Il ruolo della religione nella crisi economico-sociale in Libano e in Medio Oriente
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Articolo segnalato da Don Gianni e che giriamo subito, in cui è stato evidenziato come il Libano abbia rappresentato in passato un modello di convivenza interreligiosa, basato sull’equilibrio, sulla pace e sul dialogo tra le comunità…
Un dialogo istituzionale su “Il ruolo della religione nella crisi economico-sociale in Libano e in Medio Oriente”
AGENZIA INFO SALESIANA News | 03 Aprile 2023
(ANS – Bruxelles) – Il 29 marzo, il Segretario Esecutivo del “Don Bosco International” (DBI), l’organismo che rappresenta la Congregazione salesiana presso le istituzioni dell’Unione Europea (UE), ha partecipato ad un evento sul tema “Il ruolo della religione nella crisi economico-sociale in Libano e in Medio Oriente”, organizzato presso il Parlamento Europeo dal Gruppo di lavoro del Partito Popolare Europeo (PPE) “Dialogo interculturale e religioso”.
Grazie ai diversi e qualificati interventi, è stato evidenziato come il Libano abbia rappresentato in passato un modello di convivenza interreligiosa, basato sull’equilibrio, sulla pace e sul dialogo tra le comunità. Come ricordava Papa Giovanni Paolo II nella sua Lettera Apostolica a tutti i vescovi della Chiesa Cattolica sulla situazione in Libano, datata 7 settembre 1989: “Il Libano è più di un Paese: è un messaggio di libertà e un esempio di pluralismo per l’Oriente e per l’Occidente!”.
Eppure, dopo la pandemia di Covid-19 e la guerra in Ucraina, le condizioni già critiche del Paese sono precipitate in una grave e multipla crisi umanitaria e politica, esacerbata dai massicci flussi migratori provenienti dalla Siria. La discussione si è concentrata da un lato sul ruolo svolto dai gruppi religiosi nel sostenere le persone in queste crisi, segnata dall’assenza di servizi statali; e dall’altro sul modo in cui l’UE dovrebbe approcciarsi con le diverse parti interessate e gli attori della società civile.
L’Unione Europea è consapevole dei problemi principali del Paese: la corruzione strutturale delle istituzioni, il conflitto e la frammentazione tra la popolazione, l’alta inflazione che ha determinato la perdita dei risparmi dei cittadini, le disfunzioni del sistema sanitario ed educativo, nonché una significativa perdita di capitale umano.
Come sottolineato dal rappresentante della Commissione europea, l’UE dovrebbe impegnarsi maggiormente con i leader religiosi e sostenerli attraverso progetti e programmi di finanziamento.
I fondi dell’UE per le iniziative bilaterali possono contribuire a diminuire le tensioni, a creare consenso tra le diverse comunità ed etnie e a sostenere le organizzazioni basate sulla fede a progettare soluzioni locali. Un ruolo fondamentale è svolto dall’educazione come strumento di sviluppo delle comunità. Per questo motivo, è essenziale lavorare sull’accesso e il reinserimento, ove necessario, dei bambini e dei giovani nei processi educativi e di formazione, e la garanzia della loro partecipazione a tali percorsi, da conseguire anche, ma non solo, attraverso il sostegno al pagamento delle tasse scolastiche e l’aumento degli stipendi degli insegnanti.
Tra i principali relatori intervenuti si segnalano: Jan Olbrycht – Vicepresidente del Gruppo del PPE presso il Parlamento Europeo e Co-Presidente del Gruppo di lavoro del PPE sul Dialogo interculturale e interreligioso; György Hölvényi – Eurodeputato e Co-Presidente del Gruppo di lavoro sul dialogo interculturale e religioso e Capo-Osservatore dell’UE alle elezioni parlamentari del 2022 in Libano; Andrey Kovatchev – Eurodeputato e Capo della Delegazione bulgara del gruppo del PPE al Parlamento europeo; Mansour Bteish, Membro del Comitato Economico del Patriarcato di Antiochia; Justyna Petsch, Responsabile per il Libano nel Gabinetto del Commissario per il Vicinato e l’Allargamento; Imad Salamey, Professore Associato di Scienze politiche e Affari Internazionali presso la Scuola di Arti e Scienze dell’Università Americana del Libano.
Grazie alla buona collaborazione instaurata con il salesiano siriano don Simon Zakerian, attivo da anni in Libano, e in virtù delle utili informazioni da lui fornite, nei momenti informali il Segretario Esecutivo del DBI ha avuto l’opportunità di condividere con gli altri partecipanti il notevole lavoro svolto dai salesiani in Libano, grazie al quale centinaia di bambini e famiglie hanno ricevuto cibo, aiuti economici, attività socio-ricreative, sostegno di prima necessità ed economico per scuole e università ed un’educazione di qualità.
Sara Sechi,
Segretario Esecutivo del DBI
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