Non é più possibile !!

da | 23/07/2025 | CONCETTI E PERCEZIONI | 0 commenti

Tre articoli che ho letto fra gli altri, tre articoli che non mi lasciano in pace da quando li ho letti, tre articoli che vi consiglio di leggere, fino in fondo …

Non é più possibile restare impassibili davanti ad immagini che non si vorrebbero mai guardare, non é più possibile immaginare la vita di bambini ed adulti in quelle condizioni, condizioni che assomigliano un po’ troppo ad altre di vari anni fa in altri campi, non é più possibile guardare certe “scene” di gente che pur di avere qualcosa da mangiare sono capaci di calpestare poveri disgraziati che non ce la fanno più, non é più possibile ! Non é più possibile !!!
Non mi sono mai “permesso” di scrivere più di tanto, non sono un esperto e, come già detto tempo fa, quando non si conoscono tutti i dettagli é forse meglio tenere la bocca e la penna chiuse, ci mancherebbe ! Ma qui ci scappa un articolo, non riesco a stare con le mani in mano e non so proprio come fare per dare una qualsiasi “help” a quelli che ne hanno molto più bisogno di noi tutti.

Mi sono messo a leggere tanto materiale, su vari giornali e riviste, articoli di “specialisti” e “esperti” in vari campi della matassa che ci occupa per il momento, senza dimenticare che il soggetto di cui si sta parlando é uno dei principali argomenti del momento su vari quotidiani & Co, e quindi…

Ho avuto fra le mani parecchi articoli e ricerche ma ce ne sono tre di cui desidererei parlarvene, non sono articoli che si leggono dappertutto ed é anche per questo motivo che volevo parlarvene.

Il primo articolo proviene da una piattaforma targata EU, ChatEuropa (Articolo qui), articolo che impianta una sorta di “bastonata” digitale quanto alla situazione in Gaza e zone limitrofe da parte dell’esercito israeliano :

L’Union européenne a annoncé il y a deux semaines avoir conclu un accord avec Israël sur une amélioration des livraisons d’aide humanitaire à Gaza. “Israël a respecté certains engagements, comme je l’ai déjà indiqué la semaine dernière, mais il est clair qu’il reste encore beaucoup à faire”, a indiqué mardi un porte-parole du service diplomatique de l’UE, Anouar El Anouni, soulignant que Mme Kallas “maintenait la pression” auprès d’Israël.

Mme Kallas a précisé sur X avoir rappelé mardi au ministre israélien que “toutes les options restaient sur la table” si Israël ne respectait pas ses engagements.

Non vi sto a ricopiare l’intero articolo ma già quanto scritto qui sopra fa da “introduzione” a quanto aggiunto dopo, no kidding …

Il secondo articolo é un documento formato PDF, che ho aggiunto qui di seguito, articolo che ho scovato sulla piattaforma ReliefWeb (Articolo qui) e che é stato pubblicato già qualche mese fa (5 aprile 2024) e che fa una cernita più che completa della situazione sia della Pace (sic!) sia dei Palestinesi (doppio sic!) ed in questo rapporto, Francesca Albanese, la Relatrice Speciale sulla situazione dei diritti umani nel territorio palestinese occupato dal 1967 (“oPt”), affronta il crimine di genocidio perpetrato dallo Stato di Israele (“Israele”) nell’oPt, specificamente nella Striscia di Gaza, a partire dal 7 ottobre 2023. Poiché Israele proibisce le sue visite, questo rapporto si basa su dati e analisi di organizzazioni attive sul campo, giurisprudenza internazionale, rapporti investigativi e consultazioni con individui colpiti, autorità, società civile ed esperti. Tutto un programma e che vi consiglio di sfogliare il tutto appena qui di seguito, una sorpresa nella sorpresa, parola di webmaster !

 

Infine, e stavolta non dico “Dulcis in Fundo” e capirete il perché, uno di quegli articoli che non vorresti mai leggere, una mazzata in testa sarebbe stato molto meglio. Il racconto di un papà che con la moglie e figlio sono riusciti a farla franca e a sopravvivere in frangenti che non vorresti che accadessero neanche ai tuoi peggiori nemici, vi assicuro che ho letto il suo racconto un paio di volte, volevo essere sicuro di aver ben capito la matassa e anche la fine della matassa.
Rami Abou Jamous scrive il suo diario per Orient XXI (Articolo qui). Fondatore di GazaPress, un servizio che forniva aiuto e traduzione ai giornalisti occidentali, ha dovuto lasciare nell’ottobre 2023 il suo appartamento a Gaza con sua moglie Sabah, i figli di lei e il loro figlio Walid, di tre anni, sotto la minaccia dell’esercito israeliano. Rifugiati da allora a Rafah, la famiglia ha dovuto poi spostarsi verso Deir El-Balah e più tardi a Nusseirat, bloccati come tante famiglie in questa enclave misera e sovraffollata. Un mese e mezzo dopo l’annuncio del cessate il fuoco di gennaio 2025 — interrotto da Israele il 18 marzo —, Rami è finalmente tornato a casa con sua moglie, Walid e il neonato Ramzi. Per questo diario di bordo, Rami ha ricevuto il premio della stampa scritta e il premio Ouest-France al Premio Bayeux per i corrispondenti di guerra. Vi posso assicurare che dopo aver letto l’articolo si tirano fuori i fazzoletti di carta, no kidding.

Vi prego di leggere almeno l’ultimo di articolo, ne vale veramente la pena, anche se tutti e tre fanno riflettere parecchio !

Vi ho detto la mia e adesso aspetto la vostra !!