Le 9 del mattino a New York, settembre 2001

Erano poco meno delle tre del pomeriggio quel fatidico 11 settembre del 2001, eravamo in tre in ufficio a seguire le notizie che “cadevano” con una regolarità strabiliante sulle quattro agenzie di stampa che utilizzavamo, REUTERS in inglese, DPA in tedesco, AFP in francese e la EFE in spagnolo, agenzie che erano state prescelte per dare in modo a Javier Solana, allora Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza Comune dell’Unione europea, come anche alla sua Portavoce Christina Gallac, di poter essere al corrente di tutto quello che succedeva sul pianeta europeo e non solo.
Avevamo anche due televisori sempre accesi, uno sintonizzato sulla BBC NEWS ed il secondo sull’equivalente in francese, FRANCE INFO o qualcosa di simile di quei giorni.

Il computer con le quattro agenzie incomincia a sfornare notizie URGENTI una dopo l’altra e non si riesce bene a capire che cosa stia succedendo, ma dopo i primi minuti si incomincia ad intravedere una notizia incredibile, un aereo si è incastrato su una delle Torri Gemelle a New York ed i due canali televisivi erano anche collegati con gli Stati Uniti, si vedeva una colonna di fumo alzarsi dalla prima Torre Gemella mentre i vari giornalisti stavano discutendo su come era possibile che un pilota possa sbagliare di tanto l’approccio finale all’aeroporto. I miei due colleghi dopo varie battaglie con il computer devono alzare bandiera bianca, devono andare a recuperare i pargoli dopo la scuola e mi ritrovo da solo a dover ricuperare le “agenzie” per poter sfornare il nostro bollettino delle 18h00, quello delle 16h00 lo abbiamo saltato, erano troppe le notizie urgenti che non riuscivamo neanche più ad alimentare la nostra base dati come anche tenere informata la Portavoce, anche lei incollata allo schermo nell’ufficio poco distante dal nostro. Intanto si vengono a sapere di altri voli che si erano impiantati qui e là nel bel mezzo degli Stati Uniti, macerie e vittime dappertutto ma l’attimo delle due Torri che si accasciavano come palloni sgonfiati è semplicemente impossibile da dimenticare, anche dopo 20 anni.

In questi giorni si parla di Covid e CoronaStrunz ma da allora, da quel giorno fatidico abbiamo incominciato a parlare di terrorismo, di Al Qaeda, di Bin Laden, di guardarsi le spalle e di giovani con la bomba addosso che erano diventati “Bombe Umane”, tutta una schiera di situazioni a cui non eravamo per niente abituati o addirittura a conoscenza.
Da quel giorno si vive in maniera differente, i controlli all’aeroporto prima dell’imbarco sono un esempio di quello che cerco di esprimere, come del resto i controlli prima di entrare in un qualsiasi palazzo pubblico o privato, scanner ad ogni angolo di palazzo nel caso delle riunioni ad alto livello al Consiglio dei Ministri dove lavoravo.

Ho letto qualche libro in merito ma vi posso assicurare che resta pur sempre un mistero come 5 o 6 disperati siano riusciti ad intrappolare una nazione al di sopra di tutti in fatto di “sicurezza nazionale” nella maniera in cui l’hanno fatta franca. Non vi dico le “Fake News” di quell’epoca, ne arrivavano a centinaia giorno dopo giorno, senza la possibilità di poter verificare le fonti da cui scaturivano notizie di quel genere. E anche se Internet era già funzionante, la tecnica dell’epoca era a miliardi di anni luce da quella odierna e quindi vi potete fare un’idea di come le cose si stavano mettendo per tutte e tutti.

Sono passati venti anni da allora e siamo sempre a quel giorno fatidico, gli Stati Uniti si sono ritirati dall’Afghanistan, come pure le truppe britanniche, francesi e anche italiane, i Talebani sono ritornati e tutto é ridiventato come venti anni fa, la parola FINE del bel racconto non è stata ancora scritta ed ho la netta sensazione che non la scriveremo mai! Poi che “fine” stiamo proponendo a quelli che stanno “guardando” il film, gente che scappa da Kabul, che si fa macellare per cercare di salire su un qualsiasi aereo per non farsi “macellare” dai Talebani & Co, donne e uomini che sono spariti dalla circolazione e nessuno sa dove siano e se sono ancora di questo mondo.

The show must go on !!!!