Beirut un anno dopo

Questo è un giorno particolarmente triste per il Libano. Il 4 agosto 2020, un’esplosione nel porto di Beirut ha ucciso più di 200 persone e distrutto un pezzo intero della città. Un anno dopo, molti dei leader dei nostri giorni cercheranno di concordare una nuova assistenza finanziaria per il paese. Organizzata dalla Francia e dalle Nazioni Unite, una conferenza internazionale mira questo mercoledì a raccogliere aiuti d’urgenza per almeno 350 milioni di dollari. Si riuniranno in videoconferenza, sotto la guida di Emmanuel Macron e del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, i rappresentanti di una quarantina di Stati e organizzazioni internazionali tra cui il presidente Usa Joe Biden.

Questa terza conferenza internazionale, dopo quelle del 9 agosto e del 2 dicembre 2020, si concentra esclusivamente sugli aiuti di emergenza e non sugli aiuti strutturali di cui il paese ha bisogno, ma che rimane subordinata alla formazione di un governo in grado di intraprendere riforme fondamentali. Il Libano è senza un governo dalle dimissioni di Hassan Diab e della sua équipe il 10 agosto 2020. Il nuovo primo ministro designato, Najib Mikati, ha annunciato lunedì che un governo non vedrà la luce fino alla commemorazione dell’esplosione del porto di Beirut il 4 agosto, poiché la contrattazione politica ha ancora una volta ostacolato il suo compito.