Il fiore, il bambino e la pace

Nata al Cairo il 25 Ottobre del ’59 all’ospedale italiano. I miei abitavano a Heliopolis allora e …

Ho una pianta di gelsomino che mi fu regalata otto (8) anni fa da una dottoressa palestinese. Lei era riuscita a portare il rametto fiorito dalla Terra Santa (non ho chiesto come e perché non é permesso portarlo qui in America del nord).
Questo gelsomino é stato curato da varie amiche in Virginia quando ho dovuto traslocare. Eventualmente é arrivato qui nel Nord Carolina, senza gran lusso e piuttosto in malo stato. Ma la pianta si é avverata resiliente e…. avara! 

In otto anni la pianta mi ha forse offerto 20 fiori. 
Profumatissimi, bellissimi e con una speranza di vita di due giorni dal momento della fioritura. 

Recentemente mi sono accorta che qualcosa stava succedendo attorno ai rami e dopo aver ricevuto l’ultimo gelsomino in autunno, ho esultato capendo che i boccioli eran additittura cinque! Anticipando la fioritura mi son messa anche a ringraziarli. 

Ho attribuito il regalo olfattivo alla primavera, al mese di Maria, alle mie consuete cure… ma la verità é che la mia pianta di gelsomino é come un bambino difficile sui banchi di scuola, o come la pace o l’esile tregua di un cessato- il- fuoco: ci vuole pazienza, Fede e molto amore per ottenere risultati. Quando si otterranno, sarà’ una sorpresa positiva, ma di pensare che non avverrebbe é un peccato. 

L’avarizia della pianta, l’impazienza del bambino che non capisce sempre bene, la fragilità della Pace son tutte uguali, con parole diverse. 

Curati con tutta la positività, l’ottimismo e la speranza troveranno il modo di sbocciare, di avere buoni voti e di fiorire sul conflitto. 

Paola