IN MEMORIA DI DON FRANCO PIRISI S.D.B.
Don Pirisi «al lavoro»
Ricevuto oggi in giornata, 28/08/22, da parte di Don Gianni e che pubblichiamo all’istante. Era anche uno dei miei compagni del Liceo 1969 e non era cambiato per niente dopo tutti questi anni…
Carissimi Confratelli e Amici, buona Domenica!
Da qualche settimana mi hanno chiesto, da Torino, di raccogliere materiale utile perché desiderano scrivere un profilo in memoria del nostro carissimo Don Franco Pirisi.
Vi inoltro la testimonianza che Mons. Ignazio Bedini mi ha inviato ieri.
Se qualcuno di voi ha altro da aggiungere e desidera inviarmelo, gli sarò riconoscente.
Nel frattempo auguro pieno successo alle iniziative estive ancora in corso e buon inizio del nuovo anno comunitario/pastorale.
In comunione,
CARISSIMO DON CAPUTA, MI CHIEDI DI DARTI QUALCHE NOTIZIA SUL COMPIANTO DON FRANCO, CHE E’ STATO MIO COLLABORATORE PER TANTI ANNI. CREDO CHE POTRO’ FARE BEN POCO PER ACCONTENTARTI. TROVO MOLTO DIFFICILE SCRIVERE PERCHE’ IL PARKINSON SCUOTE LE MIE MANI SUI TASTI E VISTO CHE LA VISTA È PURE DIFETTOSA SCRIVO TUTTO MAIUSCOLO.
DON FRANCO È STATO PER ME PIU’ CHE UN FRATELLO E UN FEDELISSIMO COLLABORATORE. SEMPRE ALLEGRO E SORRIDENTE ANCHE IN MEZZO TANTE DIFFICOLTÀ CHE ABBIAMO AFFRONTATO INSIEME. PURTROPPO, DATA LA DELICATEZZA DEI PROBLEMI, DI DON FRANCO MOLTE COSE NON SI POSSONO DIRE PERCHÈ NON SAREBBERO COMPRESE DA CHI NON CONOSCE LA REALTÀ DEI FATTI.
DON FRANCO È STATO UN RELIGIOSO UMILE E FEDELE, SEMPRE SORRIDENTE ANCHE IN MEZZO A TANTE DIFFICOLTÀ. HA SERVITO LA CHIESA GENEROSAMENTE SIA COME SALESIANO SIA COME ADDETTO DI NUNZIATURA PER TANTI ANNI. GRANDE CONOSCITORE DELLA LINGUA FARSI USO’ QUESTO SUO CARISMA PER FARE CONOSCERE LA PAROLA DI DIO. IL LAVORO CHE HA SVOLTO TRADUCENDO LE SCRITTURE È STATO ENORME. È COSI’ RIUSCITO A DARE ALLA CHIESA IN LINGUA FARSI TUTTI I LIBRI DELLA LITURGIA LATINA (MESSALI FERIALI E FESTIVI, LIBRI SACRAMENTALI). IN COLLABORAZIONE CON L’UNIVERSITÀ ISLAMICA DI GHOM HA CURATO LA TRADUZIONE DEL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA CHE LA STESSA UNIVERSITÀ HA POI PUBBLICATO.
HA TRADOTTO ANCHE LA VITA DI ALCUNI SANTI COME DON BOSCO, DOMENICO SAVIO, EUSEBIA PALOMINO. L’ANNO SCORSO HA DATO ALLA STAMPA UN BELLISSIMO LIBRO DI PREGHIERE IN LINGUA FARSI E STAVA COMPLETANDO LA TRADUZIONE DELLA LITURGIA DELLE ORE CHE È RIMASTA INCOMPLETA PER L’AVVENUTA SUA REPENTINA MORTE.
TUTTA QUESTA ATTIVITÀ GLI È COSTATA ANNI DI LAVORO, SPECIALMENTE DI NOTTE. CREDO CHE TUTTO QUESTO MATERIALE SARÀ ANCHE PER MOLTI ANNI A VENIRE LA FONTE INESAURIBILE PER LA CELEBRAZIONE LITURGICA E LA PREGHIERA.
TUTTA QUESTA ATTIVITÀ NON IMPEDIVA A DON FRANCO DI DEDICARSI ATTIVAMENTE ALL’APOSTOLATO, SEMPRE DISPOSTO A SOSTITUIRE ALTRI SACERDOTI PER LE CELEBRAZIONI E I FUNERALI.
SEMPRE DISPONIBILE PER L’ASSITENZA AGLI AMMALATI E AI MORIBONDI. ERA MOLTO ZELANTE PER LE CELEBRAZIONI LITURGICHE E PER LE FESTE E I FUNERALI PREPARAVA SEMPRE I LIBRETTI NELLE VARIE LINGUE (ITALIANI, FRANCESE, INGLESE E FARSI) ESSENDO LE NOSTRE COMUNITÀ PLURILINGUE, IN MODO CHE TUTTI POTESSERO SEGUIRE E CAPIRE LE CERIMONIE.
OTTIMO PREDICATORE È STATO CHIAMATO ANCHE A PREDICARE GLI ESERCIZI SPIRITUALI IN VARIE PARTI (ETIOPIA, ITALIA).
A MIO PARERE QUELLO CHE HA MAGGIORMENTE CARATTERIZZATO DON FRANCO È STATO IL SUO SPIRITO D’OBBEDIENZA. (RIENTRO A ROMA, ALGERIA, TURCHIA). IL DOVER LASCIARE IL PAESE DOVE AVEVA VISSUTO E LAVORATO PER TANTI ANNI È STATO PER LUI UNA PROVA DURISSIMA CHE HA MINATO ANCHE LA SUA SALUTE. LUI STESSO SCRIVEVA A UN SUO AMICO: “NON SAI QUANTO MI È COSTATO LASCIARE L’ IRAN E PER LUNGO TEMPO MI HA SCONVOLTO ANCHE PSICOLOGICAMENTE…”. L’ACCOGLIENZA E LA COMPRENSIONE DEI SUPERIORI SALESIANI HANNO MITIGATO E CONFORTATO IL SUO DOLORE. HA COSI’ ACCETTATO DI RIMANERE A ROMA NELLA COMUNITÀ DEL SACRO CUORE E IN SEGUITO ANCHE DI ANDARE A DARE UNA MANO IN ALGERIA DOVE I SALESIANI DELLA SICILIA AVEVANO UNA PRESENZA. IN SEGUITO FU INVIATO IN TURCHIA E INSERITO NELLA COMUNITÀ DI ISTAMBUL, MA A DISPOSIZIONE DEL VESCOVO DELL’ANATOLIA PER L’ASSISTENZA PASTORALE DEI CRISTIANI DELLA DIASPORA. DALLA TURCHIA SI RECAVA ANCHE IN AUSTRIA DOVE ERA PRESENTE UN’ALTRA COMUNITÀ.
L’ANNO SCORSO GLI ERA STATA PROPOSTA ANCHE L’ASSISTENZA ALLA PICCOLA COMUNITÀ DI TREBISONDA NELLA PARROCCHIA DOVE È STATO MARTIRIZZATO DON SANTORO. NEL FRATTEMPO ERANO INIZIATI I FORTI DOLORI ALLA TESTA INIZIALMENTE SCAMBIATI PER UNA SINUSITE. PASSANDO QUI DA BOLOGNA PER SALUTARMI, IO INSITETTI PERCHÈ SI FERMASSE QUI IN ITALIA PER DEI CONTROLLI MEDICI PIU’ ACCURATI, MA LUI MI DISSE CHE PREFERIVA ANDARE QUALCHE GIORNO IN FAMIGLIA E DOPO LA VISITA MEDICA RIENTRARE IN TURCHIA DOVE L’ATTENDEVA LA NUOVA UBBIDIENZA PER TREBISONDA DOVE C’ERA UNA BELLA COMUNITÀ CHE GIÀ CONOSCEVA. PURTROPPO IL SUO MALE ERA MOLTO PIU’ GRAVE DI QUELLO CHE SI POTESSE SOSPETTARE E UN DOLOROSISSIMO TUMORE MALIGNO IN POCO TEMPO HA STRONCATO LA SUA VITA ANCORA PIENA DI PROGETTI A SERVIZIO DELLA CHIESA.
UNA SETTIMANA PRIMA DELLA SUA FINE MI TELEFONAVA: “SO CHE COSA MI ASPETTA, SIA FATTA LA VOLONTÀ DI DIO…OFFRO LA MIA VITA PER LA CHIESA D’IRAN”.
DON FRANCO LASCIA COME MESSAGGIO AI SALESIANI E SPECIALMENTE AI CONFRATELLI DEL MOR LA SUA FEDELTÀ ALLA VOLONTÀ DI DIO ESPRESSA ATTRAVERSO L’OBBEDIENZA SERENA AI SUPERIORI ANCHE QUANDO COSTA DOLORI E SACRIFICI. È IL GRANO CHE MUORE PER DARE MOLTI FRUTTI.
UN ALTO RAPPRESENTANTE DEI MULLÀ DELL’UNIVERSITÀ ADIAN DI GHOM CHE CONOSCEVANO MOLTO BENE DON FRANCO E CON CUI AVEVANO COLLABORATO, FACENDOMI LE CONDOGLIANZE SI ESPRIMEVA COSI’: “ L’IRAN HA SUBITO UNA GRAVE PERDITA. DON FRANCO ERA UNA PERSONA MOLTO COLTA E NON DICEVA BUGIE. (PAROLE TESTUALI).
E UN ALTRO AMICO ITALOIRANIANO SI ESPRIMEVA COSI’: “LA CHIESA IRANIANA HA PERSO UN GRANDE APOSTOLO . LA NOTIZIA DELLA SUA MORTE MI HA RATTRISTATO NON TI DICO QUANTO. ORA LUI SARÀ CON DON BOSCO COL SUO SOLITO SORRISO . NON CREDO CHE ABBIA BISOGNO DELLE NOSTRE PREGHIERE, DOPO TUTTE LE SOFFERENZE PATITE PER CAUSA DEGLI UOMINI E DEL TUMORE. SPERIAMO CHE IL BUON DIO CI MANDI VOCAZIONI DEL SUO CALIBRO”.
ME LO AUGURO ANCH’IO PERCHÈ IL FRUTTO DI TANTO LAVORO E TANTA SOFFERENZA NON VADA PERDUTO E LA VIGNA PIANTATA IN QUELLA TERRA PORTI MOLTI FRUTTI.
+ IGNAZIO BEDINI S.D.B.
L’ANNUNZIO UFFICIALE
Lutto nella Nunziatura Apostolica in Iran: è morto Don Franco Pirisi, collaboratore storico
Il 19 gennaio scorso è venuto a mancare all’età di 72 anni Don Franco Pirisi, S.D.B.; i funerali sono stati celebrati a Ittiri (Sassari), sua città natale, nella chiesa di San Pietro venerdì 21 gennaio 2022. Don Franco, nato il 18 ottobre 1949, iniziò il suo percorso a Teheran con un tirocinio nel 1969. Fu destinato proprio alla Capitale iraniana dopo l’Ordinazione Sacerdotale nel 1977. Periodo difficile quello, in cui fu testimone della rivoluzione che colpì il Paese due anni dopo. Trascorse più di 40 anni in Iran, accompagnando la piccola comunità cattolica latina, composta per lo più da stranieri, e promuovendo, seppur nelle difficoltà, il dialogo con i fratelli mussulmani.
Dal 1981, sino al 2013, Don Franco cominciò a prestare servizio presso la Rappresentanza Pontificia di Teheran, collaborando con sette Nunzi Apostolici; grazie alla conoscenza della lingua e cultura persiana, oltre che per la conoscenza dell’inglese e del francese, la sua presenza fu molto apprezzata. Tra le sue mansioni, ci fu quella di interprete per il Nunzio Apostolico in Iran con le Autorità locali. Per la sua abilità ed esperienza, in occasione dell’attentato alle torri gemelle, fu chiamato dal Governo iraniano come interprete, via telefono, per il dialogo tra San Giovanni Paolo II e il Presidente Khatami. Negli ultimi anni svolse il Ministero prima a Roma e successivamente in Turchia.
Curriculum Vitae del Sac. Francesco PIRISI, sdb
- Luogo e data di nascita : Ittiri (SS)– 18.10.1949
- Nome e Cognome : Francesco PIRISI
- 1965 – 1966 : Anno di Noviziato a El-Houssoun in Libano, concluso con la prima professione nella Congregazione Salesiana il 23 ottobre 1966
- 1969 – 1972 : Tirocinio Pratico a Tehran
- 1972 – 1977 : Quinquennio filosofico – teologico presso lo Studio Teologico San Paolo a Cremisan in Terra Santa
- 7 Aprile 1977 : Ordinazione Sacerdotale a Gerusalemme
- 1977 – 1980 : Consigliere Scolastico all’Andisheh – Don Bosco College – Tehran
- 1981 – 2013 : Addetto alla Nunziatura Apostolica di Tehran
- 1990 – 2013 : Vicario Generale della Archidiocesi di Ispahan dei Latini e parroco alla Chiesa di Maria SS. Consolatrice
- 1994 – 2013 : Segretario della Conferenza Episcopale Iraniana
Titoli Accademici:
1977 : Baccalaureato in Sacra Teologia, conseguito presso lo Studio Telogico San Paolo di Cremisan in Terra Santa, a conclusione del quinquennio filosofico – teologico.
1994 : Laurea in Lingue e Civiltà Orientali, Sezione Vicino e Medio Oriente, conseguita presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli.
Lingue conosciute (scritte e parlate) : Italiano, Inglese, Francese e Farsi (Persiano)
Lavori di traduzione : Pubblicazione nel 1985 del Vangelo Unificato in Lingua Persiana;
Traduzione dei Testi liturgici della Liturgia Latina (Messale e Rituali) in lingua persiana.
Ha pure tradotto in persiano e pubblicati vari libri sulla vita dei santi.
Ha inoltre collaborato con l’Università teologica islamica di Ghom per la revisione della traduzione in persiano del “Catechismo della Chiesa Cattolica” che sarà presto pubblicato da detta Università.
Don Franco negli anni passati ha anche insegnato catechesi alla Scuola Italiana di Tehran.
Si è anche adoperato per il mantenimento dei cimiteri cattolici in Iran e per questo suo zelo nel 2006 ha ricevuto una onorificenza dall’Ambasciata Polacca.
In seguito al terremoto che ha distrutto la città di Bam, Don Franco è stato molto attivo nell’organizzare i soccorsi e il lavoro delle varie caritas; lavoro che lo impegna tuttora.
Inoltre si è sempre attivato per l’assistenza ai poveri, cristiani e non e per la visita agli ammalati a domicilio o negli ospedali.
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