TEDESCHI TRUCKS BANS
- Susan Tedeschi
- Derek Trucks
- Elizabeth Lea
- Tyler Greenwell
- Mike Mattison
- Mark Rivers
- Ephraim Owens
- Kebbi Williams
- Alecia Chakour
- Brandon Boone
- Gabe Dixon
- Isaac Eady
Susan Tedeschi Trucks Band
Siamo nel lontano ’96 – ’97 o giù di li e mi ero comprato il biglietto per andare a vedere ed ascoltare Buddy Guy, uno degli ultimi geni del Blues di una certa epoca, Blues come anche Blues-Rock erano le sue “pillole” giornaliere e per uno come me era come andare a vedere uno di quei musicisti di cui hai ascoltato la sua musica da anni. Eravamo in tanti all’interno e dopo aver cercato un posto “al sole” sono riuscito ad incunearmi ad una decina di metri del palcoscenico e, con una birra in mano, aspettavo la prima parte del concerto. Susan Tedeschi era il nome della prima parte, mai sentita nominare prima e deduco anche che in qualche maniera sia di origini italiane, con un nome come Tedeschi ci si sbaglia poco. Ad un certo punto si spengono le luci ed entrano 4 musicisti in un mare di applausi che non vi dico e appena le luci si rimettono a brillare scopro una ragazza bionda con una Fender in braccio e davanti al microfono, con altri tre musicisti che si riveleranno straordinari e con uno swing da far impallidire tutti quei musicisti dilettanti che erano agglutinati per vedere questa bella bionda sfornare un Blues d’epoca e una voce straordinaria a dir poco.
Un’ora di Blues puro e duro, un’ora che mi é sembrata non più di cinque minuti, prima che arrivasse Buddy Guy con la sua Band sul palcoscenico, un’ora con la testa altrove, un’ora con arpeggi e note che mi ballavano in testa e che non sono più riuscito a dimenticare.
Alla fine del concerto di Buddy Guy, Susan Tedeschi é salita sul palco ed hanno incominciato a cantare e suonare assieme, Buddy & Susan, non vi dico il bordello che ne é venuto fuori, tutti a battere i piedi, avevo le mani che mi facevano un male tremendo dagli applausi che mi erano venuti più che spontanei, un concerto che non ho mai dimenticato, parola di webmaster !!
Morale della favola, al momento di uscire mi sono diretto verso il bancone vendita dischi, dove c’era una fila enorme di persone che avevano avuto la stessa reazione e cioè incontrare questa straordinaria musicista e comprare il suo ultimo disco, disco che non ho mai prestato a nessuno, ci mancherebbe…
Agli inizi del 2000 la Susan si sposa con un altro musicista e chitarrista (Derek Trucks) e mettono insieme le due band per un risultato che lascia a bocca aperta, la voce e la chitarra che sorvolano una musica di un’epoca che fu : da ascoltare anche senza il famoso whisky…
Vi domando di ascoltare il bravo che ho scelto qui di seguito e ditemi la vostra..
UN BRANO, UNA VOCE : MIDNIGHT IN HARLEM