Solo qualche anno fa comprare un paio di scarpe “normali” era abbastanza facile, si entra nel negozio, si sceglie, si paga e si esce con le scarpe nuove ai piedi o meno. Oggi trovare un paio di scarpe normali sembra una di quelle spedizioni per la conquista dell’Antartico di un secolo fa…
Purtroppo ho dovuto rimandare il viaggio a Bruxelles e sono stato in Italia per una settimana corta per faccende familiari, niente di particolarmente complicato ve lo dico subito, senza dimenticare un saluto alla mamma in cimitero a Roncaglia di Ponte San Nicolò, così come quasi tutta la sua famiglia e amici e conoscenti che purtroppo ci hanno già lasciato.
Un paio di pomeriggi li ho trascorsi a fare un po’ di shopping, capita anche a me come a tanti altri, una camicia qui, un flacone di Eau de Toilette più in là e cercavo anche di comprarmi un paio di scarpe visto che quelle che sto indossando stanno tirando le cuoia per non dire altro.
E qui casca il morto, sempre mio nonno che parla…
Per tanti anni sono venuto qui (siamo al centro shopping PIAZZA GRANDE sito a Piove di Sacco, sempre nel Padovano) a comprarmi delle scarpe, scarpe normali che indossi quando la temperatura non è al di sotto dei 15 gradi, scarpe con la suola in cuoio e lacci “normali”, cioè lacci non con un colore da spaventare un astronauta che sta girando attorno al nostro pianeta, lacci che vanno di pari passo con il paio di scarpe che stai indossando. La società che “fabbrica” questi modelli di scarpe è molto conosciuta qui nel Padovano, azienda che ha sfornato per anni paia di scarpe che abbiamo indossato in tanti e che hanno sempre fatto la loro figura!
Ma una volta passata la porta del magazzino ho scoperto che sono rimasto indietro con i tempi per quanto riguarda la “moda” attuale delle scarpe, tutti i modelli o quasi erano sempre e soltanto scarpe “da ginnastica”, “sneakers”, “trainers”, ecc.., scarpe che indosso poco o quasi salvo farmi due passi con amici per un paio di ore di camminata salutare che non guasta mai. Ma le indosso solo per questo o talvolta anche per guidare l’auto nel caso in cui si debbano fare più di un tot di chilometri.
Ho girato il magazzino alquanto largo e lungo, ripassato due o tre volte nei corridoi dove le scarpe sono messe in mostra, effettuato un “periplo” spazio-temporale sempre all’interno del magazzino ma di scarpe come piacciono al sottoscritto non si trovano più!!!!! Ho chiesto ad una delle commesse se per caso avevano ancora scarpe che si potrebbero catalogare come “normali” per quanto mi riguarda ma la risposta è arrivata prima ancora che finissi la frase : «Caro Signore, le scarpe che lei vorrebbe sono ormai fuori moda, non le porta più nessuno e secondo me, dice sempre la commessa, lei dovrebbe cercare di stare al passo con tempi, stili e la moda attuale.»
Tempi, stile e moda attuale????
Non capisco più un accidente, fino a pochi anni fa uscire di casa con la giacca, una cravatta e un paio di scarpe “normali” era del tutto abituale, anzi era anche una maniera di rispettare gli altri, almeno così la penso io : rispettare nel senso che si trattano tutti gli altri con la dovuta considerazione, o mi sbaglio? Fino a pochi anni fa si andava a messa alla domenica tutti con il famoso “vestito della domenica” appunto, una maniera di “salutare” sia il parroco che stava dietro all’altare come anche tutti coloro presenti in chiesa, bambini e ragazzini compresi!
Solo pochi anni fa si andava a lavorare con una giacca ed una cravatta e con le scarpe lucidate, si prendeva l’autobus alla mattina e trovavi gli uomini in piedi che leggevano il giornale e le donne sedute, una marea di ragazzini che andavano a scuola e che schiamazzavano davanti alla porta di uscita dell’autobus a proposito della puntata di un qualsiasi sceneggiato trasmesso la sera precedente.
Nel magazzino di scarpe ero in pratica l’unico con i pantaloni lunghi ed un paio di scarpe “normali”, ormai girano tutti in pantaloncini da basket, con mezza pancia fuori, una canottiera ed un paio di sneakers ai piedi, senza dimenticare il telefonino sempre in funzione, per dire che cosa poi…
Forse non è proprio il vostro webmaster ad essersi sbagliato di «Tempi, stile e moda» !!!
CI HANNO SCRITTO