GRAZIE A FABRIZIO…

Un incontro di alcuni dei nostri “vecchietti”…

da | 09/05/2022 | INCONTRI & COLLOQUI | 0 commenti

© Foto originali di Pinco Pallino

Ricevuto dalla Kikka il testo qui di seguito :

Eccovi la foto del “ci siamo finalmente visti”, alla fine anche Miggiano Gianni messa la colica in cantina è riuscito ad andare, mi hanno video chiamato, ieri sera ho sentito Fabrizio hanno passato una bellissima giornata, insomma pare che ripeteranno asap!!

Diego

Er Webmaster..., SSB

Sì, è stato proprio grazie a Fabrizio Calabresi che domenica sette maggio un gruppetto di ex-allievi della Scuola Italiana dei  Salesiani di Beirut si è incontrato per un piacevolissimo pranzo  a Trevignano, un’amena località sul Lago di Bracciano che dista un’ora di macchina da Roma.

Ora vi racconto come sono andate le cose. Quando ho appreso che un paio di mesi fa era scomparso Gianpiero Calabresi, il fratello maggiore di Fabrizio che frequentavo assiduamente a Beirut, ho contattato Fabrizio via Messenger che puntualmente mi ha risposto e mi ha anche detto che non era a Roma ma a Città del Capo in Sud Africa. Infatti Fabrizio, che ha fatto la carriera diplomatica è stato Console in quella bella città che lui definisce una piccola Rio. Fabrizio mi aveva detto che sarebbe ritornato in Italia per Pasqua e ci eravamo promessi di rivederci  a Roma o nei dintorni al suo rientro e così è stato.

Ci siamo rivisti a Trevignano perché è lì che Fabrizio, dopo tanto peregrinare in giro per il mondo per lavoro, ha scelto di vivere in pensione e sono convinto che la sua è stata un’ ottima scelta.

Il gruppetto era composto oltre che da me, Oscar, e Fabrizio anche da Pia Siliberti, mia moglie che avevo conosciuto proprio  sui banchi di scuola a Beirut  e dai due fratelli Miggiano, Gianni e Bruno.  Non un gruppo enorme ma sufficiente per far rivenire alla memoria tanti episodi di quegli anni irripetibili e di nominare compagni che non rivediamo da tanti anni ma che sono presenti nella nostra mente per qualche caratteristica o qualche episodio particolare e di parlare di alcuni altri compagni che non sono più tra noi.

Abbiamo pranzato alla Casina Bianca, un ristorante sul lago, sotto un bellissimo pergolato gustando anche specialità a base di pesci di lago. Gianni, che era stato afflitto da una colica renale fino alla sera prima, non ha pranzato con noi ma è comunque venuto per il piacere di passare la giornata col gruppetto e siamo felici e lo ringraziamo della sua venuta.

Gianni e Bruno erano stati interni a scuola e hanno passato dei periodi abbastanza lunghi anche alla Scuola Salesiana di  El Houssoun e Gianni in particolare ci ha raccontato degli episodi esilaranti dei quali non eravamo a conoscenza come quello di aver sottratto alcuni pezzi di cioccolato dalla dispensa che era vicina al refettorio ma che era chiusa a chiave. Per compiere l’abile furto, degno di Diabolik, Gianni era passato attraverso il portavivande che c’era nel refettorio senza forzare la serratura della dispensa!

La seconda tappa della giornata si è svolta a casa di Fabrizio che possiede una bella villa sul lago a poca distanza dal ristorante dove abbiamo continuati a tirar fuori i nostri ricordi sorseggiando caffè e mangiando gelato. Abbiamo anche conosciuto i tre cani di Fabrizio che dopo aver abbaiato all’inizio, sono diventati dei dolcissimi amiconi che si sono fatti coccolare tutto il tempo.

La giornata si è poi conclusa con una videochiamata alla mitica  Kikka e una telefonata a Rolando Hatter che non vediamo da anni e che si è emozionata a sentire la voce dei vecchi amici.

In conclusione possiamo dire di aver passato una giornata indimenticabile e ci siamo detti che dovremo ripeterla ogni tanto coinvolgendo anche altri ex-compagni di scuola anche perché a Roma il gruppo degli ex-allievi di Beirut è abbastanza numeroso.

Speriamo anche che prima o poi si organizzi un incontro ampio e strutturato di ex-allievi che sarebbe una vera gioia per tutti noi.

Parlando di quel periodo memorabile,  ci siamo resi conto di essere stati molto fortunati perché non solo il periodo era quello dei favolosi anni sessanta, ma anche perché eravamo parte di una piccola comunità italiana in un bel paese straniero ed il legame che si è stretto fra noi va ben al di là di quello di semplici ex compagni di scuola!

Alla prossima!

Oscar Mancini


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