Pizze e Kermesse : Per la causa giusta!

C’era una volta la Kermesse, una favolosa parentesi di cazziate a ciel sereno e una marea di ex-allievi da “incorniciare” come “La crème de la crème”, no kidding…

da | 09/06/2009 | VITA A SCUOLA | 0 commenti

Artisti al lavoro…


Ringrazio moltissimo la Kikka che mi ha dipinto una scelta di vita alquanto variopinta, pizzettaro, grigliate di BBQ, golden boy della carbonella…

Manca solo gelataio ambulante e poi ho vinto il primo premio istituito dalla Salesian’s Academy per la carriera la più prestigiosa dopo il periodo studi beiruttino.

Don Doveri si sta già girando nella tomba e mi sta mandando a quel paese in toscano puro…

Ma debbo ammettere che la “kermesse” è stata una rivelazione, una bomba, che mi ha aperto gli occhi su tante cose e prima fra tutte la famosa equazione “come ingurgitare sette pizzette in un colpo solo senza dare nell’occhio” e l’ancora più famosa “come venderne una al prezzo di tre” che ancora oggi mi invidiano un po’ dappertutto. Uno s’arrangia come può e poi, come dicono gli inglesi, “era per la giusta causa”…

Per la giusta causa Churchill inviò tutti i natanti che navigavano in Inghilterra e nel Regno Unito a Dunkerque, per rimpatriare circa 300.000 soldati, accerchiati dalle truppe tedesche, in quella che resterà come la più sensazionale operazione militare di tutti i tempi.
Ma sempre per la “giusta causa” e sempre nell’ambito della kermesse, Sanguetta e Eddy inventarono il gioco “più stupido” del mondo che ebbe un effetto particolare su tanti ma che permise tutto sommato di racimolare una bella cifra, diciamo alquanto interessante.

No, non vi spiego il regolamento del gioco perché penso che spetti a Sanguetta e Eddy spiegarvi il funzionamento esatto del medesimo, sempre sperando che se lo ricordino. Tra l’altro, al momento di tirare le somme (non l’ho fatto apposta, lo giuro!) il loro giochino era uno di quelli che aveva funzionato meglio, ma sempre a debita distanza delle pizze & Co…

Per non parlare poi della Kikka nazionale che si era autonominata responsabile del dépliant pubblicitario e che senza pensarci quattro volte andò diritta da suo padre e disse in parole povere “o mi fai comprare tutte le pagine o mi metto a piangere tutte le sere davanti al tuo ufficio e ritorno alla mattina con i Dummies così piango con l’orchestra”.

Don Doveri non si gira più ma sono aumentate le parole in stretto dialetto pisano, non si capisce tanto bene…

TANTI AUGURI A :

CI HANNO SCRITTO

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