Sempre dalla memoria collettiva le reminiscenze, secondo capitolo

L’ora di ginnastica in cortile e sul campo di calcio, una marea di “record” da far passare i cosidetti sportivi professionisti come degli atleti della domenica, una domenica qualsiasi…

da | 24/06/2009 | VITA A SCUOLA | 0 commenti

Gran bella foto…


La famosa ora di ginnastica vista e rivisitata da parecchi…

Diego

Er Webmaster..., SSB

Continuando sempre nelle reminiscenze scolastiche e continuando sempre con don Filié, devo dire che l’ora più attesa e anche la materia più simpatica era l’ora di ginnastica, in cui tre o quattro classi si riunivano sul famoso campo di pallone o se pioveva sotto la tettoia in fondo, dietro una delle porte del campo.

L’ora di ginnastica era famosa per gli exploits (sono stati omologati tutti dal Comitato Olimpico Salesiano!) sia in salto in alto che in salto in lungo, tenendo conto del vento a favore e dell’umidità nell’aria.

Tenendo presente che il famoso “Fostbury Flop” fu inventato dallo stesso Fostbury soltanto nel 1968, il salto in alto si faceva saltando normalmente e questo comportava alcuni accorgimenti particolarmente geniali (tirare giù il filo che serviva d’asticella con la mano prima di scavalcarlo con la gamba) che permettevano, a chi sapeva utilizzare questi accorgimenti, risultati sorprendenti per non parlare di miracoloso…

Non era male neanche il salto in lungo, dove il povero don Filié con il piede sinistro tracciava una linea sulla sabbia che indicava il punto di partenza del salto e della misurazione, solo che fin che saltavano i primi tre o quattro, alcuni filibustieri che non nominerò (il Nonno, Bruno Casini, Porcheddu e altri…) tracciavano un’altra linea un metro più indietro e facevano credere al povero don che si era spostato innavertitamente.

Quando le cose si mettevano bene cominciavamo il salto in lungo vicino alla tettoia e lo si finiva vicino ai gabinetti in pratica (dall’altra parte del campo per i non addetti ai lavori), il tutto condito di puro spirito olimpico ben inteso.

Ma la più bella impresa di don Filié resta il salvataggio di una delle  processioni che si svolgevano a El Houssoun durante l’estate, con un sonoro e poderoso calcione sul sedere del fratello di Porcheddu (fece anche lui parte del libro d’oro dei record di “salto in lungo” senza vento a favore) perché mentre tutti cantavano un inno sacro, non ricordo bene quale, lui stava cantando “Avanti o popolo, alla riscossa”.

Ciao ragazzuole e ragazzuoli

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