Il tempo che passa
Il tempo non si ferma alle porte di ciò che ci piace o meno, ciò che ci procura dolore e pensieri, alle ansie che talvolta accompagnano i nostri movimenti e spostamenti…
Nata al Cairo il 25 Ottobre del ’59 all’ospedale italiano. I miei abitavano a Heliopolis allora e …
Eccoci alle soglie di settembre. Solo due mesi fa eravamo al gran raduno a Milano e riflettevamo sul tempo passato, ma anche quello sospeso fra ricordi e riconoscimenti. Non so come la pensiate voi, ma sento che ho respirato due o tre volte da giugno e che il tempo è passato in un lampo.
E’ stata un’estate carica di notizie dolorose, incendi, guerre continue, temperature estreme, progetti di turismo cambiati in base a vari avvenimenti causati da Madre Natura e dagli esseri umani. Ma anche un’estate con viaggi ai confini del mondo, nascite, vacanze serene, dolce farniente e tante foto.
Il tempo non si ferma alle porte di ciò che ci piace o meno, ciò che ci procura dolore e pensieri, alle ansie che talvolta accompagnano i nostri movimenti e spostamenti.
Passa e basta. E non possiam farci niente.
Però possiamo farcelo amico e utilizzarlo come se fosse il bene più prezioso che abbiamo.
Il raduno di Milano ci ha riportati indietro certo, ma non ci ha negato tutto ciò che è trascorso «tra e fra»!
Allora i piccoli e i grandi eravamo noi, adesso abbiamo piccoli e grandi a casa, in giro per il mondo, a scuola e all’università, al lavoro ….pur restando noi sempre «i piccoli e i grandi della scuola». La bellezza del tempo che passa pur restando uguale.
Recentemente ho letto un articolo sul Catholic News Herald su “The legend of the Seven Sleepers and its message to the modern world” scritto da Kathy Schiffer, una blogger cattolica.
La leggenda parla di sette uomini che per fuggire alla condanna dell’Imperatore Decius in 250 AD si nascosero in una caverna per pregare ed eventualmente si addormentarono. Decius fece chiudere l’entrata della caverna e morì un anno dopo. Quando regnava Teodosio II ( 408-450 AD) il Cristianesimo era oramai diventato la religione di stato.
Un giorno, un proprietario terreno fece aprire la caverna e trovò i sette uomini addormentati. Per la prima volta in duecento anni la luce si affacciò all’interno svegliandoli.
All’inizio i sette ( Maximilian, Jamblicus, Martinian, John, Dionysius, Exacustodian [Constantine] e Antonius) pensaron aver dormito una sola notte, e furon sorpresi di poter uscire e di vedere croci esposte in vari luoghi. Il mondo come lo conoscevano non c’era più, non esisteva più. Esaltarono Dio e morirono poco dopo.
In Islam si racconta pure questa leggenda, aggiungendo che gli uomini eran accompagnati da un cane che fece la guardia all’entrata della caverna durante tutti gli anni in cui erano addormentati.
Varie altre interpretazioni ridicono la leggenda sotto forma di letteratura moderna.
Ho pensato al tempo trascorso a dormire… fuori la vita continuava e portava cambiamenti mentre loro eran dentro alla caverna.
Ma la storia sarà vera? Quello che conta è che noi, creature di Dio, vedremo sempre il tempo passare relativamente presto o meno, e che Dio ci accompagnerà e proteggerà sempre. Il tempo che passa fa parte del nostro bagaglio emozionale e fisico. Il tempo è relativo, e talvolta volenti o nolenti ci «addormentiamo» su certi soggetti, vorremmo tornar indietro a rifare certe cose.
Io vedo il tempo passare in funzione dei miei nipotini: più grandi diventano, più mi rendo conto del tempo che passa. Ma non dubito mai che crescano nella Grazia del Signore. E per me questaè la Preziosità del Tempo passato e di quello che verrà.
Vi auguro a tutti un mese bellissimo, rapido e pieno di progetti, o lento e rilassante. A ciascuno i suoi tempi!
A presto, ma forse non così «presto»!
Paola