Ode agli anni, passati e futuri…

Non passa giorno che certi ricordi affiorano senza preventivo, senza avvisare…

Foto originale scpvata ed inviata dalla Paola

Ricevuto oggi stesso (30 Gennaio 2021) e dopo aver letto quanto la paola ha scritto, vi invito a mettere un “THUMB UP” non solo per quanto riguarda l’articolo ma anche e sopratutto per quanto riguarda la Bice descritta nel pezzo qui di seguito, no kidding…

Diego

Er Webmaster..., SSB

Non potevo lasciar passare più di qualche giorno dopo il “grande” giorno, senza scrivere qualche parola ad una persona che è sempre stata e sarà sempre molto presente nella mia vita, quella dei miei bambini e quella della nostra scuola.
La conoscete tutti: Beatrice.

Beatrice, dolce nome abbreviato come Bice, che lei gentilmente accetta e che nessun’altra indossa meglio di lei. Dante avrà avuto la sua Beatrice, ma noi abbiamo la nostra. Finora solo lei, dunque parliamo di lei.

Nel cammin di nostra vita si incontran persone che fanno un pezzo di strada con noi, ad un bivio cambian direzione, per poi ritrovarci più in là, talvolta con gran sorpresa. Talvolta fan la strada meno percorsa assieme a noi, ci sostengono e guardando indietro le orme si mescolano, i passi sono unici. La vita ci dà ragioni di star assieme e di continuare questo cammino.

Dal giorno in cui incontrai Beatrice, magra magra con un appetito insaziabile (i panini eran lunghi un metro), fu “amicizia a vita”.
Dai salti nella squadra di pallacanestro a Don Bosco, ancor prima sui muretti dalla Suore d’Ivrea, poi quelli in spiaggia al Saint Simon, non abbiam mai smesso di saltare oltre tutti gli ostacoli per star assieme e fare il percorso in tandem.

Quando lasciai per il Cairo, e la Maturità, Beatrice mi raggiunse da privatista per dare gli esami. Non scorderò mai le sezioni di “ripasso” per un esame monumentale che avrebbe sostenuto. Tra lacrime e lacrime di gioia, anche quel cammino l’abbiam percorso assieme.

Poi vennero gli anni dell’AUB, le partite di Softball coi bei ragazzi americani marines che ci avrebbero rubato i cuori: Jori per lei, love at first sight, e di nuovo salti nelle discoteche, all’Ambasciata Americana, le famose TGIF parties.

Il “rimpatrio” a Roma, l’incertitudine, Anna-Maria la leonessa che si battè non solo per Beatrice ma anche per me e mia sorella, affidate in extremis dai miei a lei, su quel lontano battellino di Jounieh che ci portò alla Nave Caorle nel 1982. I pavimenti rimbombanti dei Ministeri, le porte chiuse in faccia, nessuno ci voleva. Eppure anche a Roma, con le orme polverose che eran oramai tutte aggrovigliate assieme con quelle degli antichi Romani, si saltava allegramente con il melone fresco, un gelato delizioso, e per qualche momento le cose serie messe da parte fino all’indomani.

Partii in agosto per quest’America del Nord, un salto enorme, dove mi aspettava un fidanzato con ansia, mi sposai e Beatrice seguì più tardi, anche lei con un gran salto, per il Canada vicino.

Nascita di una mia bambina, matrimonio di Beatrice con Jori, siamo “vicine” di nuovo in Nord Carolina. Una vita semplice, 4 salti al mare, adesso con una bambina piccola che porta un mondo di felicità.

Nascita di una seconda mia adorata bimba, battesimo in Virginia con madrina Beatrice e padrino Jori.
Viaggi a New York, ricordi indelebili di regali, gite in montagna, mangiatone, cani adorati e avventure.

Il cammino continua con le Medie, il Liceo, i primi amori, i dispiaceri, e la perdita inconsolabile di un Padrino che non ha mai scordato un’occasione di giocare, saltare e proteggere. Come continuare senza di lui?
Eppure Beatrice ce l’ha mostrato: senza dimenticare mai la persona si può continuare la missione di bontà che questa persona aveva cominciato. Si può agire per lui e come lui.
Sarebbe stato fiero del cammino percorso.

Il cammino si fa arduo talvolta ma ci si sostiene perché così è la vita e d’un tratto siamo sessantenni. Adesso guardiamo un po’ indietro, i ricordi, i tanti passi fatti assieme e quelli al rallento perché c’è una pandemia.

I tre bambini nati negli ultimi 8 anni conoscon bene Bice e cantano “Happy Birthday Bice” con gioia. La sua é una presenza perenne nella loro vita. Il cerchio della vita si è allargato con ogni nascita.
La missione continua, i salti non si dimenticano e si fanno sempre di più.

Gli anni passano, ma tutto è relativo: siam sempre sui banchi di scuola, facciam sempre parte della squadra di pallacanestro, corriamo sempre all’AUB, balliamo sempre in Discoteca e soprattutto gli anni non si contano, si contano i momenti gioiosi e anche quelli tristi, perche’ la somma totale è un’Ode agli anni.

Alziamo un bicchierino o bicchierone agli anni che ci han preceduti, e a quelli ancora non percorsi. Facciamo i salti mentali se non fisici. Ricordiamoci, ma costruiamo nuovi ricordi.

Tanti auguri Beatrice, anche se non con te in persona, siamo con te nel cuore!
E promettimi che continueremo a saltare!
Cin Cin!

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