Cinquanta anni fa esatti, esatti : un diploma e poi …

L’esame che stavamo preparando era di fatto il primo esame di Maturità Scientifica con il nuovo sistema, cioè due materie scritte e quattro materie orali da portare e preparare all’esame vero e proprio…

da | 23/06/2019 | VITA A SCUOLA | 0 commenti

Foto tratta dall’album di Baba, letteralmente…


Non nascondo che scrivere queste righe dopo tutto questo tempo fa sempre un certo effetto, positivo s’intende ci mancherebbe altro, non si può più nascondere il fatto che abbiamo 50 anni di più che al momento di ricevere il famoso diploma di Liceo Scientifico, anno 1969.

Solo qualche anno fa insomma…

Diego

Er Webmaster..., SSB

Un caldo già proverbiale ma un’atmosfera tutta particolare e un brusio quasi permanente, un misto fra nervosismo, trepidazione, il tutto condito con un famoso “chissà come andrà a finire”, tutta una storia nella sempre famosa storia…

Ci si preparava da ormai un bel pezzo, l’ultimo mese prima dell’inizio degli esami di maturità siamo stati spediti in montagna ad El Houssoun per un riassunto delle materie da preparare per l’esame ed un momento di solitudine con noi stessi, per non perdere la concentrazione e l’attenzione necessaria per uno svolgimento degli esami secondo il copione di don Doveri & Co, tutto un programma. Tutto sommato, penso sia stata una gran bella idea quella di mandarci a terminare la preparazione per il suddetto Esame Liceale in quel di El Houssoun, con molti dei sacerdoti e chierici presenti che ci davano un grande aiuto, tentando di trovare una maniera più che intelligente per farci entrare alcune delle materie non del tutto assimilate durante l’anno scolastico. 

Si studiava, si giocava a calcio o a pallacanestro durante i momenti di pausa ma si ritornava a studiare appena lo svolgimento di una qualsiasi partita fosse finito, c’era sempre qualcosa che non andava giù per il verso giusto e, sebbene le sollecitazioni dei vari chierici ad aiutarci in pratica fino all’osso, molte volte per quanto mi riguarda ero in mare aperto, non riuscivo più a far entrare più niente nel cervello e avevo un miscuglio tale di nozioni che si accavallavano fra di loro che non capivo più un tubo di quello che mi si stava spiegando, una frana completa e una paura che incominciava ad attaglianare non solo le gambe ma anche molte parti del cervelletto stesso, tutto un programma.

Ero così convinto che non sarei mai riuscito a portare a termine alcuni degli esami che avevo già preventivato quali fossero le materie che mi avrebbero domandato di ripassare a settembre senza colpo ferire, una paura di quelle che non vi dico al momento di rientrare a Beirut e passare la prima serata insieme al resto della combriccola a scuola.

Agli inizi di maggio era deceduto mio nonno paterno, Antonio, un uomo di una bontà ed una simpatia da trasformare un funerale in festa o sagra parrocchiale, avevo una grande affezione per quest’uomo che appena finita la prima guerra mondiale si era messo in testa di imparare ad assistere e curare tutti coloro che avessero bisogno del suo aiuto, senza distinzione di razza, sesso o ceto sociale. Mai rifiutato nessuno in tanti anni.

Il fatto di non poter essere presente al suo funerale mi faceva dormire poco, ci pensavo parecchio e questo non mi aiutava per niente ad assimilare chissà che cosa per l’esame, con il sempiterno nonché famoso punto interrogativo inciso come sempre sopra la testa, no kidding…

L’esame che stavamo preparando era di fatto il primo esame di Maturità Scientifica con il nuovo sistema, cioè due materie scritte e quattro materie orali da portare e preparare all’esame vero e proprio, una vera rivoluzione dato che fino all’anno precedente si dovevano preparare tutte le materie sia scritte che orali, una goduria unica ve lo posso assicurare.

Come potete anche osservare su alcune delle foto della maturità del 1969, erano presenti anche le persone che facevano parte della “Giuria esaminatrice”, in pratica erano tutti in vacanza dato che il nostro esame era considerato una prova generale di quanto sarebbe successo un mese esatto dopo in tutta Italia, un’altra mattonella da sistemare nel contesto generale. E, senza ombra di dubbio, siamo noi del 1969 ad essere i primi ad attraversare l’esame liceale con la rivoluzione didattica in fatto di procedure e considerazioni tutte nuove nuove di zecca.

Cinquant’anni dopo ho sempre tutto in memoria, come si dice in gergo computer ed affini, mi ricordo della scelta del tema e del problema di matematica e algebra, le risposte alle domande dei vari esaminatori e dulcis in fundo la sceneggiata finale con la “chiacchierata” di don Doveri che ci augurava delle vacanze straordinarie e il brindisi di tutti noi con i vari don che ci avevano fornito una via d’uscita senza biglietto di ritorno a settembre.

E cinquant’anni dopo mi sono ripromesso di ritornare a Beirut, NO non sto scherzando ve lo assicuro : ad ottobre di quest’anno (2019) parto per qualche giorno per Beirut e mi ritrovo almeno con Baba e Giampiero Corsini che mi stanno già aspettando, con Schawarma e Falafel all’ordine del giorno.

Quindi ragazzuoli e ragazzuole del 1969, se ne avete voglia possiamo sempre farci un brindisi dalle parti di Giampiero che ha ancora qualche camera disponibile, sempre se la moglie non ci butta fuori prima a causa della caciara o situazione chiassosa e turbolenta inevitabile come da copione SSB. 

Per chi non le avesse ancora “scoperte”, qui di seguito due link per l’Album Maturità del 1969 e l’album di Baba che contiene altre foto dello stesso esame :

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