Scrivere per esistere…
REGISTA
- Richard LaGravenese, che tra l’altro é anche l’autore del libro da cui il film é stato tratto.
ATTORI PRINCIPALI
- Hilary Swank
- Imelda Staunton
- Patrick Dempsey
- … E un sacco di ragazze e ragazzi che sono semplicemente favolosi …
Freedom Writers (2007)
GENERE : Drammatico
Scrivere per esistere, scrivere per sopravvivere… Storia tutta vera e film da guardare senza indugio alcuno…
Questo mese, come primo film dell’anno, non parlo di uno dei tanti film che abbiamo visto in quel di Beirut, Rue Hamra o Place des Canons poca importanza, ma bensì di un film che tocca anche noi intesi come scolaresche e alunni di un tempo.
Tutti o quasi ricordiamo i nostri maestri prima e professori dopo, ma quasi nessuno di noi ha forse mai fatto caso alla tecnica d’insegnamento, i metodi dei nostri professori o alla capacità che aveva ognuno di loro per attirare la nostra attenzione e tenere la classe e tutti noi alunni con il naso per aria anche per più di un’ora talvolta.
Il film di questo mese parla appunto della tecnica utilizzata per dare un senso alla lezione, qualsiasi lezione anche se in questo caso si parla della professoressa di lettere in una scuola che per anni é stata catalogata come ultima sponda possibile.
Alla fine del film mi sono chiesto che cosa avrei fatto io, o non fatto, sia come allievo che come un possibile professore o maestro, in una classe assai difficile come quella del film.
Insegnare a vivere attraverso esperienze soggettive, o anche una conoscenza diretta, acquisita con l’osservazione o la pratica, di una determinata sfera della realtà, di qualsiasi realtà.
Questo film del mese l’ho scelto per dare uno spazio ipotetico ma anche più grande alla storia del secondo diario (Scrivere per sopravvivere…) scritto, redatto in quel di Auschwitz, diario con un senso nascosto di previsione o d’intuizione che si sono particolarmente sviluppate in un momento particolare della vita di ciascuno degli autori in questione.
Se non l’avete ancora visto peggio per voi, da vedere e da rivedere al più presto…
TRAMA
Hilary Swank interpreta Erin Gruwell, una giovane insegnante di Inglese presso la Woodrow Wilson Classical High School, una scuola superiore a Long Beach (California), dove è stato istituito il corso di riabilitazione sociale che mira all’educazione dei giovani (di diverse etnie) criminali e dei ragazzi a rischio.
Un mare di problemi fin dall’inizio, un gruppo di ragazzi più abituati a schivare pallottole o coltelli che a girare le pagine di un libro. Erin, dopo le prime schermate per conoscere gli alunni della classe, riesce ad attirare la loro attenzione attraverso i libri scelti per la lettura in classe e a casa, libri che parlano anche e sopratutto dell’Olocausto, argomento di cui tutti gli studenti meno uno ne avevano sentito parlare.
Bianchi, Latinos, Cambogiani e Neri, tutti con una voglia matta di fare di tutto per non andare a scuola ad ascoltare una insegnante con nessuna esperienza, ma giorno dopo giorno e con una pazienza incredibile, la loro professoressa riesce a trovare il loro “punto debole”, senza mai parlare di colpe alcune o momenti incredibili della loro vita.
Confronta le loro storie di vita, che hanno dell’inverosimile e che sono tutte vere e reali, con le storie dei deportati che sono anche presenti come tali nel film stesso e a cui i ragazzi fanno miliardi di domande a proposito della loro “vita” giornaliera in un campo qualsiasi.
Riesce a convincerli a scrivere le loro storie in un diario giornaliero, diario che é stato il punto di partenza del film stesso, una storia dopo l’altra di un gruppo di ragazzi che sono riusciti attraverso questo diario ad aprire le finestre della loro esistenza cercando una via d’uscita in tutte le manier possibili.
Da tenere presente che durante la cena nell’albergo prescelto fra i ragazzi e alcuni sopravvissuti dei campi di concentramento, tutti i “sopravvissuti” sono realmente dei sopravvissuti e non attori.
CI HANNO SCRITTO