VOLTO INFANTE DI DIO

Poesia di don Forti, datata del 1992 per la festa del Natale e inviata da don Gianni, un cimelio più unico che raro…

da | 28/11/2012 | Amarcord | 2 commenti

© Foto scovata su internet

Questa poesia di don Forti, scritta nel 1992 per la festa del Natale, ci é stata inviata da don Gianni, una fra le tante “memorie” del suo cassetto particolare…
Il testo si riallaccia all’articolo di don Gianni «CORDE DI SINTONIA» che potete trovare e leggere cliccando qui di seguito :

>>>>>>Corde di Sintonia<<<<<<

Diego

Er Webmaster..., SSB

Un Figlio d’Uomo
eri
ed il volto,
fatto d’occhi profondi
come il mistero
d’ogni uomo che nasce,
volgevi
a conoscer la madre.

Inesperto d’umano,
vagivi
gemiti imploranti una voce
a cullarti,
china sul labbro
del tuo primo respiro.

E ti cullava, adorando,
Dio,
fatto carne da Lei,
Fanciulla trasognata d’amore
a mirar, prima,
tra i nati di donna,
l’Immortale
scagliato
dall’Eterno nel tempo
a morire per noi.

Abbrividente
ai cieli impietosi,
invocava
un fiato di maternità
e Tu,
piangevi tepore
sulle sue guance
tenere,
abili non altro, che al pianto:

gaudiosa amarezza
più Tua che di Lui,
o Vergine,
rapita a contemplare
il Volto infante di Dio
fatto Tuo Figlio.

Don Ernesto FORTI (+2000), Natale 1992

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