Novembre, il mese del Chardonnay anche qui nel sud-ovest francese…
Foto scattate fra mezzogiorno e le tre del pomeriggio…
Sembrava una domenica come un’altra ma poi hanno tirato fuori i cavatappi e la domenica è diventata una Super Domenica…
Ormai lo sanno anche i sassi e ciottoli, risiedo in un paesino a metà strada fra Carcassonne e Perpignan e da queste parti attualmente ci sono, e ci saranno ancora per un po’, varie “sagre” comunali o paesane per la prima degustazione del vino locale, conosciuto anche oltralpe come Chardonnay, bianco, cristallino e di un aroma e di un sapore chiamiamolo “novello” ma che lascia una sensazione tutta particolare a metà strada fra godimento e piacere!!
Da oramai una quindicina di anni vado a comprare il vino nella stessa cantina, rosso, bianco o rosé poca differenza, tutti vini da sorseggiare con o senza forchetta fra le mani, e Veronica, la signora dietro al bancone, è una grande esperta di vini e anche di aceti dato che producono diversi aceti molto rinomati qui in zona, più o meno come l’aceto di Banyuls che è un aceto utilizzato da parecchi chefs in cucina. Insomma per farvela breve, sono stato invitato ad una degustazione del Chardonnay novello che è il clou principale della festa del paesino di Caudiès de Fenouillèdes, paesino poco distante da qui. Come del resto, in pratica, tutti i paesini nella zona compresa fra l’Aude e i Pirenei Orientali, tutta una vigna a perdita d’occhio.
Banda Municipale, sindaco con fascia, una marea di gente che non vi dico ed una marea di “vini” che non vi dico, compri il tuo bicchiere per un EURO simbolico e incominci a girare per i vari stands o banchetti dove ti fanno assaggiare la produzione di quest’anno di tutti colori e sapori immaginabili. E qui casca il morto, sempre mio nonno che parla : se non “sputi” il vino dopo l’assaggio ti ritrovi con i piedi a Caudiès e il cervello a Perpignan, circa un 70 chilometri più in là, no non sto scherzando e parlo per “esperienza vissuta”, ma questa ve la racconto un’altra volta.
In pratica, per poter assaggiare il maggior numero di vini presenti bisogna per forza “eliminare” il vino che hai nel bicchiere e in bocca dopo il primo assaggio cioè dopo aver gustato, annusato, fatto girare nel palato il sorso bevuto, altrimenti dopo il terzo assaggio ti siedi in un angolo e ti svegliano i netturbini il giorno dopo, con tutti i vuoti attorno…
E se ci aggiungiamo formaggi in compagnia di prosciutti e salami sempre locali, la degustazione diventa una super Domenica da incorniciare o da fotografare! Sto scrivendo queste righe con il gusto del vino e del pane e salame che mi sono “fischiato” all’ora di pranzo, pranzo che è durato un po’ di più del solito e che mi obbliga a rileggere il tutto tre volte se non voglio che la totalità del Cortile SSB mi mandi a quel paese, le doppie non esistono quasi più e per la prima volta in vita mia devo fare affidamento al correttore automatico, non lo farò più parola di webmaster.
Vi ho inserito qui di seguito alcune foto scattate durante l’esecuzione della Banda Municipale che ha incominciato a suonare dopo il pranzo, non vi dico gli acuti di tromba e trombone ma ne valeva la pena, tutti molto simpatici e tutti amanti del vino buono, a cominciare dai ragazzi di 15 o 16 anni che vorrebbero seguire le orme del papà e dei nonni in mezzo alle vigne e che hanno, alcuni di loro, un palato ultra fino già fin da adesso, parola di webmaster.
Cin Cin a tutto il Cortile da Caudiès de Fenouillèdes!!
CI HANNO SCRITTO