DESTINY

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Ho conosciuto Gianni tanti anni fa, più di cinquanta anni fa (5O !!) un mezzo secolo che é passato come una saetta a ciel sereno. Non pensavo rivedere più nessuno dei miei tempi a Beirut ma invece, e sopratutto grazie alla Kikka, mi sono ritrovato in quel di Roma nel lontano 2007, uno di quei momenti che non sono più riuscito a dimenticare.

E nel 2007, appunto, ho scoperto la carriera musicale e professionale del Gianni Marradi di cui parlerò qui di seguito. Ma prima di parlare del Giovanni attuale vorrei descrivere il Gianni dei miei tempi, quello con le dita sempre su pianoforti o tastiere di ogni genere, il Gianni che scherzava sempre con tutti ma con una maniera tutta sua di appoggiare le dita sui tasti bianchi e neri, con un papà che con la sua tromba accompagnava i famosi Dummies in manifestazioni domenicali nonché nazionali come anche italiane.

Tra l’altro in uno dei tanti filmati trovati su Youtube, il Gianni suonava il piano con la tromba del papà in prima fila, come se fosse ancora la “tromba” dell’orchestra, buon sangue non mente, sempre mio nonno che parla…

Ho riscoperto Gianni quando la Kikka mi ha “consigliato” di comprare il disco di cui si parla oggi, debbo anche ammettere che non riesco quasi mai ad ascoltare un certo tipo di musica. La chiamano in tante maniere, musica in ascensore oppure anche musica in sala d’attesa dal dentista e ce ne avanza. Invece quando ascolti il disco di Gianni vengono in mente altri aggettivi, una certa poesia come anche un orizzonte senza fine…

Vi consiglio questi brani che vi propongo qui di seguito ad occhi chiusi ma con le orecchie sempre aperte, un brano su tutti e  che tocca a voi scoprire !!!

UN BRANO, UNA TASTIERA : UN PIANOFORTE