AUTORE
- Jean Cabut
Jean Cabut, insieme ad altri 11 membri della pubblicazione CHARLIE – HEBDO, é stato ucciso nel gennaio del 2015. Un prodigioso cartoonista che é rimasto nella memoria collettiva per tanti dei suoi disegni e caricature!
CASA EDITRICE
- LES ÉDITIONS TALLANDIER
LA RAFLE DU VEL D’HIV
La Rafle du Vel d’Hiv
di Jean Cabut
EDITIONS TALLANDIER | Data di uscita: 10-06-2022 | EAN papier : 9791021053984
Tengo a precisare che questo articolo l’ho studiato e scritto prima degli eventi attuali in Gaza & Co e chiedo la vostra sagacia innanzitutto…
Nella primavera del 1967, la rivista Le Nouveau Candide pubblicò le pagine di La Grande rafle du Vel d’Hiv 16 juillet 1942 di Claude Lévy e Paul Tillard (Robert Laffont). Per illustrare questa serie in cinque episodi, il team editoriale ha chiamato un giovane fumettista di 29 anni, Jean Cabut, noto come Cabu.
Il libro di Lévy e Tillard ripercorre, attraverso documenti e testimonianze, il corso del rastrellamento e del confinamento nel Vélodrome d’Hiver di oltre 8.000 delle circa 13.000 vittime degli arresti. Sottolineando il ruolo della polizia francese e del governo di Vichy nella deportazione degli ebrei da parte dei nazisti, il libro ha causato uno shock nell’opinione pubblica già dal primo secondo dopo la pubblicazione. Fu anche uno shock per Cabu, che scoprì questa tragedia dimenticata troppo in fretta e mise il suo talento nel tradurre le scene descritte in disegni.
In occasione dell’80° anniversario del raduno Vel d’Hiv, Véronique Cabut, sua moglie e il Memoriale della Shoah propongono di riscoprire questi disegni, che non sono mai stati esposti dalla loro pubblicazione. Questa mostra è anche un omaggio a un brillante e popolare vignettista che è stato una delle dodici vittime dell’attacco jihadista alla redazione di Charlie Hebdo il 7 gennaio 2015.
L’ho letto d’un fiato e come ho già scritto in altri articoli, una guerra assomiglia soltanto ad un’altra guerra, What a Waste…
TRAMA
Tratto dal sito della Casa Editrice | RAFLE DU VEL D’HIV :
Cabu a 29 ans en 1967 lorsque le Nouveau Candide lui commande une série de dessins pour illustrer la publication des bonnes pages du livre à paraitre de Claude Lévy et Paul Tillard, La Grande Rafle du Vel d’Hiv. C’est une exclusivité. Cabu lit ce livre qui retrace le drame des de familles juives arrêtées au petit matin à Paris par la police française les 16 et 17 juillet 1942. Il est totalement bouleversé. Les auteurs, résistants et déportés, ont mené une vaste enquête, interrogé beaucoup de monde.
…
Cabu avait une immense admiration pour les tableaux de Rembrandt, il prenait des notes sur les yeux des personnages dans tous les musées. Les décors de ses dessins ne sont jamais gratuits, ils collent à la réalité, qu’il s’agisse du bus, de l’intérieur du Vel d’Hiv ou du métro aérien. Son sens des détails est unique et ne laisse rien au hasard. Les situations sont fidèles aux lieux indiqués dans le livre de Claude Lévy et Paul Tillard. Sa générosité est flagrante, toute son âme est là pour raconter cette tragédie qui a coûté la vie à près de 13 000 Juifs.
Cabu en restera marqué à jamais, comme par son service militaire obligatoire de vingt-sept mois pendant la guerre d’Algérie.
Ses dessins sont là pour l’Histoire. Laurent Joly en restitue magnifiquement toute la force et je l’en remercie.
Véronique Cabut
(Sua moglie)
Un documento senza dubbio eccezionale!
Una persona che ha ben capito l’importanza di disegnare col cuore questi momenti difficili!