SIAMO TUTTI UNA « PICCOLA PARTE DI UNA GRANDE GALASSIA »
Carissime amiche, carissimi amici,
Al termine del 2014, così segnato da eventi tragici non solo in questo Medio Oriente, c’è la BUONA NOTIZIAche Dio non si stanca di noi e ci dona il suo Figlio Gesù, il cui natale celebreremo fra alcuni giorni.
Con “gli occhi della fede” è possibile accogliere questa notizia non come una fiaba che ci aliena per un po’ di giorni dalla dura cronaca, ma come una realtà capace di dare un significato più profondo e duraturo alle nostre vite e alla storia. La fede ci dice che in quelle migliaia di bambini vittime della violenza più disumana, Gesù Bambino continua ad essere perseguitato da parte dei vari Erode di turno, avidi di potere. Ci dice che in quelle centinaia di migliaia di famiglie scacciate dalla loro casa, continua l’esilio della famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, costretti a rifugiarsi in altro paese. Ci dice che nulla andrà invano …
D’altra parte, quanto più le tenebre si addensano, tanto più risplende la luce di coloro che si schierano dalla parte del bene, della giustizia e della pace. Il 2014 ha portato alla ribalta una adolescente Musulmana del Pakistan e un anziano pediatra Indu, un Papa che sfida ogni umana speranza per superare i muri che dividono religioni e sistemi politici (in Terra Santa, Turchia, Cuba – USA …). Ma quanti altri protagonisti di eventi ricchi di potenzialità positive!
In questo orizzonte di speranza si inserisce il Bicentenario della nascita di Giovannino Bosco, in una casetta di poveri contadini a Murialdo, Asti il 16.08.1815. Non erano tempi facili neppure quelli, anzi le ombre sembravano prevalere sulle luci, dopo che le guerre napoleoniche avevano lasciato effetti devastanti. Eppure il Signore con quel bambino di 9 anni ha giocato, si è fatto piccolo e gli ha insegnato a prendersi cura dei ragazzi poveri, a tirar sù per loro e con loro un mondo piu umano. In 200 anni questo miracolo si è moltiplicato a favore dei giovani e delle giovani di centinaia di nazioni. Una piccola luce quella che si accese 200 anni fa nella “Cascina Biglione”, casa d’affitto di Francesco Bosco e Margherita Occhiena. Una luce impercettibile agli occhi dei “potenti” ma che per iniziativa di Dio è cresciuta di intensità benefica, e continua a contagiare milioni di persone in tutto il mondo: anche i ragazzi delle scuole salesiane di Betlemme e Nazareth, del Cairo e di Hussun, di Aleppo e Damasco, anche i rifugiati irakeni e siriani dell’oratorio di Istanbul. Noi salesiani ed ex-allievi siamo parte di questa scia di luce, piccola parte della grande galassia che è la Chiesa di Cristo. Pensate a Teresa d’Avila e Filippo Neri (5◦ centenario della nascita), stelle di prima grandezza al centro di costellazioni che continuano ad arricchirsi di campioni di bontà, come i tre neo-santi: Giovanni XXIII, Giovanni-Paolo II e Paolo VI.
Tutto questo nasce da quel bimbo di Maria, e tutto amplifica il canto gioioso e la danza iniziata da angeli e pastori in quella notte: “Gloria in cielo a Dio, e in terra pace agli uomini che Egli ama!”
Care amiche, cari amici: Vi auguro di vivere questo periodo natalizio e di inizio del nuovo anno con fede, speranza e amore. Vi assicuro la mia preghiera nella Grotta della Natività a Betlemme, secondo le vostre intenzioni e quelle delle persone a voi care. Un fraterno affettuoso abbraccio e la benedizione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Don Gianni
CI HANNO SCRITTO