Scrivere per sopravvivere…

Mia sorella è livida e borbotta solo tre parole tra i denti: siamo senza scampo.
Sheindi Miller-Ehrenwald – 19 marzo 1944

da | Feb 24, 2020 | VIVA LE DONNE | 0 commenti

Foto tratte dal sito del quotidiano BILD

La comunità internazionale ha commemorato all’inizio di questo anno il 75esimo anniversario della liberazione dei campi di concentrazione e sterminio nazisti.

Leader mondiali, tra cui parecchi Capi di Stato, si sono riuniti mercoledì 22 gennaio e giovedì 23 gennaio a Gerusalemme, al quinto Forum Internazionale dell’Olocausto a Yad Vashem (Israele), mentre altri si sono recati il 27 gennaio nel campo di Auschwitz-Birkenau in Polonia, accanto a circa 50 delegazioni ufficiali e almeno 200 ex deportati.

Ed é stato appunto il 27 gennaio scorso, giorno della liberazione del più grande campo di sterminio nazista, che si é tenuta la Giornata internazionale in memoria delle vittime dell’Olocausto. Quel giorno, nel 1945, quasi 7.000 deportati furono liberati da Auschwitz dall’Armata Rossa. Gli altri detenuti erano stati assassinati sul posto o costretti ad evacuare durante le “marce della morte”. Almeno 1,1 milioni di persone furono sterminate ad Auschwitz tra il 1940 e il 1945.

Sheindi Miller-Ehrenwald aveva 14 anni quando fu deportata ad Auschwitz con la sua famiglia. Anche lei come Anne-Frank ha iniziato a scrivere un diario/giornale durante il periodo in cui é stata prigioniera in campo di concentrazione, diario dove annotava tutto quello che succedeva.

Questo diario non é mai stato pubblicato o anche solo diffuso, l’autrice non ha mai avuto il coraggio di farlo. Ora 90enne e dopo averlo tenuto nascosto per tre quarti di secolo”, ha accettato di renderlo pubblico convinta da giornalisti del quotidiano tedesco Bild, quotidiano che ha descritto il diario come una “esclusiva mondiale”.

Il contenuto di questo “diario” è stato finalmente esposto a Berlino e dal giovedì 23 gennaio 2020 lo si può ammirare e leggere presso il Museo di Storia Tedesca, nell’ambito del 75esimo anniversario della liberazione di Auschwitz.

Morirò presto e non voglio che le persone assassinate vengano dimenticate“, ha detto Sheindi Miller-Ehrenwald.

Ora sono in grado di raccontare la mia storia al mondo“, ha detto Sheindi Miller-Ehrenwald, che vive a Gerusalemme. Sheindi Miller-Ehrenwald è nata in Ungheria (ora parte della Slovacchia) ed è stato deportata ad Auschwitz.

Lei e sua sorella maggiore sono i soli membri della famiglia che sono sopravvissuti all’Olocausto mentre tutti i loro familiari furono assassinati dai tedeschi ad Auschwitz.

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