Tesori nascosti negli archivi

Negli archivi dipartimentali qui in Occitania, situati nei piani interrati, memoria di secoli passati e a venire…

da | 30/09/2025 | CITTADINI DEL MONDO | 0 commenti

© Carnet di Marcel Gentili | Archivi Hautes-Pyrénées

Nei sotterranei degli Archivi dipartimentali qui in Occitania, si conserva la memoria dei secoli passati e futuri. Archivi dinamici e moderni, che contribuiscono a diffondere la conoscenza di un tempo che fu. Eccovi  una di queste storie, singolare e rappresentativa trovata in uno dei vari cassetti.

Chiedo venia per la foto qui sopra che é anche l’originale tratto da questa mini-rivista, ma la definizione é troppo bassa per poter fare anche i miracoli e quindi…

Nei sotterranei degli Archivi dipartimentali, chilometri di scatole e fascicoli accuratamente legati e inventariati conservano le molte tracce e i minimi dettagli delle società e delle vite passate. Accademici, genealogisti, appassionati di storia, famiglie o studenti ne traggono vantaggio e trovano, alla luce del passato, una migliore comprensione del presente.

Stavo sorvolando un mini-rivista che ti danno la domenica quando compri il tuo giornale abituale ed in questa rivista, appunto, ho scoperto un articolo che parla degli archivi del dipartimento e spiega anche come funzionano e come visitarli e utilizzarli. Dunque, sempre durante il sorvolo, mi imbatto in uno spezzone dell’articolo corrispondente al dipartimento delle “Hautes -Pyrénées” in cui si parla di un giornale di un astronomo italiano che si era anche innalzato fino al PIC DU MIDI negli anni che vanno dal 1948 al 1971, tutta una sorpresa appunto.

Durante la seconda guerra mondiale, la famiglia Gentili di Giuseppe di origine israelita e il cui padre era un astronomo dilettante, dovette lasciare la città di Roma dove abitavano. Il figlio Marcel si rifugiò a partire dal 1942 all’osservatorio del Pic-du-Midi. Più tardi, dopo le ostilità, nel 1946, a ringraziamento di quegli anni di esilio al Pic, Marcel Gentili (1930 – 2016) donò il suo telescopio (di 60 cm) e la sua cupola all’Osservatorio. Questo sarebbe allora diventato il telescopio più grande del Pic. Marcel descrive l’osservatorio in un libro, la cui prima edizione risale al 1948.

Entrati negli Archivi dipartimentali delle Hautes-Pyrénées nel 2024, i taccuini di Marcel Gentili fu Giuseppe (1901-1977), originario di una grande famiglia ebraica romana, rivelano il destino singolare di un astronomo, rifugiatosi a Bagnères durante la Guerra. « Questo insieme di 13 raccoglitori redatti dal 1948 al 1971, precisa François Giustiniani, direttore degli Archivi, è una miniera di informazioni sul funzionamento dell’Osservatorio, sulle relazioni tra il personale, sulla situazione climatica e soprattutto sull’avanzamento della ricerca in Astronomia. »

Giorno dopo giorno, l’astronomo annotava su carta le sue attività e i suoi umori, teneva metodicamente un indice annuale dei nomi di persone, luoghi e argomenti trattati. « Ritenendo che conteneva troppe osservazioni sgradevoli nei confronti dei suoi colleghi, aveva detto che lo avrebbe distrutto », aggiunge François Giustini. Ritrovato da un libraio, questo documento eccezionale sarà molto presto pubblicato online sul sito degli Archivi delle Alte Piramidi.

E, come da copione SSB, appena riesco a metterci le mani sopra vi prometto di pubblicarne una parte, un gran bel pezzo della storia di questa regione, anche bella di notte !!!

AUGURI A :

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