PRETI SPOSATI : Mario Prosdocimo e l’anarchia che regna in campo religioso…

da | 21/04/2017 | SACERDOTI E CELIBATO | 0 commenti

Foto Dan Gold


Qui di seguito la risposta a proposito dei commenti inviati dopo  quanto scritto da Mario Prosdocimo nel suo articolo/sfogo, risposta che “potrebbe essere un altro spunto per ulteriori discussioni”, come accennato da Mario nel suo mail, che aggiunge “si è innescato un discorso articolato ed interessante”  e noi tutti faremo in modo di accompagnare questo discorso che sta diventando una gran bella discussione, parola di webmaster…

L’articolo originale di Mario Prosdocimo, come del resto la prima risposta di Sergio Daneluzzi le potete trovare cliccando sul link della Categoria in questione, appena sotto l’immagine di inizio testo.

Diego

Er Webmaster..., SSB

Cara Francesca (Kikka), è un grande piacere risentirti. Condivido gran parte dei rilievi che garbatamente hai mosso al mio scritto e mi sento in dovere di completare e precisare alcune mie affermazioni e commentarne alcune delle tue.

Inizio col riprendere la risposta di Sergio il quale afferma che “…forse molte delle verità-dogma di cui lamenta l’annacquamento non sono al giorno d’oggi più concepibili nel modo in cui lo sono state finora. Forse non sono effettivamente “eterne” e poi “è possibile che persino la famiglia come modello di organizzazione sociale sia in qualche modo superata”.

Sulla famiglia ha (avete) ragione. Non esiste quasi più la famiglia “mattone della società” e purtroppo le conseguenze sono evidenti, ma di questo abbiamo già trattato.

Diverso invece affermare che le Verità fondamentali della Fede “non sono al giorno d’oggi più concepibili nel modo in cui lo sono state finora. Forse non sono effettivamente “eterne”.

Qui bisogna subito fare chiarezza: o si crede, o non si crede. Se si crede non si può accettare della dottrina di Cristo solo quello che fa comodo, che è conveniente, che è “di moda”. La dottrina va accettata nella sua interezza, a maggior ragione se è diventata “scomoda” o non corretta politicamente.
Diceva Gesù “passeranno il cielo e la terra, ma le mie parole non passeranno”, ergo saranno perenni ed immutabili. La via per raggiungere la salvezza è sempre quella della strada irta e della porta stretta che pochi troveranno. Non è che negli ultimi tempi Italstrade (se esiste ancora) ha spianato il percorso e costruito autostrade e viadotti per rendere facile il percorso, anche se nella Chiesa ci sono molti che vogliono farcelo credere. Mi capita spesso di sentire sacerdoti che affermano “andremo tutti in paradiso!” ( Agenzia turistica della Misericordia, tanto in voga ai giorni nostri).

E’ sempre più evidente oggi l’anarchia che regna in campo religioso dove ognuno si è creato la “sua” religione prendendo un po’ di cattolicesimo, un po’ di luteranesimo, un po’ di buddismo, un po’ di animalismo e così via…. D’altronde se il Papa mostrando un poliedro ci dice che tutte le religioni (o fedi) sono equivalenti (le varie facce del poliedro) ed equidistanti dal centro (Dio), non c’è più da stupirsi di nulla (e ti chiedi perché mai Gesù avrebbe accettato il sacrificio della Croce se tutte le fedi portano egualmente alla salvezza). Ma qui non voglio dilungarmi perché il discorso ci porterebbe lontano e potrebbe essere conflittuale.

E poi non volevo affermare che TUTTA la Chiesa è allo sbando. Conosco e frequento validissimi sacerdoti di Fede adamantina che sanno celebrare la Messa con profonda devozione. Intendo la Santa Messa rievocazione del sacrifico di Cristo sulla croce, “Sacerdos alter Christus”, non la messa spettacolino, conferenza, comizio, ecc. In effetti basta poco per trasformare una messa banale in Sacra liturgia, ma ci vuole soprattutto la Fede. Come non puoi aspettarti granché da un curato, qui vicino, che entra in chiesa col cane e si inginocchia davanti al tabernacolo SOLO quando celebra la messa, non in altre occasioni (facimme ammuina), per non parlare delle sue omelie che se non blasfeme sono francamente eretiche.

Riguardo alla catechiste non posso che darti pienamente ragione perché la situazione è uguale e drammatica dappertutto.

Per terminare volevo dirti che (orrore!) faccio parte di un gruppo che opera per la salvaguardia della Messa tradizionale e del canto gregoriano. Ogni 15 giorni abbiamo la nostra Messa “Vetus Ordo” con tanto di paramenti antichi, incensi e canto gregoriano. Era troppa la nostalgia delle vecchie celebrazioni alle quali partecipavamo a Beirut ed a El Houssoun, con il “Veni Creator” cantato dai chierici oppure delle Messe che servivo come Ministrante quando ero piccolino.
Se la banalità della nuova Messa ti ha allontanato dalla chiesa, prova a partecipare ogni tanto ad una Messa della Tradizione, Santa Messa celebrata nel tempo da tutti i Santi, Don Bosco compreso, fino alla riforma di Paolo VI e Bugnini che l’ha di fatto insensatamente abolita. Provare per credere!

Mario

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ARTICOLO ORIGINALE DI DON GIANNI

Articolo originale di don Gianni, pubblicato il 20 marzo scorso e che ha registrato una reazione spontanea e appassionata di alcuni di noi.

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