IL CORTILE | SACERDOTI & CO
Moroni Carlo Don


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27/12/1914 |
Purtroppo il nostro caro don Moroni è mancato a Gerusalemme 15/10/2004 a 89 anni.
Un saluto molto caro e amichevole da parte nostra a tutti coloro che se ne sono purtroppo già “iti”…
Nel giugno 1973, in riconoscimento dei suoi meriti in campo educativo e culturale, il Governo Italiano gli conferì l’Onorificenza di Cavaliere della Repubblica. La gradì, ma certamente il legame affettuoso con i suoi confratelli, i colleghi e gli ex allievi rimase la ricompensa più gratificante.
Le sue doti di insegnante, il suo ministero di predicatore e confessore erano apprezzati e richiesti anche nella scuola femminile gestita dalle “Suore dell’Immacolata d’Ivrea” e in altre comunità religiose di lingua italiana di Beirut e della montagna libanese: Kartaba, Adonis, Tabarjah, Kahhale…
Anche per gli altri anni di vita apostolica che seguirono, riportiamo integralmente diverse belle testimonianze raccolte e presentate da don Gianni Caputa, che gli fu a lungo vicino e ne potè ammirare la personalità ricca di fascino e doti.
Nella casa di Beirut
Don Moroni si distinse per lo stesso stile tra le centinaia di adolescenti (ragazzi e ragazze, chierici salesiani e francescani) della scuola media e del liceo di Beirut, e negli abituali incontri con i genitori, i cooperatori, gli insegnanti: signorile, esigente senza compromessi, affabile ma nello stesso tempo riservato. Merita dare la parola ad alcuni ex allievi/ve con i quali in seguito mantenne a lungo contatti, rispettando la immentiatezza dei loro ricordi che ce lo raffiguranno al vivo:
La Beirut degli anni 60-70 era una metropoli caotica, pervasa di cultura permissiva che presentava insidie non solo agli adoloscenti…; don Carlo le superò e aiutò molti a vincerle perchè radicato in un profondo senso di fede, dedicato pienamente alla sua missione educativo-pastorale, fedele alla preghiera personale e alla vita comunitaria. Si può dire che allora e sempre “volle essere tutto e solo prete di Cristo, e prete salesiano”.
(Alfred M.)
Dopo aver ricevuto la triste notizia, la prima cosa che ho fatto è riprendere l’album scolastico e tornare indietro ad un’epoca che ci ha così profondamente marcati tutti. io l’ho avuto come professore e iol ricordo che ho di lui è di un uomo carismatico, sereno, con molto stile e qualità che per noi lo mettavamo già su un piedistallo. Con lui si sapeva che non ci potevamo permettere certe cose; impersonava l’autorità. Poi in questi anni l’ho conosciuto come un padre affettuoso e fiero dei suoi figli ex allievi; dalla corrispondenza si vedeva quanto ci seguisse con le sue preghiere e con il suo affetto.
(Milena R.L.)
La notizia della scomparsa di don Moroni, mi ha veramente colpito, specialmente dopo aver visto la sua ultima foto. Quello sguardo mi ha fatto rivivere le mattinate nelle quali aspettavo con ansia di…non essere interrogato nè in matematica nè in chimica! Era un mito durante le ore di lezione e un appassionato della musica! Ricordo quei pomeriggi in cui, rinchiusi nella sala di musica con Raimondo, Giorgio, Dario, Lucio e Daniele a praticare i canti assegnatici da lui, che dovevamo suonare la domenica durante la Messa, mentre invece suonavamo le canzoni rock allora in voga a massimo volume da far stordire le pareti…sorpresi in flagrante dalla sua inaspettata apparizione! Con un sorriso semisevero che mascherava la sua delusione, staccava la spina degli amplificatori e ci mandava fuori dalla sala, minacciando di non farci più toccare uno strumento. L’indomani eravamo tutti di ritorno a suonare….
(Umberto C.)
Lo ricordo come persona di grande umanità e come educatore che non conosceva fatica
(Luigi G.)
Don Moroni era un gran bravo prete e un santo uomo, uno di quelli che mi hanno insegnato tanto ed aiutato nella mia formazione. Mi rimane la consolazione di aver avuto per maestri di vita. Mi rimane la consolazione di aver avuto la fortuna di coscerli e di imparare da persone come lui. Un mio grande cruccio, al momento, è che mio figlio quest’anno terminerà la terza media e non vi sono scuole salesiane vicino a noi. Vorrei tanto che anche lui potesse avere la grande fortuna che ho avuto io e di cui ringrazio la Madonna ogni giorno.
(Ferdinando M.)
Con Don Moroni ho avuto un rapporto di rispetto e soggezione, lo imponeva la sua forte personalità.
Il momento più bello che io ricordo, era quando in Chiesa ci faceva cantare, e lui serio ci accompagnava con l’organo. Rivedendo la sua foto sul sito, riscontro nei suoi occhi la dolcezza di un nonno.
(B. Vicinanza)
SACERDOTI
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