Trecentomila sfollati che hanno perso in pratica tutto…
La situazione in quel di Beirut prima delle feste natalizie, resa ancora più complicata dal CoronaStrunz che “spopola” anche da quelle parti…
© Foto originale estratta dal Video della Berta
Dopo aver pubblicato articoli sulla situazione attuale in Italia, ecco qui di seguito un primo articolo che arriva da Beirut, situazione ancora più complicata del solito per via di quanto è successo in questi ultimi mesi.
La Berta ci ha inviato quanto segue :
Ciao Diego, io sto bene nonostante tutto… Ti manderei volentieri due righe, pur non essendo molto loquace, ma purtroppo ho soltanto notizie non del tutto “belle” da darti… Ma se per te va bene, dammi qualche giorno e ti mando qualcosa.
Un abbraccio
Berta
Vedi che ci sono solo notizie non belle…
Purtroppo, caro Diego e carissimi tutti e tutte, non ho quasi niente di bello da raccontare… Nessuna cattiva notizia per quanto riguarda gli amici e/o conoscenti e parenti, ma la situazione locale è un disastro totale!
Da dove iniziare….
Nel mese di ottobre 2019 è iniziata la rivoluzione mentre eravate qui, bellissima serata tutti insieme di fronte alle “Grottes aux pigeons”, ma da allora la situazione si sta degradando giorno dopo giorno.
La Banca Centrale, con in pratica tutto il settore bancario a seguito, ha bloccato la valuta straniera nel paese, proibendo qualsiasi tipo di trasferimento in Dollari verso l’estero, in maniera da bloccare la fuga di capitali verso altre destinazioni.
Hanno anche bloccato il prelievo in valuta locale e purtroppo il cambio delle lire libanesi è in pratica salito ad un tasso “impossibile” di 3.900 lire, mentre sul mercato nero si cambia il dollaro a 8.000 lire e questo dura da ormai quasi un anno, con la popolazione che non ha più soldi e si sta impoverendo piano piano sempre di più.
COVID parlando, la situazione non è delle migliori. I libanesi sono incoscienti e non rispettano le regole, nessuna regola, e con il solo risultato di avere tra i 1800 e 2000 nuovi casi al giorno per una popolazione di meno di 4.5 milioni. Sono tanti, forse anche troppi per un paese come il Libano.
Dall’altro lato, l’esplosione che ha distrutto Beirut ha distrutto le speranze ed il poco di ottimismo rimasto. La città è normativamente distrutta in tutta la parte Est – i silos di grano, prendendosi la botta, hanno protetto la parte ovest, cioè tutta Ras Beirut, Corniche, Raouche Verdun, Hamra ecc… Abbiamo avuto soltanto alcuni vetri rotti mentre il downtown è andato completamente distrutto. Noi a Intesa Sanpaolo, abbiamo l’ufficio in pieno centro dove c’è la piazza del Parlamento ed è saltato tutto per aria, ti ho aggiunto a fondo pagina il video che spiega più di tante parole come abbiamo trovato l’ufficio dopo il botto.
Case distrutte, 300.000 sfollati che hanno perso tutto, 4 ospedali di cui due grandi che in pratica non esistono più, saltati per aria ed inagibili. Non ci sono più posti letto per i malati “normali” ma purtroppo solo per pazienti targati COVID.
E dulcis in fundo, le assicurazioni non stanno coprendo nessuna polizza, pretendendo che una bomba non è un “disastro naturale”, mentre i prezzi al consumo sono cresciuti del 239% in 1 anno…
Nonostante tutto, si va avanti, con il cuore triste ma con la speranza che arrivino giorni migliori…
Un abbraccio grande grande e buone feste a voi tutti,
Berta
Grazie!