IL CORTILE | ALLIEVI

Silli Francesca

kikka_996@yahoo.it
1970
MILANO – MENTON
14/02/1953

A…come Adriatica, Ausonia, Esperia….sono arrivata a Beyrouth a bordo dell’Enotria nel 1955 perché mio papà é stato inviato giusto appunto dall’Adriatica di navigazione a dirigere l’agenzia di Beyrouth, malgrado sia passato qualche anno ricordo molto bene quella prima estate al Nasr Bekfaya in un albergo dove mio padre aveva deciso di farci passare la calda estate libanese, ricordo la gallina con il collo tagliato che mi correva dietro e le mie prime parole in arabo….”atine taleta qubbayat may a mel maaruf” , finita l’estate ci siamno trasferiti a beyroth city e siamo andati ad abitare a Zarif, per passare qualche anno dopo a Verdun.

Non so perché ma l’asilo non me l’hanno fatto fare mentre mio fratello Piero andava a scuola dai “SALESIANI” ed era in IV elementare, indirettamete quindi, la domenica, la Messa di Natale, l’andarlo a prendere all’uscita significava per me sgambettare nel cortile di scuola…forse era già scritto che anni dopo sarebbe diventata la MIA scuola e Don Filié il mio Prof Don di disegno.

Elemetari, medie e primo anno di liceo francese dalle Suore dell’Immacolata Concezione di Ivrea, sempre vicine al Bristol…………..stendo un pietoso velo e non fatemi far commenti su quella scuola di cui ricordo e voglio ricordare solo le mie compagnucce soprattutto la Liliana Bechini mia gemella, ebbene sì malgrado qualche centimetro di differenza nell’altezza, siamo nate nello stesso giorno mese ed anno, e con lei ho fatto dalla prima elementare alla maturità sempre insieme.

Le Suore avevano chiuso il Liceo già da qualche anno per scarsa affluenza di allieve e a noi toccava passare alla sezione francese, ma, e ce sempre un fatidico ma, nel 1967 il Direttore della Scuola Salesiana più noto come il mitico Don Doveri, prese una decisone rivoluzionaria…aprire le porte del liceo alle ragazzuole…la prima fu Silvia D’amico in prima liceo, a seguire la Mariella Guarracino, io la Lilli, l’Amitrano, bref eravamo 5 o 6 in tutto: ordine tassativo presentarsi con grembiulone nero -3 taglie più grande – e passare la ricreazione nella saletta che si trovava a destra dell’entrata principale; una settimana dopo i grenbiuli eran volati via e la ricreazione si passava con tutti i baldi giovani nel cortile…grazie Don Doveri!

Ho passato 3 anni bellissimi di liceo, quella scuola che un po’ era già mia dai tempi di mio fratello era ora ufficialmente mia, con i compagni, i Don, i Chierici, le gite, le Kermesse, insomma ho vissuto momenti che son rimasti in me e parte di me per sempre.
Se solo l’avessi saputo mi sarei fatta bocciare ogni anno cos’ invece di 3 di anni me ne sarei fatta 6!

A fine maturità la mia vita é cambiata radicalmente, mio padre ha subito una grossa batosta lavorativa dalla quale non si é mai più ripreso ed é mancato nel 1975, io che ero convinta di iscrivermi all’università a Venezia o di andare a Ginevra a fare la scuola interpreti mi son trovata a far i conti con una realtà amaramente molto diversa, nella mia testa nn era previsto di lasciare il Libano ma solo di assentarmi per studio, così non é stato e mi son trovata a vivere a Milano…commenti? lasciamo perdere fan parte di quei ricordi che é meglio tentar di rimuovere.

Mi son iscritta a Ca Foscari a Venezia, lingue e letterature straniere, ho anche dato qualche esame con ottimi voti ma….ostrega sto ma che ritorna sempre…ero proprio infelice e sola, sperduta, a disagio, dov’era il mio mondo? Così quasi per scherzo rispondendo ad un annuncio dell’Alitalia che cercava hostess stagionali, spinta anche dal mio papà che si rendeva conto della vita così diversa che scorreva tra le mie dita mi son trovata all’Alitalia a far la hostess, no non stagionale, fissa, e con base a Roma.
Ho “volato” 9 anni ho preso il lato positivo, girare il mondo e soprattutto fino al 1975 ritornare a Beyrouth, poi la sosta a Dakar, la morte di mio padre, un’altra sosta a Dakar e vuoi che il sole picchiasse troppo forte, vuoi che il fuso orario mi avesse scombinato il cervello mi son sposata con un brillante francese, desideroso di esser padre; così io un po’ mammina di mio, mi son trovata presto in dolce attesa di Valerio.
Da Dakar a Parigi passando da venezia e dalla Corsica, un martio poco marito, un padre molto poco padre malgrado il grande desiderio di esserlo….a 25 anni ero sola con Valerio.

Dovevo smetter di volare per stare con Valerio, non é stato semplicissimo ma “capa tosta” ha avuto la meglio e mi son ritrovata purtroppo a Milano a far la segretaria di Presidenza ma soprattutto del Presidente di un’importante Holding Finanziaria, soddisfazioni ed ego appagato tantissimo, arrivare a fine mese un problema, così sempre per una casualtità mi son trovata nel 1985 a cogliere l’opportunità di fare la rappresentante Reebok, allora emergente.
Dieci anni di grandi soddisfazioni e responsabilità, così da allora di aziende ne ho cambiate varie, e tutt’ora sono nel settore con una sola differenza ho deciso di dedicarmi ad aziende spagnole e di rappresentarle per l’Italia……….quanti chilometri devo farmi, ma non mi lamento. Nel frattempo nel 1990 é nato Stefano meglio noto come Bubi chiaramente non é figlio del marito non marito, padre non padre francese, ma questo é un argomento a parte.

A parte due figli ho tre cani la Tequila, la Lilli, e la Billa sì quella che é venuta al raduno dell’8 luglio a Roma, ma nello zoo son transitati Timmy il coniglio bianco nano, cresciuto oltre modo, il criceto Tippete, il pesce rosso, la tartaruga, il merlo caduto dal nido ed altri ancora.

Mi han detto che non devo esser prolissa quindi direi che posso fermarmi qui, per le puntate della mia vita di cui sogno scrivere un libro e fare una fiction ci rivedremo altrove il giorno che oltre a telefonare con 2 cell in contemporanea, ascoltare il tom tom, il tutto ovviamente guidando a 160 all’ora riuscirò con l’aiuto di qualcuno a sedermi sotto alla mia palma……………..

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