prima che io chiamassi il padre, mi disse queste precise parole: “Ebbene, che gliene pare? Mi condurrà a Torino per studiare?” – “Eh, mi pare che ci sia buona stoffa”. – “A che può servire questa stoffa?” – “A fare un bell’abito da regalare al Signore”. – “Dunque io sono la stoffa, ella ne sia il sarto: mi prenda con lei e farà un bell’abito al Signore”.
/…/ – “Bene, ora voglio provare se hai bastante capacità per lo studio. Prendi questo libretto (era un fascicolo delle Letture Cattoliche), quest’oggi studia questa pagina, domani ritornerai per recitarmela”. Ciò detto lo lasciai libero d’andarsi a trastullare con gli altri giovani, indi mi posi a parlare col padre. Passarono non più di otto minuti, quando ridendo si avanza Domenico e mi dice: – “Se vuole, recito adesso la mia pagina”.
Presi il libro e con mia sorpresa conobbi che non solo aveva letteralmente studiato la pagina assegnata, ma che comprendeva benissimo il senso delle cose in essa contenute. –“Bravo – gli dissi – tu hai anticipato lo studio della tua lezione ed io anticipo la risposta: Sì, ti condurrò a Torino e fin d’ora sei annoverato tra i miei cari figlioli; comincia anche tu a pregare Iddio, affinché aiuti me e te a fare la sua santa volontà”. Non sapendo egli come esprimere meglio la sua contentezza e la sua gratitudine, mi prese la mano, la strinse, la baciò più volte e infine disse: “Spero di regolarmi in modo che non abbia mai a lamentarsi della mia condotta”.
Quello fu l’inizio storico di una vicenda divino-umana, caratterizzata da reciprocità educativa e spirituale fra i co-protagonisti, divenuta esemplare e ispiratrice per migliaia di altri Don Bosco e Domenico Savio.
Beirut, anno scolastico 1953-54, “Compagnia San Domenico Savio”
CI HANNO SCRITTO