Una o più foto ed un Testo ritrovati nel cassettone
© Foto originali del vostro webmaster
Un saluto tutto particolare alla mia mamma ma anche a tutte le mamme di questo mondo…
Dopo essere passato dal Cimitero di Roncaglia per l’ultimo saluto, mio fratello ed io siamo ritornati nella casa dove mia mamma ha trascorso tutti questi anni dopo essere rientrata dal Libano nell’estate del 1967 insieme a mio fratello, io sono rimasto da solo a Beirut come interno dal 1967 fino al 1969, anno della maturità con tanto di diploma.
Mamma che tristezza, tutti gli abiti negli armadi e tutte le stanze come fossero ancora occupate, come se la mamma fosse andata a fare la spesa lasciando noi due a casa. Non so ancora cosa faremo di tutta quella roba che si sta accatastando in un angolo della casa ma di certo cercheremo di far contenti tanti altri, regalando il quasi tutto ad organizzazioni sociali che le possano ridistribuire a famiglie nel bisogno.
Ho detto “quasi tutto”, molte foto le abbiamo ricuperate e alcune sono del tutto strabilianti, per non dire altro, documenti che non ricordavo neppure possedere e che la mamma aveva tenuto nei cassettoni in camera per non rovinarli, lettere dal Libano di cui una di don Doveri, come del resto il documento della vaccinazione contro il vaiolo, obbligatoria in quegli anni sia in Libano che in altre parti del Medio Oriente e Africa.
Mamma aveva l’abitudine di farsi il proprio guardaroba come si faceva allora e cioè si comprava il tessuto con tutti gli abbindamenti necessari secondo il modello prescelto, i bottoni ed il filo per la cucitura finale dalla signora che aveva il negozio all’angolo e, dulcis in fundo, utilizzando una Singer d’epoca con il pedale per far funzionare l’ago che cuciva e ricuciva il tutto. L’armadio è proprio pieno di tutti questi “modelli” di un’epoca remota o meno, vedere tutte queste gonne e vestiti nonchè soprabiti e cappotti appesi mi ha fatto stare peggio di prima : ti rendi conto della persona appena scomparsa perchè sai che non indosserà mai più i vestiti ancora con la plastica attorno e le pasticche anti-tarme disposte come se fosse un campo di battaglia.
Scusate queste righe, ma dovevo parlarne con qualcuno e non ho trovato cosa migliore che farvi partecipi del contenuto dell’armadio, vi ringrazio per la vostra pazienza!!!
Le foto le potete scoprire qui di seguito, un diploma della Prima Medie firmato da don Giraudo e che mi ha fatto scoprire che avevo un gran bel voto in ginnastica, grazie don Filiè, materia che si preferiva in tanti dato che l’ora di ginnastica combaciava con l’inizio del week-end, sempre di venerdì e talvolta anche come ultima ora di scuola prima dell’agognato fine settimana.
Poi ho scoperto un documento firmato dalla Preside della Scuola Media Ticinello a Pavia, Prof. Angela Masciello Tritto, in cui si accerta il fatto che lasciavo la scuola di Pavia per venire in Libano, quindi un librettino con un datario che appartiene a Franco Mondin e che non so proprio per quale motivo sia in mia possessione, libretto con alcuni numeri di telefono che erano importanti in quei periodi. Quindi un documento, in data del 1965, firmato anche da mio papà in cui domandavo di essere ammesso agli esami di Scuola Media, poi una fattura di 440 Lire Libanesi in data del giugno del 1969, un altro documento tipo fattura di 30 LL per gli esami di licenza media ed infine la prova che anche in quegli anni ci si doveva vaccinare, in questo caso contro il vaiolo.
Un gran bel mucchio che penso sia abbastanza interessante : da notare le firme dei documenti rilasciati dai vari Direttori e Prefetti, un pacco di caramelle a chi trova tutti i nomi sulle firme!!!
CI HANNO SCRITTO