IL CORTILE SSB

14/10/2014 | TRE MINUTI CON... | 5 commenti

Fusco Maria Antonia (TONIN per tutti anche adesso per gli amici!)

Sono arrivata nel Libano con le mie due sorelle ed i miei genitori all’età di 9 anni: mio papà era il Direttore del Banco di Roma per il Medio Oriente e siamo rimasti a Beirut ben 10 anni io e 12 anni il resto della famiglia! Ho fatto quindi dalle suore di Ivrea le 4 e 5 elementare  e le tre medie ( eravamo in classe al massimo tre bambine immaginate quanto abbiamo dovuto studiare essendo in pratica interrogate tutti i giorni!).
Al momento del liceo però si è verificato un vuoto di soggetti femminili e le suore non hanno potuto fare una classe solo per me! Così il mio papa, tramite il patriarca maronita, ha parlato a Roma con il generale dei Salesiani ed ho avuto il permesso eccezionale di frequentare la scuola maschile!
Segregazione totale tuttavia durante la ricreazione e le ore di ginnastica! Comunque mi sentivo molto fiera ed ero anche molto brava e spesso passavo i compiti di matematica a qualche maschietto meno capace! E’ stato un gran bel periodo e mi sento molto fiera di essere l’unica ex-alunna!

A 17 anni ho preso la maturità e sono andata a studiare Medicina a Roma. Dopo la laurea che ho conseguito a soli 23 anni (ed in questo mi hanno molto aiutati gli studi intensivi del liceo salesiano) mi sono specializzata in pediatria, malattie infettive e scienza dell’alimentazione. Ho fatto carriera in ospedale sono diventata Primario a 39 anni e dopo 30 anni di ospedale adesso sono principalmente consulente di società scientifiche e di enti ospedalieri.

Credo di avere avuto una buona vita ho un ottimo  marito, due figli e 5 nipoti. che adorano la loro nonna Tonin e mi chiedono sempre di raccontare le storie della mia infanzia e della mia giovinezza :: tra di esse Beirut e il Libano occupano uno spazio importante!!

Ho anche inviato delle foto che troverete qui : Archivio Maria Antonia

1. Com’era Beirut ai tuoi tempi e quali sono i tuoi ricordi più importanti di allora?

Era una città affascinante non solo per i suoi colori ed il suo clima ma soprattutto per l’atmosfera : convivevano felicemente mussulmani, cristiani drusi, libanesi e stranieri in un coacervo di lingue e costumi veramente entusiasmante. Era anche bellissimo in estate andare rapidamente dalla montagna dove passavamo i mesi più caldi alle spiagge bellissime della città   ricordo con gioia le splendide gite che mio papà organizzava ogni domenica. La madonna di Harissa, il fiume a Nahr El Kalb, la pianura della Bekaa con i suoi ristorantini, Tiro con le sue rovine e Baalbek dove abbiamo sentito le più belle opere di Verdi sotto il cielo stellato. Le amicizie erano tante, le nazionalità le più varie e la mente e il cuore si aprivano a mille esperienze. Bellissima anche la vita culturale, l’opera Italiana, i concerti all’ambasciata italiana con grandi artisti di passaggio, le conferenze alla Dante Alighieri, le recite di Pirandello con la nostra Filodrammatica…

2. In che modo pensi che gli anni di scuola a Beirut abbiano influenzato la tua vita successiva?

Come ho detto nell’introduzione essere pochissimi in classe favoriva certo lo studio, inoltre avevamo professori di alto livello quasi tutti studiosi dell’Istituto di cultura come il Prof Contino, insigne matematico e astronomo, la Prof:ssa Mollica illustre letterata che in classe ci parlava latino! Certo abbiamo studiato e appreso ben di più dei nostri coetanei in Italia, inoltre la regola delle nostre scuole di studiare sempre la lingua del paese ha fatto si che l’arabo ci diventasse familiare e ancora oggi ogni tanto dico il padre nostro in arabo per sentirmi ancora legata alla mia infanzia!

3. Con quali persone di allora sei rimasto in contatto in questi anni?

Purtroppo con quasi nessuno. Quando i miei genitori erano vivi quasi tutti i Libanesi che passavano per Roma li andavano a trovare , poi dopo la morte dei miei genitori i contatti si sono lentamente ridotti. Molti nostri amici sono morti o si sono dispersi con la guerra alcuni sono stati anche rapiti . Ultimamente i contatti con il mio vecchio compagno di classe Maurizio Moreno mi hanno portato a conoscervi altrimenti tutto sarebbe rimasto nei miei più intimi ricordi

4. Saresti rimasto a Beirut dopo aver finito la scuola? E pensi che la tua vita sarebbe stata diversa?

Avrei voluto studiare medicina alla Università Americana di Beirut poi pensando al ritorno in patria dei miei genitori ho preferito studiare a Roma meglio così dato il terribile cambiamento che si è verificato in Medio Oriente negli ultimi 30 anni! La mia mamma avrebbe voluto che almeno una delle sue tre figlie si facesse una famiglia in Libano: le mie sorelle hanno avuto di fatti qualche “fidanzatino” libanese ma poi …nulla di fatto. Meglio così perché sarebbe stato molto triste avere i propri cari in un paese che per molti anni è stato tormentato dalla guerra.

5. Pensi un giorno di ritornare in Libano? E se si o no, perché?

Ho avuto molte occasioni sia di lavoro che di svago per tornare a Beirut, ma avendo visto tante foto e tanti video sulle condizioni attuali della città ho sempre preferito non tornare.: Le mie spiagge Cote d’Azur e St. Simon non ci sono più. sostituite da baraccopoli, le zone residenzaili e gli alberghi eleganti con i locali dove cantava Bruno Martino e si andava a ballare con gli amici, sono completamente ricostruiti e cambiati , la Place des Canons è tutta diversa!!… No… preferisco la Beirut dei miei ricordi dove passeggiavo nei souks con la mia mamma a comprare le stoffe a peso o a guardare le vetrine al souk dell’oro!

6. Sei interessato/a a partecipare a riunioni future di ex-allievi? Cosa ti è piaciuto o non piaciuto in quelle degli ultimi anni? Quali sono i tuoi consigli in merito?

Non ho mai partecipato sono una “nuova” del sito , non so bene di cosa si tratti e come funziona

7. Cosa pensi di questo sito web e come lo vorresti?

Il sito è interessante e ben curato . Cercherò di conoscerlo meglio per dare un parere più valido

FUSCO MARIA ANTONIA (TONIN)

SSB