I Soliti Ignoti con Pasta e Ceci
REGISTA
- Mario Monicelli – Da un’idea di Age e Scarpelli
ATTORI PRINCIPALI
- Vittorio Gassman
- Renato Salvatori
- Memmo Carotenuto
- Rossana Rory
- Carla Gravina
- Claudia Cardinale
- Tiberio Murgia
- Marcello Mastroianni
- Totò
- E tanti altri…
I Soliti Ignoti (1958)
Un capolavoro di un cinema italiano di una certa epoca…
Non si può non accennare a uno dei più grandi capolavori del cinema italiano di quegli anni, un film che ha cambiato le sembianze del cinema inteso come Arte Maggiore, un film che ha fatto storia per tanti motivi e non solo per come è stato girato e messo in “scatola”!
La storia la conosciamo tutti, cioè tutti coloro che hanno più o meno la mia età e che hanno avuto la fortuna di andarlo a vedere nel cinema di quartiere o anche in centro città, sale di cinema favolose anche senza il popcorn d’oltreoceano…
Gassmann, Salvatori, Mastroianni, giovani attori in una delle prime volte in cui avevano un ruolo più in là delle solite quattro righe, anche se Gasmann aveva già partecipato ad altri film più impegnativi di questo, ruoli e personaggi che hanno fatto scalpore per come si “muovevano”, per come hanno interpretato la situazione italiana dell’epoca. Senza dimenticare il quarto d’ora di Totò come “istruttore” di come si scassinano le casseforti di allora, un ruolo in cui la statura cinematografica del Totò nazionale forse fa da “passaggio del testimone” alla generazione attori & Co che stava sbucando in quegli anni. Attori indimenticabili in un film indimenticabile.
Fra i Soliti Ignoti c’era anche Tiberio Murgia scovato da Monicelli per strada e che non aveva mai girato in un film prima di allora e che è stato “doppiato” da un altro attore di “lingua madre” siciliana dato che la sua “lingua madre” era il sardo puro e duro e che non combaciava con il personaggio che stava interpretando. Il personaggio di Tiberio Murgia era anche il fratello maggiore di una certa Claudia Cardinale in uno dei suoi primi “ruoli” chiamiamoli interessanti, Cardinale che era incinta del suo primo figlio a soli una ventina di anni, tutta roba che si è saputo dopo la fine della realizzazione del film.
Il film ha vinto parecchi premi, sia in Italia che al di fuori delle mura italiane, tanto da essere scopiazzato in lungo ed in largo dalle case di produzione americane che hanno sempre attinto dal cinema della Vecchia Europa e non solo, pellicola che ha aperto un ciclo di film di un cinema italico che molto probabilmente non vedremo mai più. O quasi…
Certe scene del film sono rimaste nei ricordi del nostro cinema come attimi di una certa realtà del dopo guerra, del “volemose bene” e cerchiamo di trovare la maniera migliore per mettere la pastasciutta sul tavolo tutti i mezzogiorni, cosa che andava di passo con la situazione in Italia e nella stragrande maggioranza dei paesi appena usciti dalla seconda Guerra Mondiale e con i ricordi sempre vivi nella memoria collettiva.
TRAMA
Tratto dalla recensione scovata sul sito “mymovies.it”
Gassman è Peppe, un pugile balbuziente in disarmo, Mastroianni è Tiberio, che bada al pupo mentre la moglie è in prigione, Salvatori è Mario, perditempo bonaccione che si fa mantenere dalle vecchie zie, Murgia è Ferribotte, siciliano geloso della sorella Carmela (Claudia Cardinale), Pisacane è Capannelle, dalla storica fame arretrata.
Poi c’è Totò, il “maestro”.
Si presenta l’occasione per un colpo facile: scassinare una cassaforte in tutta tranquillità, sfondando un sottile muro che divide un’abitazione privata dal monte dei pegni. La “banda” prepara tutto come ha visto fare nei film, usa tutti i mezzi necessari (Gassman all’occorrenza seduce Carla Gravina, anche se poi non servirà), riprende persino (con cinepresa rubata) il luogo del colpo.
Alla fine agiscono, aprono porte e sfondano il muro, solo che per un insignificante cambio di mobili si trovano nella cucina dello stesso appartamento.
Nel frigorifero c’è pasta e ceci. Siedono al tavolo e… cenano!!
Qui di seguito la famosa scena con Totò che spiega le differenti “qualità” delle casseforti in giro in quegli anni, da morire dal ridere!!!!
CI HANNO SCRITTO