4 Commenti

1. 

   Francesca Silli il 07/08/2019 alle 16:24

   Dario per me é e sará sempre Mukelino…
   Aveva il grembiule bianco dell’asilo dalle suore quando le nostre vite si sono incrociate, lo ricordo come se fosse ieri in prima elementare con il grembiule nero sugli scalini del cortile delle suore…”Dario beddak bonbon” …e lui mi rispondeva mukela…era un bimbo con lo sguardo triste che mi faceva tanta tenerezza…
   Siamo cresciuti senza mai perderci di vista, lui era il mio Mukelino io ero la sua ekhti…
   Distanza, vita che scorre, periodi di silenzio non son riusciti a scindere il nostro legame vero e ricco di vero affetto.
   Non voglio ricordare il calvario di Isa…i suoi silenzi, il suo dolore…
   Voglio invece ricordare la scoperta della sua Sicilia la sentiva casa, mi diceva viens c’est comme á Beirut, la conoscenza di Giuseppina il suo amore la voglia di avere con lei una famiglia…l’arrivo di Yola…il suo gioiello, il suo cuore, il suo amore..
   Gli ultimi anni difficili, molto dfficili, troppo difficili ed ingiusti.
   Mukelino come tutti noi ha sicuramente fatto degli errori ma cari li ha pagati, troppo cari!
   Ci parlavamo di sera, lunghe chiaccherate e confidenze,…l’ultima poco più di una settimana fa, aspettava il 14 agosto forse qualcosa sarebbe accaduto di positivo: yalla Mukela hayeti cambierá cavolo credici, crediamoci…
   La sua forza era Yola, fiero di lei, dei suoi successi, del suo crescere sano, sempre grato a Giuseppina, donna straordinaria…
   E poi c’era Pussy, il piccolino, sensi di colpa per non essere a tutto tondo il fratello grande…”Mukela smettila, Pussy é intelligente ed in gamba il comprends ne t’inquiète pas…”
   Forse troppe parole non dette che lo spronavo a dire…ma Mukela un pò capa tosta lo é sempre stato…e gli ho voluto bene anche per quello…
   Mukelino mio mancherai a tanti oltre alla grande Yola, a me mancherai molto fratellino, hayeti, habibt albi…e come ci dicevamo sempre quando ci salutavamo:rappelle toi que je t’aime beaucoup…
   Ciao Mukelino bhebbak ktir ktir

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2. 

   Paola il 07/08/2019 alle 13:21

   Avendo perso un genitore senza ‘preavviso’ capisco bene quanto si possa rimanere scioccati ed increduli di fronte ad una scomparsa tale.
   Che la Fede guidi la sua famiglia, e che ci guidi a noi tutti del cortile.

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3. 

   Giorgio Volo il 07/08/2019 alle 12:27

   RIP Dario

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4. 

   Ferdinando Bonapace il 07/08/2019 alle 11:30

   Il nostro webmaster Don Diego ha scritto che gli occhi leggevano più volte la notizia ma il cervello non voleva leggerla. Anch’io ho fatto molta fatica a capire e soprattutto rendermi conto della realtà. Ho pensato ad una notizia “fake”, ad un abuso di account, ad uno scherzo di pessimo gusto. Ho telefonato a Francesca per cercare di capire se era vero o se si trattava di un incubo. Sia lei che Don Gianni, da lei contattata, sono cascati dalle nuvole. Sono rimasto in sospeso frastornato, come un pugile sotto i pugni dell’avversario che rimane “Groggy” finché non arriva il suono liberatorio del gong. Il gong, in questo caso, per niente liberatorio, è stata la mia telefonata a Giuseppina che mi ha portato di fronte alla dura e terribile realtà.

   Dario lo conoscevo fin dalla mia più giovane età, dal cortile della scuola di Beirut, dalla colonia estiva quando scorrazzavamo a cavallo di una bicicletta o coi pattini ai piedi. Ci siamo frequentati da adulti, era stato presente al mio matrimonio con Manuela, sua amica da oltre 50 anni, l’avevo seguito nelle sue varie vicissitudini della vita, belle e meno, come quando perse la sua adorata Isa, e come quando in questi ultimi anni ha patito enormi difficoltà che gli hanno minato il fisico e che l’hanno portato a cedere di schianto l’altra notte .

   Caro Dario, le tue pene sono finite, ora riposa in pace e fa in modo che anche la tua adorata Yola e tua moglie Giuseppina, possano trovare anche loro un po’ di pace e serenità nel ricordo di quella bella persona quale sei stato tu, allegro, scherzoso, esuberante.

   Riposa in pace “Habub”

   Nando

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