Un europeo su quattro dichiara di trovarsi in una situazione precaria

da | 11/11/2022 | CONCETTI E PERCEZIONI | 0 commenti

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Trovare il filo della matassa di questi tempi sta diventando come la ricerca del famoso ago nel pagliaio, tanti stanno cercando di tenere la testa fuori dall’acqua ma purtroppo ce ne sono sempre di più che hanno qualche problema a tenere il naso fuori dall’acqua…

Si parla sempre di più di centinaia di persone qui in Francia, come nel resto dell’Europa di oggi, che vivono e dormono nella loro auto, non hanno più niente e tutto quello che resta in mano è l’auto che utilizzano ormai come dimora fissa, con il benestare di qualche vigile o poliziotto locale che “chiude” un occhio se non anche due. Senza parlare dei senza tetto, chiamati anche barboni, obbligati a cercare un “posto all’ombra” sopratutto d’inverno, con talvolta un freddo polare sul marciapiede dove “dormono”.

Una Associazione qui in Francia, il Secours populaire, associazione riconosciuta come di pubblica utilità, che agisce per un mondo più giusto e unito, cercando di permettere a tutti di emanciparsi e trovare il proprio posto come cittadini, dove vivono, lavorano o studiano, ha pubblicato una ricerca/studio europeo per cercare di capire quali siano veramente i limiti attuali delle società di mezza Europa.

Questa ricerca ha messo in risalto la necessità di trovare soluzioni più che necessarie per cercare di rimettere il barcone europeo su binari più idonei alle popolazioni che vivono e lavorano in questi paesi, fermo restando la situazione economica dettata anche dalla “guerra” fra l’Ucraina e la Russia dopo l’invasione da parte di Putin del territorio dello Stato limitrofo. Ed eccovi qui di seguito i risultati di questa ricerca!

Non riscaldare nonostante il freddo, saltare un pasto quando si ha fame … Un europeo su quattro dichiara purtroppo di trovarsi in una situazione precaria, che porta alla rinuncia di alcune delle spese giornaliere e anche mensili talvolta, indica questo studio/ricerca del Secours populaire, appunto, pubblicato il venerdì 4/11/22.

A causa di una “difficile situazione finanziaria”, il 62% degli europei ha già limitato i propri movimenti e il 47% ha già rinunciato a riscaldare le proprie case nonostante il freddo, sempre secondo questo studio dell’istituto Ipsos tra 6.000 individui, di età pari o superiore a 18 anni, provenienti da sei paesi (Germania, Francia, Grecia, Italia, Polonia e Regno Unito). Il 29% di queste persone ha anche “saltato” un pasto quando aveva fame.

La metà dei greci in situazioni precarie
In totale, il 27% degli intervistati afferma di trovarsi in una situazione precaria. Nel dettaglio, il 51% dei greci si considera indebolito, contro il 24% dei francesi e il 18% dei tedeschi. “Con l’impennata dei prezzi, la crisi energetica e le conseguenze della guerra in Ucraina, per molti europei le condizioni di vita sono peggiorate nel 2022”, afferma l’associazione Secours populaire.

“Una situazione tanto più difficile in quanto segue due anni in cui il tenore di vita era stato segnato dallo shock della crisi sanitaria”, aggiunge. Le famiglie sono particolarmente colpite: quasi un genitore su due ha già rinunciato a far andare in vacanza il proprio figlio o a iscriverlo a un’attività extra-scolastica e il 33% afferma di non essere sempre in grado di dare al proprio figlio una dieta consone alle esigenze di ogni giovane.

I genitori si sacrificano
Ancora una volta, i greci sono particolarmente numerosi per affrontare queste difficoltà. Per “offrire buone condizioni di vita” ai propri figli, il 76% dei genitori si priva del tempo libero e il 48% si priva anche del cibo, rileva con rammarico il sondaggio.

L’associazione Secours populaire ha sostenuto quasi 3,5 milioni di persone in difficoltà l’anno scorso. L’indagine è stata condotta dal 17 giugno al 6 luglio su un campione di 6.000 persone rappresentative della popolazione nazionale di età pari o superiore a 18 anni in ciascuno dei sei paesi esaminati, secondo il metodo delle quote. In ogni paese sono state intervistate 1.000 persone.

Situazione in Italia
L’Italia è la terza forza economica europea e la seconda nazione più indebitata dopo la Grecia. Ai giorni d’oggi è l’ombra di se stessa e ha perso il suo peso internazionale.
Il Bel Paese soffre di diversi mali che sono difficili da curare: la divergenza tra nord e sud, la corruzione, la burocrazia, l’instabilità politica e un sistema politico lento e caotico.