Mostra Visa, foto per la Siria

da | 04/10/2021 | MANIFESTAZIONI | 0 commenti

© Foto originale tratta dal sito ad hoc

Una marea di foto, talvolta belle, talvolta strane ma anche molto tristi, sopratutto tristi…

Carissimi tutti, anche quest’anno sono riuscito a partecipare alle due manifestazioni di settembre qui a Perpignan, la “fiera” dei dischi di una volta ma anche e specialmente l’EXPO di fotografie da parte di tanti fotografi un po’ sparsi dappertutto, sopratutto nei paesi dove la miseria, la guerra e la fame la fanno da padroni, purtroppo.

Diego

detto anche Er Webmaster, SSB

Ogni anno durante la fine del mese di agosto e quasi tutto il mese di settembre, a Perpignan, si svolge una mostra con una selezione dei migliori soggetti fotogiornalistici provenienti da tutto il mondo, foto scattate da fotografi che talvolta hanno anche rischiato la pelle, una carrellata di foto che fanno riflettere, che fanno sognare anche ma che sono di una realtà con cui ci dobbiamo confrontare anche quando non ce lo si aspetta.

Ingresso gratuito tutti i giorni dalle 10 alle 20, la mostra ha avuto quest’anno una frequentazione alquanto impressionante dovuta anche al fatto che a causa del pandemonio CoronaStrunz l’anno scorso era stata più “intima”, meno praticata anche dal pubblico che non ha osato mettere il naso fuori per le ragioni che conosciamo.
Ma quest’anno la 33esima Edizione della mostra ha avuto un grande successo sia di pubblico che di fotografi esposti, foto scattate in momenti e luoghi particolari con una idea fissa in testa da parte degli autori delle foto : raccontare il più possibile ed il più preciso possibile, talvolta anche con sforzi particolari per non mettersi a piangere davanti ad un “film” già visto da tante altre parti!

Sono riuscito ad introfularmi anch’io, un giorno qualsiasi del mese di settembre, volevo andare a vedere la situzione descritta dalle immagini di guerra in terra siriana, fotografi che hanno raccontato una storia non del tutto uguale a quella scritta dal governo siriano e ce ne avanza, un conflitto chiamato anche “la guerra del secolo” che ha spinto all’esodo più della metà della popolazione locale.
Non riuscirei mai a descrivere una o più foto della mostra, fotografie scattate in mezzo a macerie, due occhi straordinariamente espressivi su una catasta di obici, due autobus verdi in mezzo ad una piazza grigia di macerie, un soldato curdo che dall’alto di un tetto guarda le macerie di Kobané, siriani che guardano il risultato di un bombardamento aereo a Douma, una famiglia che tenta di salvare bambini e famiglia dopo un bombardamento ad Aleppo e ce ne avanza… Un putiferio in testa, delusione più che altro, si spera sempre qualcosa di diverso ma la realtà è molto differente, non riesco a capire come facciano a continuare a vivere fra un ammasso di macerie, come fanno per mangiare, non esistono più le scuole in tante parti della Siria e penso che i salesiani ad Aleppo stiano facendo del loro meglio per far ritornare i ragazzi a scuola, tirarli fuori da un “buco nero” terribile.
Gli occhi del bambino sembrano dire “ma quando la fate finita di rompere”, oppure “ma che ca…spita vuoi” ma anche “andate a fotografare da qualche altra parte”, tutto un programma, ormai da dieci anni non ride più nessuno!

Sono uscito dalla mostra con un enorme punto interrogativo sulla testa, come si possa far passare un conflitto del genere come se fosse una cosa normale, non ne parla in pratica quasi più nessuno ed i telegiornali di mezzo mondo non ne raccontano più di tanto, non fa più vendere e molti di noi girano canale o la pagina del giornale, ci si stanca anche della guerra altrui, quando non si è “partecipi” attivi o passivi…
Sono riuscito a trovare su internet alcune delle foto esposte e ve le ho aggiunte qui di seguito, sperando accomunarvi a quanto ho provato quando le ho scoperte, sono solo una minima parte di quello che era in bacheca alla mostra, penso che bastino anche queste soltanto per descrivere un paese in rovina, non solo di macerie purtroppo…

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