Un Pomeriggio trascorso al mare con i primi raggi di sole

La foto è semplicemente straordinaria, sembra scattata ieri pomeriggio e potete anche leggere chi l’ha scattata, il tutto dalla Bruna Vicinanza…

Una Foto Un testo

Eccomi di nuovo a ricordare con un po’ di malinconia e nostalgia, qualcosa di quei famosi anni di Beirut.
Gli anni ormai passati sono molti, i ricordi si affievoliscono, ma altri fortunatamente rimangono vivi nella mente e nel cuore.


Guardo bene la foto che mi riporta indietro nel tempo, la trovo molto bella e spontanea.

Ricordo  un pomeriggio trascorso al mare, i primi raggi di sole al Riviera beach,una simpatica ed innocente gita all’insegna del puro divertimento.
Credo sia stato l’ultimo anno di scuola (1975) e Sergio Massara l’allora ragazzo di Magali, scattò una serie di belle foto che ancora adesso conservo gelosamente.
L’aria frizzante, i nostri sorrisi giovani, la nostra età allegra e spensierata, la nostra vita fatta di piccole e semplici cose che a noi bastavano, ci facevano vivere bene!
Nel corso degli anni successivi alla maturità, i contatti tra noi 3 ragazze rimasero, del “buon Raymond“ne avevo da mio padre che lo chiamava cosi, sporadiche notizie.

Il mio sguardo si sofferma più a Lungo su Livio. Ricordo molto bene la sua mania di imitare Kung-fu e spesso lo faceva pure in classe.
Lo rividi al matrimonio di Daniele Carminati. Seduto accanto alla sua adorata moglie, parlammo come se quel distacco di molti anni ormai non fosse mai avvenuto.
All’epoca avevo mia figlia a Berlino, e mi invitò anche se non proprio vicino a passare da loro a Friburgo.
Per quanto riguarda me, da ragazza non ero molto espansiva, piuttosto timida e con dei genitori molto rigorosi.
I compagni di classe e di scuola dai Salesiani sono stati tanti, tutti o quasi rivisti con grande emozione durante i nostri 2 e irripetibili incontri del 2007/8.
I sacerdoti salesiani di Beirut indimenticabili! In particolare per me don Morazzani, oserei dire un secondo padre. Colui che più di ogni altra persona ha saputo capiremi.
Don Moroni figura altera, seria, ma quando suonava l’armonium in chiesa entrava in un’altra dimensione.
Don Gianni, a lui va il grande merito pur non senza difficolà, di aver saputo mantenere quel filo di comunicazione che credo sia rimasto almeno in alcuni di noi.
Tra poco mi troverò ad affrontare un altro periodo della mia vita, almeno spero!
A breve sarò nonna, e mi dicono che è il momento più bello.

Nel mio cuore però ci sarà sempre un posto particolare per quei meravigliosi anni di spensierata giovinezza trascorsi a Beirut.

TANTI AUGURI A :

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