Ma era un gran «tenerone»

da | 29/08/2022 | Non dimentichiamoli | 0 commenti

Foto dalla Bacheca SSB

Non occorre che vi spieghi che cosa sia stampato qui di seguito, un gran bel momento di vita ed un grazie a Beatrice per la sua memoria e la dattilografia…

Scusate il ritardo ma ho avuto problemi con il computer .. ma vi invio comunque il mio messaggio.

Grazie per aver condiviso questo ricordo anche se triste ma sono tutte persone che meritano una preghiera ed un pensiero particolare.

Ricordo con particolare affetto Don Paoloni che ai tempi della scuola, voleva sempre apparire un “duro”. Quanti ce lo ricordiamo quando faceva i suoi turni lungo i corridoi di scuola durante le classi con le mani dietro la schiena e come con lo sguardo terrorizzava il povero allievo/a capitati fuori classe … ma era un gran «tenerone».  Prima della Guerra oltre alle occhiate «super-rimprovero» che mi beccavo spesso fuori classe, lo incontravo anche la sera mentre accompagnavo mia nonna alla messa delle 18:00 e mi chiamava  “il bastone della vecchiaia” sorridendo affettuosamente. 

Ma lo frequentai molto di più quando la guerra scoppiò e molti compagni partirono, io mi fermavo dopo scuola nel suo ufficio per aiutarlo a mettere in ordine le fatture e tanti altro papiri che aveva; in quelle occasioni, se finivo presto, mi permetteva di praticare la dattilografia su una delle poche macchine da scrivere (Olivetti bianca e nera) per 15 minuti Massimo. E più tardi me la regalò. Il nostro tempo insieme era sempre molto prezioso e gliene sono riconoscente perché mi divertivo ed imparavo tante cose che faceva. 

Il caro Dottor Cordone ha avuto molto da fare con la mia famiglia durante l’inizio del suo soggiorno a Beirut per via del rapimento di mio cugino Giampiero che durò ben trenta giorni. Ci veniva a trovare ogni giorno per darci aggiornamenti. Si era mostrato una persona molto cordiale e genuinamente coinvolta nel benessere delle poche famiglie italiane rimaste a Beirut. Un vero signore!

Fra i tanti che rimasero feriti mi ricordo anche l’amico libanese di mio fratello, Alì Ghamloush che purtroppo perse un’occhio per via di una scheggia. Triste evento per un giovane.

Un fraterno abbraccio a tutti

Beatrice De Marco